negozi chiusi crisi

I NEGOZI CHIUDONO E I GIGANTI DIGITALI INCASSANO - NEGLI ULTIMI 10 ANNI SONO SCOMPARSI 140MILA NEGOZI E LE NUOVE APERTURE SI SONO DIMEZZATE (-52%. -40% PER QUANTO RIGUARDA RISTORANTI E BAR) - NEL 2024 SONO "SPARITI" 3,2 MILIARDI DI CONSUMI ATTESI, RISPETTO ALLE STIME DEL MEF - LA RELAZIONE DI CONFESERCENTI, SECONDO CUI L'AUMENTO DEL PIL SI DOVREBBE ATTESTARE AL 0,6% (ALTRO CHE 1% PREVISTO OTTIMISTICAMENTE DAL GOVERNO): "CI SONO ENORMI DISTORSIONI NELLA CONCORRENZA TRA GIGANTI DEL WEB E IMPRESE DI VICINATO. ABBIAMO PRESENTATO UN ESPOSTO ALL'ANTITRUST..."

CONFESERCENTI: SPARITI 3,2 MILIARDI DI CONSUMI

negozi chiusi a roma

(ANSA) - Nel 2024 sono "spariti 3,2 miliardi di consumi" attesi, rispetto alle stime del governo nel Def di aprile. In 10 anni sono scomparsi 140mila negozi e con il crollo delle nascite in dieci anni le nuove aperture sono dimezzate: -52% sul 2014, -76% nel commercio ambulante, -40% per ristorazione e bar. E' anche su questi dati che la presidente di Confesercenti, Patrizia De Luise, con la sua relazione all'assemblea annuale articola proposte in "cinque sfide essenziali per una Italia più forte". E chiede risposte: "La prima sfida è la crescita dell'economia, a partire dai consumi delle famiglie": serve "più coesione", un "progetto comune", e "un quadro politico meno conflittuale, meno urlato e più propenso a ricercare soluzioni condivise".

negozi chiusi a roma

 

"Abbiamo individuato cinque fronti prioritari, cinque sfide essenziali per un'Italia più forte. Obiettivi che vogliamo condividere nel rispetto dei ruoli, delle istituzioni e delle idee altrui". Per raggiungerli "serve un cambio di passo", avverte la presidente di Confesercercenti dall'assemblea annuale, alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella: le risposte - auspica - possono arrivare dalla manovra ma anche dalla legge annuale per le pmi annunciata dal ministro Urso.

 

Le stime di Confesercenti evidenziano l'allarme crescita. "Quest'anno l'aumento del Pil dovrebbe attestarsi allo 0,6%. Esauriti gli effetti del superbonus e delle politiche espansive seguite alla pandemia, si rischia una crescita dello zero virgola. A mancare è soprattutto la spinta propulsiva dei consumi, la cui dinamica rimane più debole del previsto. Chiuderemo il 2024 con circa 3,2 miliardi di spesa delle famiglie in meno rispetto alle previsioni del Def".

negozi chiusi a roma

 

La conferma del taglio del cuneo anche in una ottica di rilancio dei consumi "è positiva" ma - avverte Confesercenti - "non priva di criticità. Il meccanismo rischia di portare a risultati paradossali. Azzerando, in alcuni casi, anche gli aumenti retributivi stabiliti dai contratti nazionali". L'aumento di 240 euro lordi per il quarto livello nel contratto del commercio "su uno stipendio netto di 1.750 euro al mese, si tradurrebbe in un incremento di appena 39 euro della busta paga, proprio per la perdita del taglio del cuneo". Patrizia De Luise avverte: "Occorre fare di più per sostenere i redditi e stimolare i consumi". E propone "la detassazione degli aumenti salariali derivanti dai rinnovi contrattuali".

 

black friday.

Se si attendono risorse dal concordato, anche per un taglio dell'Irpef, la proposta di Confesercenti è di "prevedere una rateizzazione strutturale anche del secondo acconto dell'imposta sui redditi" come "beneficio per chi aderisce al concordato", favorendo così una maggiore adesione. La seconda sfida è "la questione dell'inverno demografico e della rigenerazione dei centri urbani e dei territori": servono "politiche di incentivo per le famiglie e sostegno alla natalità", come anche sul fronte dell'immigrazione "politiche di accoglienza mirate a integrare la forza lavoro mancante".

