LA CINA E' VICINA? - IN ARRIVO UN PARTNER ASIATICO PER ANSALDO ENERGIA, LA SOCIETA' CHE L'ANNO SCORSO FINMECCANICA HA CEDUTO ALLA CASSA DEPOSITI E PRESTITI. TRA I "PAPABILI" CHINA STATE GRID E SHANGAI ELECTRIC

Carlo Festa per il "Sole 24 Ore"

Un partner asiatico in arrivo per Ansaldo Energia. Sarebbe ormai vicino l'arrivo di un nuovo socio strategico-finanziario per il gruppo controllato dal Fondo Strategico, braccio finanziario della Cassa Depositi e Prestiti. Ad annunciare l'imminente operazione è stato Giovanni Gorno Tempini, amministratore delegato della Cassa Depositi e Prestiti. «Entro due mesi massimo arriverà una decisione sul partner industriale per Ansaldo Energia» ha spiegato il manager, che tuttavia non ha voluto aggiungere altro sul nome del possibile socio, segno che le trattative non sarebbero ancora concluse e starebbero andando avanti in modo riservato tra le parti.

In effetti ormai da qualche settimana circolano indiscrezioni su un partner asiatico interessato a Ansaldo Energia. Ma non si tratterebbe di Doosan, il gruppo coreano che per tanto tempo ha trattato l'acquisto della maggioranza di Ansaldo Energia. Così, secondo i rumors, l'acquirente andrebbe cercato tra due gruppi cinesi (China State Grid oppure Shanghai Electric) o potrebbe trovarsi in Giappone, dove Mitsubishi è da tempo interessata.

Fra questi nomi quello sicuramente più conosciuto in Italia, quanto meno per la frenetica attività degli ultimi mesi, è quello di China State Grid: si tratta infatti della maggiore azienda elettrica cinese e di recente ha firmato a Pechino con Enel un memorandum d'intesa nel campo delle tecnologie smart grid e rinnovabili. Inoltre proprio il colosso asiatico è tra i due soggetti (l'altro è il fondo australiano Ifm) scelti da Cdp come possibili azionisti di minoranza di Cdp Reti.

È il caso di notare che proprio la Cina ha bisogno di nuovi impianti di energia per convertire la tecnologia a carbone verso quella a gas.
Gorno Tempini ha spiegato che sui tempi, «non siamo lontani, se tutto va come deve andare risposte formali arriveranno entro uno o due mesi massimo. Si sta ragionando su un partner industriale di alto standing che permetta di acquisire tecnologie e nuovi mercati».

Alla domanda sulla nazionalità del futuro partner, ha osservato: «Pensare che siamo i tutori dell'italianità a tutti i costi è sbagliato». Parlando dei dossier Ansaldo Energia e Fincantieri, Gorno Tempini ha spiegato: «Il modo in cui intendiamo essere azionisti è quello di investitori di lungo termine e favorire la crescita delle aziende.

Queste ultime hanno di fronte scenari competitivi straordinariamente complessi, di grandi opportunità ma anche di grandissimi rischi, l'immobilismo significa mettere a repentaglio la vita delle aziende stesse. Per entrambe vogliamo facilitare la strada che le porti ad essere più competitive e aperte al mercato».

Nell'ottobre dello scorso anno Fsi ha rilevato l'85% dell'azienda genovese, mentre il 15% è restato nelle mani di Finmeccanica fino al 2017 con un'opzione a vendere allo stesso fondo. Il 100% di Ansaldo Energia era stato stimato tra 1,3 e 1,4 miliardi di euro.
Per l'azienda genovese si erano registrate anche le manifestazioni di interesse di diversi gruppi stranieri: Samsung, Siemens e, da ultimo, la coreana Doosan. Ma, forse proprio per contrastare le mire di Siemens, alla fine il governo ha favorito l'ingresso sulla scena di Cdp privilegiando una soluzione che consente di conservare in mani italiane il controllo dell'azienda.

Ora proprio una parte della quota azionaria del Fondo Strategico Italiano (l'85%) potrebbe finire a un gruppo asiatico, visto anche che lo stesso accordo tra Finmeccanica e Cdp prevedeva l'impegno di quest'ultima a individuare partner industriali per sviluppare l'espansione sui mercati esteri ed emergenti dell'attività di Ansaldo Energia.

 

 

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