anziani arzilli

L’INPS E LE STATISTICHE DI TRILUSSA – L’ASSEGNO MEDIO E’ SOPRA I MILLE EURO – AUMENTA L’ETA’ DEI PENSIONATI E CRESCE DI MEZZO MILIONE I FREQUENTATORI DELLE PANCHINE AL PARCO – MUOIONO PIU’ TARDI PURE I SUPERSTITI 

 

Da www.tgcom24.mediaset.it

 

pensioni

Rispetto al 2016, aumentano gli importi medi per le pensioni liquidate nel 2017. I nuovi assegni erogati l'anno scorso in media erano pari a 1.039 euro, con un aumento del 7,1% rispetto alla media 2016 (970 euro). I lavoratori con le pensioni più alte sono i dipendenti (1.293 euro) seguiti dagli artigiani (1.009 euro), mentre per i parasubordinati la pensione media è di appena 221 euro.

 

ASSEGNI SOCIALI, AUMENTANO I TRATTAMENTI

anziani

Il 2017 fa segnare poi una forte crescita degli assegni sociali, le prestazioni erogate dall'Inps alle persone con oltre 65 anni e sette mesi in situazione di bisogno economico. Nel suo monitoraggio sui flussi di pensionamento, l'Inps rileva che nel 2017 i nuovi assegni liquidati sono stati 43.249 con una crescita del 17,7% rispetto ai 36.740 erogati nel 2016. Il trattamento può essere richiesto da cittadini italiani o stranieri con permesso di lungo soggiorno residenti in Italia senza reddito o con un reddito annuale inferiore a 5.824,91 euro.

 

PIÙ PENSIONI SOPRA I 3MILA EURO AL MESE  

INPS PENSIONI

Contemporaneamente crescono anche le nuove pensioni con assegno mensile da oltre 3mila euro mentre diminuiscono quelle fino a 500 euro. Per i lavoratori dipendenti il totale delle nuove pensioni sono 282mila (276mila nel 2016) e quelle superiori ai 3mila euro sono 20mila (erano 16mila nel 2016), con una crescita del 25%. In flessione quelle di importi bassi. La classe fino a 500 euro conta 40mila nuove pensioni (erano 47mila nel 2016) e quella tra 500 e mille euro ne conta 107mila (da 110mila). Aumentano tutte quelle superiori. Oltre quota 30mila anche le classi di assegno mensile tra 1.500 e 2mila e quella tra 2mila e 3mila euro.

 

NUOVI ASSEGNI DIPENDENTI, ETÀ MEDIA 66,7 ANNI

ospedale anziani

Cresce l'età media alla decorrenza delle pensioni grazie alla stretta degli ultimi anni sui trattamenti di vecchiaia e su quelli anticipati. Nel 2017 l'età media dei lavoratori dipendenti è stata di 66 anni e sette mesi, in crescita dai 66 anni e 4 mesi del 2016. L'età media complessiva è cresciuta soprattutto per l'aumento dell'età media dei superstiti (dai 74 anni e tre mesi ai 75 anni).

 

Per la vecchiaia c'è stato un aumento dell'età media alla decorrenza da 65 anni e sei mesi a 65 anni e 8 mesi mentre per le pensioni anticipate si è passati dai 60 anni e cinque mesi medi del 2016 ai 60 anni e 8 mesi del 2017.

 

anziani caldo

Nel 2017 i requisiti per il pensionamento sono rimasti invariati ma nel 2016 c'era stato un brusco aumento dei requisiti per le donne e una crescita di quattro mesi legati all'aspettativa di vita per tutti.

 

NUOVE PENSIONI IN AUMENTO A 516MILA

Negli ultimi dodici mesi le nuove pensioni sono aumentate a 516mila contro le 486mila del 2016, per un aumento del 6%. Una crescita determinata dalle pensioni di vecchiaia che sono ammontate a 155mila rispetto alle 125mila dell'anno precedente e a quelle di anzianità, a quota 140mila (erano 120mila nel 2016). In deciso calo le nuove pensioni di invalidità, 41mila rispetto a 51mila del 2016 e in flessione anche quelle superstiti (da 188mila a 179mila).

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…

andrea orcel francesco milleri giuseppe castagna gaetano caltagirone giancarlo giorgetti matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - IL RISIKONE È IN ARRIVO: DOMANI MATTINA INIZIERÀ L’ASSALTO DI CALTA-MILLERI-GOVERNO AL FORZIERE DELLE GENERALI. MA I TRE PARTITI DI GOVERNO NON VIAGGIANO SULLO STESSO BINARIO. L’INTENTO DI SALVINI & GIORGETTI È UNO SOLO: SALVARE LA “LORO” BPM DALLE UNGHIE DI UNICREDIT. E LA VOLONTÀ DEL MEF DI MANTENERE L’11% DI MPS, È UNA SPIA DEL RAPPORTO SALDO DELLA LEGA CON IL CEO LUIGI LOVAGLIO - DIFATTI IL VIOLENTISSIMO GOLDEN POWER DEL GOVERNO SULL’OPERAZIONE DI UNICREDIT SU BPM, NON CONVENIVA CERTO AL DUO CALTA-FAZZO, BENSÌ SOLO ALLA LEGA DI GIORGETTI E SALVINI PER LEGNARE ORCEL – I DUE GRANDI VECCHI DELLA FINANZA MENEGHINA, GUZZETTI E BAZOLI, HANNO PRESO MALISSIMO L’INVASIONE DEI CALTAGIRONESI ALLA FIAMMA E HANNO SUBITO IMPARTITO UNA “MORAL SUASION” A COLUI CHE HANNO POSTO AL VERTICE DI INTESA, CARLO MESSINA: "ROMA DELENDA EST"…