 

Ancora: "Il rilancio delle imprese del territorio è un altro dei fronti su cui concentrare l'azione di governo"; servono "investimenti per arginare la desertificazione commerciale dell'Italia". Le proposte: "Un regime agevolato accompagnato da semplificazioni burocratiche" ed "un fondo per la rigenerazione urbana", anche con un contributo dai giganti del web.

 

negozi chiusi a roma

Altra sfida: "Il quarto fronte prioritario da noi individuato è proprio quello dell'innovazione e, in particolare, delle opportunità che può offrire la rivoluzione dell'intelligenza artificiale". Serve anche, prosegue la presidente di Confesercenti, "un'accelerazione sulla formazione continua, rivolta non solo ai neoimprenditori ma a tutti gli imprenditori".

 

Ed "è fondamentale rafforzare gli investimenti anche nel turismo": 110 milioni di euro stanziati in manovra per il sostegno del settore potrebbe "essere insufficiente rispetto alla portata degli interventi necessari. Bisogna aumentare le risorse e prolungare la misura oltre il 2025, così da consentire investimenti strategici nel lungo termine".

 

CONFESERCENTI: FAR WEST GIGANTI DEL WEB, ESPOSTO ANTITRUST

chiusure negozi

(ANSA) - "Ci sono enormi distorsioni nella concorrenza tra giganti del web e imprese di vicinato", evidenzia la presidente di Confesercenti, Patrizia De Luise, che nella sua relazione all'assemblea annuale annuncia: "Abbiamo presentato un esposto all'Autorità garante delle concorrenza e dei mercati, attendiamo una risposta".

 

Denuncia "il far west del web", "vendite scontate in contrasto con le norme" e "abusi di posizione dominante" come "cambiamenti unilaterali delle condizioni di vendita per le terze parti". Un allarme lanciato mentre è in arrivo il Black Friday che "rischia di prosciugare il Natale dei negozi": verrà acquistato un terzo dei regali e sei acquisti su 10 saranno sul web, stima un sondaggio per Confesercenti di Ipsos.

 

acquisti online

"L'impatto del Black Friday è altissimo: l'86% degli italiani valuterà le offerte, il 44% ha addirittura già deciso cosa acquistare". E "lo spazio per i negozi di vicinato, che non hanno la possibilità di competere con gli investimenti promozionali dei giganti, si è progressivamente sempre più ridotto". Ma, denuncia la presidente di Confesercenti, "a rendere ancora più esplosiva la situazione è il far west del web. Una situazione alla quale porre rimedio".

 

patrizia de luise - 1

Nell'analisi dell'associazione, che rappresenta oltre 350mila pmi del commercio, del turismo, dei servizi, dell'artigianato e dell'industria, con oltre un milione di occupati, "l'esclusione di fatto dei negozi dalla competizione del Black Friday è dovuta, principalmente, allo squilibrio concorrenziale che c'è con i giganti dell'eCommerce, quasi tutte grandi piattaforme che - grazie alla loro struttura multinazionale - godono di indiscutibili vantaggi fiscali. Un vantaggio che, unito alle grandi risorse a disposizione, li ha portati a dominare di fatto il mercato delle vendite online italiano", con una "posizione dominante" considerata "un problema, perché realizza una sostanziale concorrenza sleale ai danni del retail offline", i negozi.

 

Secondo i dati forniti a Confesercenti dall'Osservatorio eCommerce B2c del Politecnico di Milano, nel 2023 gli acquisti online degli italiani hanno superato i 54 miliardi di euro ma la torta è andata soprattutto ai giganti: i primi 20 merchant hanno il 71% del mercato, circa 38 miliardi dei 54 complessivi. "Un grado di concentrazione che non ha eguali negli altri canali distributivi". Per Confesercenti "l'asimmetria esistente è dimostrata proprio da Black Friday e Boxing Days: eventi importati in Italia grazie a fortissimi investimenti di marketing e senza rispettare le regole sulle vendite promozionali.

negozi chiusi

 

Ad esempio, in molte Regioni italiane, esiste un divieto di promozione nei giorni antecedenti i saldi per i prodotti soggetti a desuetudine, che viene puntualmente disatteso dalle piattaforme online. Una cosa evidente anche ai consumatori: il 31% ammette di aver approfittato di promozioni dell'eCommerce durante il periodo di divieto promozionale, mentre oltre la metà dei consumatori (il 58%) non è a conoscenza dell'esistenza di obblighi di trasparenza sugli sconti anche online".

