clemente rebecchini roberto perotti leonardo del vecchio francesco gaetano caltagirone philippe donnet gabriele galateri di genola

GENERALI, TRUPPE IN MOVIMENTO - CLEMENTE REBECCHINI, DIRETTORE CENTRALE DI MEDIOBANCA E VICEPRESIDENTE DEL LEONE, ESCE DAL COMITATO NOMINE: AL SUO POSTO ARRIVA DA ASSOGESTIONI ROBERTO PEROTTI, IN RAPPRESENTANZA DEI FONDI. È LA PRIMA RISPOSTA ALLA CONSULTAZIONE APERTA DALLA CONSOB SULLA “LISTA DEL CDA”, CONTESTATA DA DEL VECCHIO-CALTAGIRONE-FONDAZIONE CRT (CHE NEL FRATTEMPO SONO ARRIVATI AL 15,41%)

 

Fabrizio Massaro per il “Corriere della Sera”

 

gabriele galateri di genola philippe donnet

La prima risposta delle Generali alla consultazione aperta da Consob circa le «liste del cda» c'è stata: la compagnia, che ha avviato l'iter per la presentazione di una lista da parte del board uscente per il rinnovo di aprile 2022 ha approvato ieri alcune modifiche della procedura «in linea con i contenuti del documento» Consob del 2 dicembre.

 

CLEMENTE REBECCHINI

Ma ieri c'è stato anche il passo indietro significativo dal comitato nomine (che istruisce la lista) di Clemente Rebecchini, top banker di Mediobanca (primo socio di Generali con il 13% più un 4% in prestito come diritto di voto). Rebecchini aveva già detto al board di voler lasciare il comitato per far spazio a un consigliere indipendente tratto dalla lista di minoranza di Assogestioni, cioè dei fondi che hanno il 40% di Generali.

roberto_perotti

 

Al suo posto è entrato Roberto Perotti. La decisione di Rebecchini ha lo scopo di «elevare e ulteriormente articolare la presenza di consiglieri indipendenti al suo interno», spiega la nota del gruppo, ma anche a sottrarre la compagnia alle critiche circa l'influenza di Mediobanca sulle scelte per la lista stessa.

 

francesco gaetano caltagirone

 Dalle modifiche della procedura emerge anche un ruolo rafforzato per il «comitato ad hoc» composto ora da quattro consiglieri con Perotti. Il comitato ad hoc deve dare il proprio parere non vincolante sui criteri di selezione dei candidati. Viene dato poi un ruolo più forte al presidente del comitato nomine (Diva Moriani) in coordinamento con quello del cda (Gabriele Galateri). La lista del board è contestata dai pattisti Leonardo Del Vecchio, Francesco Gaetano Caltagirone e Fondazione Crt. Delfin ieri è salita al 6,23% e Caltagirone è arrivato al 7,76%. Il patto di consultazione con Fondazione Crt passa così dal 15,17% al 15,41%.

clemente rebecchini nuovo vice presidente di generaliLeonardo Del VecchioDIVA MORIANI ROBERTO PEROTTI

 

Ultimi Dagoreport

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…