I PHONE, YOU BUY - IMPAZZA L’APPLE-JOURNALISM PER IL LANCIO DELL’ULTIMO MODELLO, AGOGNATO COME IL SANTO GRAAL CHE COSTA LA MISERIA DI QUASI MILLE EURO - FA BENE L’AZIENDA DI JOBS A RISPARMIARE I SOLDI PER LA PUBBLICITA’, CI PENSANO I GIORNALI E I SITI A POMPARE, GRATIS, QUALSIASI PRODOTTO COSTRUITO NEI LAGER CINESI DELLA FOXCONN…

1 - CINQUE MOTIVI PER AVERE (O NO) L'IPHONE...
Paolo Ottolina per il "Corriere della Sera"

Mentre sfogliate questo giornale, alcune migliaia di immarcescibili Apple-fan avranno già messo le mani sul nuovo iPhone 5, da oggi in commercio anche in Italia. La notte bianca dell'iPhone è andata in scena nei negozi degli operatori Tim, Vodafone e Tre, oltre che nella catena di elettronica Marcopolo Expert. Code, in alcuni casi anche piuttosto corpose, fuori dagli Apple Store.

A Bologna due ragazzi padovani, Luca e Riccardo, hanno trascorso 48 ore in strada pur di mettere le mani per primi sul nuovo iPhone. «C'è chi spende per fumare o per bere, noi lo facciamo per l'iPhone 5», spiega il 20enne Luca, replicando a chi lo svillaneggia online. Essere primi in coda d'altronde garantisce un warholiano quarto d'ora di fama su YouTube.

Le notti bianche e le giornate in fila non si fanno per la paura di restare a bocca asciutta. «Siamo fiduciosi di poter soddisfare tutte le richieste dei nostri clienti. Non solo per il lancio di venerdì, ma anche per il weekend», spiegano infatti da Mediamarket, la catena che con i marchi Media World e Saturn è leader in Italia nell'elettronica di consumo.

Da tempo le code sono piuttosto parte integrante del rito con cui un nuovo prodotto Apple debutta. Prima l'attesa e lo stillicidio di rumor in rete. Poi il disvelamento durante la messa laica del keynote, un tempo officiata da Steve Jobs e ora dal successore Tim Cook. Infine l'arrivo nei negozi che diventa un misto tra un happening religioso e un rendez vous goliardico. Un fenomeno pressoché unico nel mondo del mondo dell'industria.

PERCHÉ COMPRARLO
L'iPhone 5 è concepito per essere l'ennesimo oggetto del desiderio. Benché il design «rettangolo con bordi arrotondati» riprenda in maniera puntuale quello dell'iPhone 4 (in circolazione da oltre 2 anni), è un oggetto sexy e affascinante quanto la tradizione Apple richiede.

Merito del completo lavoro di rifacimento della componentistica. Più veloce col nuovo processore A6, più efficace quando si va in rete grazie al supporto alle reti Lte di quarta generazione (non ancora disponibili in Italia), con una fotocamera migliore e un display più grande (in formato «sedici noni») e luminoso.

Ma il nuovo iPhone arriva soprattutto con uno spessore di 7,6 millimetri (erano 9,3 nell'iPhone 4S) e un peso di appena 114 grammi (da 140). Impugnato sembra quasi vuoto. Il retro non è più interamente in vetro, ma alterna vetro ad alluminio, con il designer Jony Ive che ha sapientemente mixato materiali lucidi e opachi.

PERCHÉ NON COMPRARLO
Attenti ai graffi. Diversi acquirenti americani hanno lamentato segni sul retro, soprattutto per il modello di colore nero, addirittura per telefoni nuovi di zecca. Lo stesso Phil Schiller, capo del marketing di Apple, ha ammesso che «qualunque prodotto di alluminio può rigarsi con l'uso. È normale». È normale ma non per Apple, cui si perdona ben poco. Come nel caso della nuova applicazione per le mappe, sviluppata in casa da Cupertino e che ha sostituito Google Maps.

Troppe le imprecisioni segnalate dagli utenti. Ma a una prova pratica sulle strade italiane l'allarme può essere almeno ridimensionato. L'app funziona un po' peggio di Google Maps e decisamente peggio dell'ottimo Nokia Drive, ma senza radicali problemi. A questi due difetti veniali se ne aggiungono altri. Per comprimere le dimensioni, Apple ha rinunciato al suo storico connettore per il nuovo modello Lighting (lampo). Più piccolo ma incompatibile sia con i vecchi accessori (serve un adattatore, che Apple non regala ma vende a «soli» 29 euro), sia con lo standard micro-Usb usato dagli altri produttori.

Infine c'è il prezzo. È l'iPhone più caro di sempre: da 729 euro ai 949 del top di gamma. In tempi di crisi e contrazione dei consumi quasi mille euro fanno un po' impressione. D'altronde non lo prescrive il medico di svenarsi per uno smartphone, ma agli italiani viene richiesto uno sforzo ulteriore: 50 euro in più di francesi e tedeschi, 60 euro più degli spagnoli, 70 più degli olandesi. Pesano Iva, tasse locali e Siae. Che però spiegano 10-15 euro e non 50. Il resto è lo spread Paese, inefficienze di trasporti e logistica in testa. E forse l'italica passione per quello che è bello e di moda. Costi quel che costi.


2 - NOKIA CALA L'ASSO E SAMSUNG RILANCIA...
Paolo Ottolina per il "Corriere della Sera"

Il nuovo iPhone avrà presto sfidanti agguerriti. A metà novembre Nokia cala il suo asso: il Lumia 920 (599 euro) ha impressionato al lancio negli Usa. Gran display da 4,5 pollici, fotocamera super con tecnologia PureView e sistema di ricarica Wireless. A bordo il nuovissimo sistema Windows Phone 8, fratellino del Windows 8 in arrivo sui pc. Samsung, che continua a vendere milioni di Galaxy S3, rilancia col Galaxy Note 2 (dal 2 ottobre, 699 euro). Un potente ibrido tra smartphone e tablet da 5,5 pollici, con pennino per appunti digitali. Lg invece è pronta a ottobre con Optimus G, smartphone Android che promette di battere tutti i record di potenza.

 

IPHONE CINQUE PIU SOTTILE FILA NEL NEGOZIO APPLE PER IL NUOVO IPHONEIPHONE CINQUE logo appleTim CookLogo NokiaSAMSUNG GALAXY S III APPLE VS SAMSUNG

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