ALI-GERMANIA PRIMA CHE ALI-ETIHAD - GLI ARABI PRIMA DI COMPRARSI ALITALIA VOGLIONO FONDERLA CON AIR BERLIN, DI CUI SONO GIA' PRIMI AZIONISTI PER CREARE UN NUOVO BIG IN EUROPA

Andrea Tarquini per ‘La Repubblica'

Voci di fusione con Air Berlin nel futuro dell'Alitalia. Le indiscrezioni, riportate dal quotidiano Die Welte dal settimanale economico Wirtschaftswoche, hanno agitato i mercati, regalando ad Air Berlin (che è la seconda compagnia tedesca per parco aeromobili e traffico, ben distanziata dal numero uno Lufthansa) un aumento delle quotazioni del titolo, apprezzatosi del 4,53% ieri a Francoforte.

Sarebbero gli arabi della grossa e ricca compagnia del Golfo Etihad - già azionista di riferimento di Air Berlin, e in trattativa a livello di due diligence per rilevare Alitalia - a pensare alla fusione. Vorrebbero creare in tal modo un nuovo big europeo del trasporto aereo, sfidando Lufthansa e il blocco Star Alliance da lei guidato, British Airways e la sua controllata Iberia, e Air France-Klm. L'operazione comunque, per diverse ragioni, non si annuncia facile. E se nascerà, il quarto grande del volo made in Europe sarà, a differenza degli altri tre, in mani non europee.

Air Berlin, tra i due possibili promessi sposi, sarebbe seppur di poco il partner più grosso, avendo quasi 170 aerei, un po' di più dei circa 140 di Alitalia. E lamentando perdite aumentate, ma a una cifra - previsioni del bilancio 2013 - tra i 114 e i 132 milioni di euro, ben meno dei circa 2,3 miliardi di perdite della compagnia di bandiera italiana.

Un altro problema è che le due ‘airlines' appartengono a due alleanze internazionali diverse e concorrenti: Air Berlin fa parte di Oneworld, il gruppo di rotte in comune, cooperazione e codesharing guidato da British Airways, mentre Alitalia è in Skyteam, il gruppo guidato da Air France-Klm. Sarebbe, dunque, tutt'altro che facile anche per questo motivo armonizzare le rotte con una strategia sinergica e di economie di scala, e trasformarsi da concorrenti indiretti in alleati sotto un unico tetto.

Etihad comunque - scrivono Die WelteWirtschaftswoche - con le spalle coperte da un solidissimo bilancio, da una continua espansione e dai miliardi di Abu Dhabi, sembra decisa a tentare il salto di qualità. Cioè non vorrebbe più limitarsi a comprare linee aeree in difficoltà per espandersi in Europa, tanto più che proprio sul mercato europeo affronta anche, come rivali, le altre forti compagnie del Golfo, come Qatar Airways ed Emirates. Intenderebbe invece comprare per fondere.

Unificando due marchi in uno solo dei due, creando un marchio nuovo, oppure mantenendo i due marchi distinti. Come è appunto il caso di British e Iberia, o di Air France e Klm. Per non parlare di Lufthansa, che controlla i marchi Swiss, Austrian, Brussels Airlines, tra gli altri.

La partecipazione di Etihad in Air Berlin, secondo le indiscrezioni, potrebbe salire dal 30 al 49,9%, e la compagnia tedesca verrebbe trasformata in società a responsabilità limitata, uscendo quindi dalla Borsa. La compagnia tedesca ha fretta di venire rilanciata. Quanto ad Alitalia, come è noto, Etihad chiede una importante riduzione dei costi e vuole passare a una trattativa definitiva solo dopo aver avuto certezza del sì dei sindacati ai tagli e garanzie dell'approvazione politica. Resta, come si diceva, il nodo del debito di Alitalia, di ben altro ordine di grandezza rispetto a quello di Air Berlin.

 

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