 

Per finanziare un fondo per la rigenerazione urbana, proposto da Confesercenti, "anche per i giganti del web è giusto considerare un meccanismo di redistribuzione delle risorse", dice ancora Patrizia De Luise. L'ampliamento della web tax "deve però essere chiarito nel suo ambito di applicazione: bisogna infatti assolutamente evitare che abbia un impatto negativo sulle piccole e medie imprese.

 

negozi chiusi

Bisogna aumentare l'imposizione fiscale sulle grandi piattaforme internazionali, quelle che di fatto delocalizzano all'estero la ricchezza generata da commercio e servizi in Italia. Si potrebbe anche pensare a un'addizionale sulle vendite online di questi giganti: in Francia hanno proposto, per riequilibrare la concorrenza con le librerie, una tariffa minima di tre euro sulle consegne di libri comprati online".

acquisti onlinepatrizia de luiseshopping online1black friday

Ultimi Dagoreport

friedrich merz ursula von der leyen manfred weber giorgia meloni

DAGOREPORT - DA IERI SERA, CON LA VITTORIA IN GERMANIA DELL’ANTI-TRUMPIANO MERZ E IL CONTENIMENTO DEI NAZI DI AFD NELLE FILE DELL’OPPOSIZIONE, TUTTO È CAMBIATO - E DAVANTI A UN’EUROPA DI NUOVO IN PIEDI, DOPO IL KNOCKOUT SUBITO DAL CALIGOLA DELLA CASA BIANCA, PER LA ‘DUCETTA’ SI PREPARANO GIORNI ALL’INSEGNA DELLE INVERSIONI A U – OGGI L’ITALIA HA VOTATO CON L'EUROPA LA RISOLUZIONE SULL'INTEGRITÀ TERRITORIALE DI KIEV, CONTRO GLI STATI UNITI – CAPITA L’ARIA NUOVA CHE TIRA, SULLE AGENZIE È SBUCATA UNA NOTA FIRMATA DAL “GENIO” DI FAZZOLARI, CHE AVRÀ FATTO RIZZARE I PELI DI TRUMP E PUTIN MESSI INSIEME: “LA VOGLIA DI LIBERTÀ DEL POPOLO UCRAINO CHE È STATA PIÙ FORTE DELLE MIRE NEO IMPERIALI DELLE ÉLITE RUSSE” - CERTO, SE NON AVESSE DAVANTI QUELL’ANIMALE FERITO, E QUINDI DAVVERO PERICOLOSO, DI MATTEO SALVINI, LA STATISTA DELLA GARBATELLA FAREBBE L’EUROPEISTA, MAGARI ALL’ITALIANA, CON UNA MANINA APPOGGIATA SUL TRUMPONE – MA ANCHE IN CASA, C’È MARETTA. OGGI IL VICEMINISTRO DEGLI ESTERI E COORDINATORE NAZIONALE DELLA DIREZIONE DI FDI, EDMONDO CIRIELLI, HA IMPLORATO MERZ DI FARE IL GOVERNO CON I POST-NAZI DI AFD…

veronica gentili alessia marcuzzi roberto sergio giampaolo rossi myrta merlino

A LUME DI CANDELA - “QUESTO PROGRAMMA NON È UN ALBERGO”: AI PIANI ALTI DI MEDIASET SI RUMOREGGIA PER LE FREQUENTI ASSENZE DI MYRTA MERLINO A “POMERIGGIO CINQUE” (LE ULTIME RICHIESTE: DUE GIORNI A MARZO E PONTE LUNGHISSIMO PER PASQUA E 25 APRILE) – VERONICA GENTILI ALL’ISOLA DEI FAMOSI: È ARRIVATA LA FUMATA BIANCA – IL NO DI DE MARTINO AGLI SPECIALI IN PRIMA SERATA (HA PAURA DI NON REPLICARE IL BOOM DI ASCOLTI) – CASCHETTO AGITATO PER LE GAG-ATE DI ALESSIA MARCUZZI - LO SHAMPOO DELLA DISCORDIA IN RAI - IL POTENTE POLITICO DI DESTRA HA FATTO UNA TELEFONATA DIREZIONE RAI PER SOSTENERE UNA DONNA MOLTO DISCUSSA. CHI SONO?

