IL GIORNO DELLA MARMOTTA IN CASA DELFIN: ANCHE OGGI GLI EREDI DI LEONARDO DEL VECCHIO SAREBBERO “VICINI” A TROVARE UN’INTESA. SARÀ, MA IL PAPERONE DI AGORDO È MORTO DA QUASI DUE ANNI E ANCORA L’ACCORDO NON C’È - GLI OTTO SOCI DELLA HOLDING (I FIGLI E LA MOGLIE) SAREBBERO FAVOREVOLI ALLA NUOVA VERSIONE DELLO STATUTO, CHE PREVEDE TRE NODI ANCORA IRRISOLTI: L’INNALZAMENTO DEL TETTO AI DIVIDENDI, L’INCARICO DEI CONSIGLIERI (CHE DEL VECCHIO AVEVA VOLUTO A VITA), E LE REGOLE PER UN EVENTUALE RECESSO…

FRANCESCO MILLERI LEONARDO DEL VECCHIO

Estratto dell’articolo di Daniela Polizzi per il “Corriere della Sera”

 

Sono giorni di scambi intensi, contrassegnati dalle proposte di modifica di alcuni punti dello statuto della Delfin, dal rilascio di opinioni e aggiustamenti.

 

C’è ancora del lavoro da fare per gli otto eredi della cassaforte fondata da Leonardo Del Vecchio che tra le quote in Essilux e Covivio, più le partecipazioni in Mediobanca, Generali e Unicredit, esprime un valore di mercato passato da 30 a 40 miliardi in due anni.

 

LEONARDO DEL VECCHIO MOGLIE NICOLETTA ZAMPILLO

È un’operazione di trasformazione che ha richiesto tempo e pazienza ma dopo lunghi dialoghi e confronti, gli otto soci che posseggono il 12,5% a testa di Delfin sembrano allineati sulla nuova versione di tre punti chiave dello statuto. Si tratta di tre capitoli che potrebbero essere sottoposti all’assemblea degli azionisti chiamata ad approvare i conti del 2023. Una data di convocazione non è agli atti ma, secondo quanto emerge, la plenaria potrebbe tenersi lunedì 11 maggio e potrebbe rivelarsi un’opportunità per tenere a battesimo le nuove regole societarie. Non è tuttavia da escludere che la data slitti alla fine di maggio.

 

leonardo maria del vecchio

Nessuna rivoluzione rispetto a quanto impostato da Leonardo Del Vecchio, solo una migliore disciplina. In primo luogo sui dividendi la cui distribuzione oggi vede un tetto al 10% degli utili di Delfin. L’asticella non è fissata ma potrebbe collocarsi tra il 30 e il 40%. Se l’accordo arrivasse in tempo, da maggio potrebbero entrare in vigore le nuove regole consentendo agli eredi di chiudere il capitolo dell’eredità.

 

Potrebbero così essere superati temi come le tasse, la distribuzione degli immobili e l’attribuzione al presidente di Delfin, (presidente e ceo di Essilux), Francesco Milleri, delle azioni della multinazionale, secondo le volontà del fondatore.

 

L’altro capitolo riguarda l’incarico dei consiglieri di Delfin, che Del Vecchio ha voluto a vita con regole simili a quelle di un trust. [...] Ci sono infatti Paola, Marisa e Claudio, nati dal primo matrimonio con Luciana Nervo; Leonardo Maria Del Vecchio, chief strategy officer di Essilux, nato dal matrimonio con Nicoletta Zampillo, madre anche di Rocco Basilico; Luca e Clemente, frutto dell’unione con Sabina Grossi.

 

leonardo del vecchio con il figlio leonardo maria

Il terzo aspetto riguarda regole più chiare per l’eventuale recesso per chi volesse uscire, un’opzione che Del Vecchio aveva già previsto. Se lo schema di lavoro si trasformerà in accordo è ipotizzabile che possano anche venire meno le cause partite nei mesi scorsi. Starà ai soci scegliere se afferrare l’opportunità o rinviare ancora. Ipotesi, quest’ultima, peraltro da non escludere perché non tutte le posizioni sono davvero allineate.

i figli di leonardo del vecchio al funerale del padrenicoletta zampillo leonardo maria del vecchio LUCA DEL VECCHIO Del Vecchio e figlio

FRANCESCO MILLERIFRANCESCO MILLERIFRANCESCO MILLERIFRANCESCO MILLERI E LEONARDO DEL VECCHIO CON I RAY BAN STORIES - GLI OCCHIALI SMART DI LUXOTTICA E FACEBOOKFRANCESCO MILLERI

Ultimi Dagoreport

donald trump elon musk

DAGOREPORT - BLACKSTONE, KKR, BLACKROCK E ALTRI FONDI D’INVESTIMENTO TEMONO CHE IL SECONDO MANDATO ALLA CASA BIANCA DI TRUMP VENGA CONDIZIONATO DAL KETAMINICO ELON MUSK, CHE ORMAI SPARA UNA MINCHIATA AL GIORNO - GLI OPERATORI DI BORSA VOGLIONO FARE AFFARI, GLI AD PENSANO A STARE INCOLLATI ALLA POLTRONA DISTRIBUENDO PINGUI DIVIDENDI, NESSUNO DI ESSI CONDIVIDE L’INSTABILITÀ CHE QUEL “TESLA DI MINCHIA” CREA A OGNI PIÉ SOSPINTO - DAGLI ATTACCHI ALLA COMMISSIONE EUROPEA AL SOSTEGNO AI NAZISTELLI DI AFD FINO ALL’ATTACCO ALLA FED E AL TENTATIVO DI FAR ZOMPARE IL GOVERNO BRITANNICO, TUTTE LE SPARATE DEL MUSK-ALZONE…

matteo salvini giorgia meloni piantedosi renzi open arms roberto vannacci

DAGOREPORT - L’ASSOLUZIONE NEL PROCESSO “OPEN ARMS” HA TOLTO A SALVINI LA POSSIBILITA’ DI FARE IL MARTIRE DELLE TOGHE ROSSE E LO HA COSTRETTO A CAMBIARE LA STRATEGIA ANTI-DUCETTA: ORA PUNTA A TORNARE AL VIMINALE, TRAMPOLINO CHE GLI PERMISE DI PORTARE LA LEGA AL 30% - E "IO SO' E TU NON SEI UN CAZZO" NON CI PENSA PROPRIO: CONFERMA PIANTEDOSI E NON VUOLE LASCIARE AL LEGHISTA LA GESTIONE DEL DOSSIER IMMIGRAZIONE (FORMALMENTE IN MANO A MANTOVANO MA SU CUI METTE LE MANINE MINNITI), SU CUI HA PUNTATO TUTTE LE SUE SMORFIE CON I “LAGER” IN ALBANIA - I FAN DI VANNACCI NON ESULTANO SALVINI ASSOLTO: VOGLIONO IL GENERALE AL COMANDO DI UN PARTITO DE’ DESTRA, STILE AFD - I DUE MATTEO...

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...