euro dollaro povero poverta

L’INFLAZIONE S’E’ MAGNATA TUTTO: GLI ITALIANI PIÙ POVERI DEL 12,5% - IL VALORE MEDIO DI CASE, RISPARMI E TITOLI NEL 2022 E’ SCESO A 176 MILA EURO PRO CAPITE: E’ IL CALO PIÙ CONSISTENTE TRA I GRANDI PAESI - CROLLANO LE AZIONI, RISCOPERTI I BTP: MA A DIFFERENZA DI QUEL CHE DICE GIORGETTI (CHE AGGANCIA I MASSICCI ACQUISTI DI TITOLI NOSTRANI ALLA FIDUCIA DEI CITTADINI NEL GOVERNO), GLI ITALIANI LI HANNO SOTTOSCRITTI IN MASSA BEN PRIMA DELL’ARRIVO DEL GOVERNO MELONI…

Estratto dell’articolo di Valentina Conte per “la Repubblica”

 

ricchezza e poverta 6

L’inflazione si mangia la ricchezza netta degli italiani. Nel 2022 è scivolata, dopo tre anni di crescita, a 10.421 miliardi, l’1,7% in meno rispetto all’anno prima, in termini nominali. Ma considerando l’aumento dei prezzi all’8,1% registrato due anni fa, il livello più alto dal 1985, la ricchezza detenuta dalle famiglie italiane è crollata del 12,5%. Parliamo di 176 mila euro pro capite, tra case, titoli e soldi sul conto. È il valore più basso nel confronto internazionale con Francia, Germania, Spagna, Regno Unito, Canada e Stati Uniti.

 

ricchezza e poverta 5

La ricostruzione effettuata da Bankitalia e Istat, […] rivela anche che il rapporto tra ricchezza netta e reddito lordo disponibile è sceso da 8,7 a 8,1. Tornando così al livello del 2005. «Dati preoccupanti», dice Adriano Bordignon, presidente del Forum delle associazioni familiari. «In un quadro così critico le famiglie italiane devono essere al centro delle politiche di sostegno del governo. L’aumento dei prezzi a cui abbiamo assistito anche nel 2023 e la progressiva perdita di potere d’acquisto delle retribuzioni ha ripercussioni gravi soprattutto sulle famiglie con figli: dalla casa alla scuola, dai beni di prima necessità ai servizi».

 

ricchezza e poverta 4

Un problema che ora si pone anche il governo, pronto a «confermare » anche per il 2025 il taglio dell’Irpef a tre aliquote introdotto solo per quest’anno. E forse ad estenderlo. […] Se tutto questo sarà possibile già nel 2025, dipende dalle coperture disponibili. Il taglio di quest’anno vale 4 miliardi. Ma Leo punta sulle entrate che potrà assicurare il concordato preventivo biennale, l’accordo sulle tasse con 4 milioni di partite Iva: «Se i contribuenti aderiscono, si potrà vedere come intervenire ulteriormente in materia di Irpef».

 

ricchezza e poverta 3

[…] Nel 2022 le famiglie italiane hanno visto crescere le attività non finanziarie (+2,1%), grazie al valore delle abitazioni che ha registrato il più elevato tasso di crescita dal 2009. Il peso del mattone sul totale della ricchezza lorda ha raggiunto il 46,3%. Ad essere andate male sono le attività finanziarie, calate del 5,2%. A pesare la contrazione del valore delle azioni e degli strumenti del risparmio gestito. Non controbilanciati dall’aumento dei titoli di debito, soprattutto titoli di Stato, tornati a crescere nel portafoglio delle famiglie italiane dopo un decennio, dal 2012. Anche i conti di deposito sono cresciuti solo di 15 miliardi, dopo gli 80 miliardi medi annui nell’ultimo triennio.

 

ricchezza e poverta 2

Per il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti gli italiani «sono tornati a sottoscrivere i nostri titoli di Stato» anche per le scelte del governo che si è conquistato «la fiducia dei risparmiatori italiani, degli osservatori internazionali e delle agenzie di rating». Ma nel 2022 il governo Meloni non c’era ancora, almeno fino ad ottobre. E gli italiani avevano già rimodulato il portafoglio, a favore dei Btp, visto il cattivo andamento dei mercati finanziari che hanno ridotto il valore delle riserve assicurative (-146 miliardi), di azioni (-101 miliardi) e quote di fondi comuni (-94 miliardi).

 

Il confronto internazionale poi ci inchioda in fondo. La ricchezza netta delle famiglie in rapporto al reddito lordo disponibile è diminuita ovunque nel 2022. Da noi di più, raggiungendo il valore del 2005. […]

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…