donald trump paolo zampolli

DAGOREPORT - LA DUCETTA SUI TRUMP-OLI! OGGI ARRIVA IN ITALIA IL MITICO PAOLO ZAMPOLLI, L’INVIATO SPECIALE USA PER IL NOSTRO PAESE, NONCHÉ L’UOMO CHE HA FATTO CONOSCERE MELANIA A DONALD. QUAL È IL SUO MANDATO? UFFICIALMENTE, “OBBEDIRE AGLI ORDINI DEL PRESIDENTE E ESSERE IL PORTATORE DEI SUOI DESIDERI”. MA A PALAZZO CHIGI SI SONO FATTI UN'ALTRA IDEA E TEMONO CHE IL SUO RUOLO SIA "CONTROLLARE" E CAPIRE LE INTENZIONI DELLA DUCETTA: L’EQUILIBRISMO TRA CHEERLEADER “MAGA” E PROTETTRICE DEGLI INTERESSI ITALIANI IN EUROPA È SEMPRE PIÙ DIFFICILE – I SONDAGGI DI STROPPA SU PIANTEDOSI, L’ATTIVISMO DI SALVINI E LA STORIA DA FILM DI ZAMPOLLI: FIGLIO DEL CREATORE DELLA HARBERT (''DOLCE FORNO''), ANDÒ NEGLI STATES NEGLI ANNI '80, DOVE FONDÒ UN'AGENZIA DI MODELLE. ''TRA LORO HEIDI KLUM, CLAUDIA SCHIFFER E MELANIA KNAUSS. PROPRIO LEI…”

giorgia meloni donald trump joe biden

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI, FORSE PER LA PRIMA VOLTA DA QUANDO È A PALAZZO CHIGI, È FINITA IN UN LABIRINTO. E NON SA DAVVERO COME USCIRNE. STAI CON NOI TRUMPIANI O CONTRO DI NOI? CI METTI LA FACCIA O NO? IL BRITANNICO NEO-MAGA NIGEL FARAGE HA DICHIARATO CHE AVREBBE PREFERITO CHE MELONI PRENDESSE POSIZIONI PIÙ DURE CONTRO L’UNIONE EUROPEA, ALTRO SEGNALE: COME MAI ANDREA STROPPA, TOYBOY DELL'ADORATO MUSK, SPINGE SU X PER IL RITORNO DI SALVINI AL VIMINALE? VUOLE PER CASO COSTRINGERMI A USCIRE ALLO SCOPERTO? OGGI È ARRIVATA UN'ALTRA BOTTA AL SISTEMA NERVOSO DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA LEGGENDO LE DICHIARAZIONI DI JORDAN BARDELLA, IL PRESIDENTE DEL PARTITO DI MARINE LE PEN, CHE HA TROVATO L’OCCASIONE DI DARSI UNA RIPULITA PRENDENDO AL VOLO IL "GESTO NAZISTA" DI BANNON PER ANNULLARE IL SUO DISCORSO ALLA CONVENTION DEI TRUMPIANI A WASHINGTON - E ADESSO CHE FA L’EX COCCA DI BIDEN, DOMANI POMERIGGIO INTERVERRÀ LO STESSO IN VIDEO-CONFERENZA?

marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT - L’INTERVISTA RILASCIATA DA MARINA BERLUSCONI AL “FOGLIO” HA MANDATO IN TILT FORZA ITALIA E SOPRATTUTTO TAJANI - IL VICEPREMIER HA REAGITO IN MODO SCOMPOSTO: “NON ABBIAMO BISOGNO DI NESSUNA SVEGLIA. MARINA FA BENE A DIRE CIÒ CHE PENSA MA NON CI HA MAI CHIESTO NÉ IMPOSTO NULLA. QUANTO DETTO DA LEI NON ERA RIVOLTO A FORZA ITALIA” - NEL PARTITO MONTA LA FRONDA VERSO LA FAMIGLIA BERLUSCONI E C’E’ CHI PENSA DI POTERSI EMANCIPARE UNA VOLTA PER TUTTE (MAGARI TROVANDO UN FINANZIATORE DISPOSTO AD ACCOLLARSI I 99 MILIONI DI FIDEJUSSONI GARANTITE DALLA DINASTY DI ARCORE) - AVVISO ALLA "SINISTRA" MARINA: NEL WEEKEND VERRA’ CONDOTTO UN SONDAGGIO RISERVATO PER TESTARE L’APPREZZAMENTO DEL SIMBOLO DI FORZA ITALIA SENZA LA PAROLA “BERLUSCONI”…