hollande gentiloni fincantieri

QUEL PARAGURU DI HOLLANDE: BENEDICE LA SCALATA DI VIVENDI SU MEDIASET, MA BLOCCA FINCANTIERI SUI CANTIERI FRANCESI: PARIGI RISPOLVERA IL FANTASMA DELLA GOLDEN SHARE– E NOI? GENTILONI ALL’ELISEO: “VIGILEREMO SULL’OPERAZIONE” (TREMANO TUTTI!)

1 - SE OLTRALPE MANCA LA COERENZA

Francesco Spini per “la Stampa”

 

stx cantieristx cantieri

Quando un annetto fa sembrava che oltre a Vincent Bolloré con la sua Vivendi anche Xavier Niel, altro illustre imprenditore d' Oltralpe, patron della Iliad-Free, volesse conquistare Telecom Italia, da Parigi non si scandalizzò nessuno. Anzi. L' allora ministro dell' Economia, Emmanuel Macron - che ora sogna l' Eliseo - lodò «il dinamismo degli imprenditori francesi e il loro spirito di conquista».

 

Ora mentre Bolloré cinge d' assedio Mediaset e Lactalis si mangia tutta Parmalat, il presidente Hollande invoca per Parigi una «minoranza di blocco» nei cantieri Stx, raro colpo italiano in terra francese. Facendosi beffa delle norme Ue, del principio di reciprocità e di quel minimo di coerenza.

 

2 - FINCANTIERI-STX, GENTILONI IN AIUTO CONTRO IL NAZIONALISMO FRANCESE

Anais Ginori per “la Repubblica”

 

GENTILONI HOLLANDE1GENTILONI HOLLANDE1

«Il governo vigilerà sull' operazione». Così aveva detto Paolo Gentiloni quando era cominciata l' offensiva di Vincent Bolloré su Mediaset a dicembre. E così ripete adesso François Hollande anche se parla di tutt' altro, ovvero dell' acquisto del cantiere navale di Saint-Nazaire, nella Loira Atlantica, da parte di Fincantieri. Ora sono i francesi che gridano agli invasori.

 

Da quando, a inizio gennaio, l' offerta dell' armatore ha avuto la meglio per la ripresa di Stx France è scattato, a parti invertite, l' allarme patriottico e la contro-offensiva. «Lo Stato deve restare non solo un azionista di minoranza, ma anche con una possibilità di blocco», ha spiegato ieri il presidente francese dopo l' incontro con il premier italiano nella sua prima visita da quando è stato nominato capo del governo.

 

STX CANTIERISTX CANTIERI

Il paradosso della vicenda è che Saint-Nazaire - il più grande cantiere navale d' Europa esteso su 155 ettari - è già dal 2008 in mani straniere. Il gruppo Alstom (allora pubblico) fu costretto a vendere al sudcoreano Stx. Lo Stato francese è rimasto azionista con il 33% dentro a Stx France, filiale del gruppo sudcoreano ora in amministrazione controllata e costretto dal tribunale di Seul a cedere molte delle sue partecipazioni per saldare i debiti. Alla fine dell' anno molti possibili concorrenti, tra cui l' olandese Damon, si sono ritirati. Il 3 gennaio è arrivato il via libera per Fincantieri che con Saint-Nazaire vorrebbe lanciare un grande polo europeo, un "Airbus dei mari".

 

CANTIERI STXCANTIERI STX

Il cantiere francese ha una lista di ordini per 12 miliardi di euro, di cui 4 da Royal Caribbean Cruises, compagnia per la quale ha già costruito la più grande nave da crociera del mondo, Harmony of Seas, con battesimo del mare nel maggio scorso. Ma proprio la forza del gruppo triestino e la vicinanza geografica tra Italia e Francia fanno temere ai sindacati possibili sinergie, il trasferimento di molte lavorazioni, e quindi tagli sull' occupazione.

 

Giuseppe Bono - AD FincantieriGiuseppe Bono - AD Fincantieri

Molti responsabili sindacali hanno chiesto al governo - in piena campagna elettorale per le presidenziali ad aprile - di alzare le barricate e nazionalizzare il sito. La vicenda è già diventata argomento di battaglia politica tra i candidati all' Eliseo. E dietro le quinte c' è anche la preoccupazione del costruttore navale militare Dcns, di cui lo Stato è azionista al 62%, e che teme di vedere sbarcare un nuovo concorrente. Il governo di Parigi sta cercando di facilitare l' ingresso di Dcns nel capitale del nuovo gruppo insieme a Fincantieri.

 

«Siamo per un azionariato diffuso», ha confermato ieri Hollande. Secondo l' amministratore delegato Hervé Guillou le trattative sono già in corso con i coreani di Stx. «Un accordo è molto probabile - ha aggiunto Guillou - entro due, tre mesi dovremmo aver chiuso in modo da proteggere gli interessi strategici della Francia». Rispetto alla disputa tra Vivendi- Mediaset in questo caso si tratta di due imprese partecipate dallo Stato, quindi i negoziati sono più aperti e ufficiali.

GENTILONIGENTILONI

 

Le grandi manovre francesi hanno spinto ieri il premier Gentiloni a lanciare un avvertimento: «Fincantieri deve poter gestire il cantiere di Saint-Nazaire». Il presidente del Consiglio ha poi ribadito: «Penso che troveremo una soluzione, com' è normale tra paesi così vicini e così amici ». I due leader hanno poi parlato di altre operazioni economiche a cavallo dei due paesi, senza citare direttamente il contenzioso Vivendi-Mediaset.

BOLLORE BERLUSCONIBOLLORE BERLUSCONI

 

«Abbiamo la volontà di fare in modo che le imprese francesi e quelle italiane possano essere insieme, a volte separatamente, dei campioni di scala europea e mondiale», ha spiegato Hollande. Il mese scorso, a margine del Consiglio Europeo, Gentiloni aveva raccontato di non avere parlato di Vincent Bolloré con Hollande, il quale, dal canto suo, in conferenza stampa aveva spiegato che le scelte di Vivendi appartengono alla sfera privata.

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...

pier silvio marina berlusconi fedele confalonieri

DAGOREPORT – MARINA E PIER SILVIO NON HANNO FATTO I CONTI CON IL VUOTO DI POTERE IN FAMIGLIA LASCIATO DAL TRAMONTO DI GIANNI LETTA (L'UOMO PER RISOLVERE PROBLEMI POLITICI) E DALL'USCITA DI SCENA DI GINA NIERI, EX MOGLIE DI PAOLO DEL DEBBIO, PUPILLA DI CONFALONIERI, ADDETTA AI RAPPORTI ISTITUZIONALI DI MEDIASET) - FUORI NIERI, IN PANCHINA LETTA, GLI STAFF DEI FIGLI DI SILVIO STANNO FACENDO DI TUTTO PER PRIMEGGIARE. TRA I PIÙ ATTIVI E AMBIZIOSI, SI SEGNALA IL BRACCIO DESTRO DI “PIER DUDI”, NICCOLÒ QUERCI - COME MAI OGNI SETTIMANA CONFALONIERI SI ATTOVAGLIA DA MARTA FASCINA? AH, SAPERLO...