MORETTI A PALAZZO CHIGI! - L’UNICA SPENDING REVIEW LA FA IL NUOVO CAPO DI FINMECCANICA - VIA AUTO DI LUSSO, BENEFIT E CARTE DI CREDITO PER I MANAGER DEL GRUPPO - NEL MIRINO LE SPESE PAZZE DEGLI UFFICI ESTERI E I LEGAMI DI PARENTELA TRA DIPENDENTI E AZIENDE FORNITRICI

Roberto Giovannini per “la Stampa

MAURO MORETTI VISITA LO STAND FINMECCANICA AL Farnborough AirshowMAURO MORETTI VISITA LO STAND FINMECCANICA AL Farnborough Airshow

 

Addio, carte di credito per il carburante senza limiti di spesa. Addio, belle Audi A8 e BMW serie 7 da 90.000 euro pagate dall’azienda come auto di servizio. Chi conosce bene Mauro Moretti sa che in questo momento si sta divertendo come un matto. Quando arrivò alle Ferrovie, passò al microscopio elettronico tutte le voci di spesa del gruppo dirigente, ottenendo grandissimi risparmi prima, e poi riducendo in un paio di anni il numero dei manager Fs da 1200 a 750.

 

Ora che è amministratore delegato di Finmeccanica, il colosso pubblico della difesa e dell’aerospazio che ha vissuto anni difficilissimi tra scandali e arresti, Moretti ha lasciato da parte il microscopio. Per imbracciare però un lanciafiamme, con cui si è messo ad incenerire una serie di «cattive abitudini» dei dirigenti del gruppo e delle tante società che ancora oggi fanno parte della holding. E che, a sentire i progetti del manager, tra un po’ di mesi saranno «molti, ma molti di meno».

 

Mauro Moretti al Farnborough Airshow con FinmeccanicaMauro Moretti al Farnborough Airshow con Finmeccanica

Che tante cose non andassero per il verso giusto in Finmeccanica lo sapevano tutti. E i bene informati si aspettavano anche che l’arrivo di Moretti e della sua squadra avrebbe portato grandi novità. Certo è che gli stessi collaboratori del nuovo a.d. sono rimasti di stucco nel constatare una situazione «davvero sorprendente» nella holding di Piazza Monte Grappa. Con una sorta di contiguità - spiegano - tra le illegalità svelate in questi anni dalle indagini dei magistrati e una subcultura basata sullo spreco e la dissipazione. Dissipazione legale, ma non certo meno deprecabile.

E così, ci si è accorti che finora i dirigenti che avevano diritto all’automobile di servizio potevano scegliere liberamente quello che volevano: Audi A8, BMW serie 7, Mercedes, Range Rover, e si favoleggia anche di qualche Porsche Cayenne. Tutte vetture che costano quasi 100mila euro. Ora non più: ci si dovrà accontentare di una macchina da 35mila euro, che peraltro è quella che ha chiesto per sé l’amministratore delegato.

MAURO MORETTI CON UN CANE MAURO MORETTI CON UN CANE

 

Sempre a proposito di automobili, le carte carburante a disposizioni dei dirigenti adesso avranno un limite di spesa annuo di 1700 euro. Prima c’era gente che riusciva a spendere in un anno solo di benzina decine di migliaia di euro, ovvero lo stipendio di un impiegato di medio livello.

 

Esagerate, ancora, le spese per la partecipazione a manifestazioni internazionali, come l’Air Show di Farnborough in Gran Bretagna; una volta Finmeccanica spediva a spese sue addirittura 800 persone (un reggimento di fanteria) da alloggiare, far volare, far mangiare. Nell’edizione appena conclusa sono stati 250. Ancora, dirigenti e quadri stanno informando l’azienda - a proprio rischio e pericolo - se nelle aziende fornitrici ci sono «per caso» parenti e affini.

finmeccanicafinmeccanica


E il lanciafiamme di Mauro Moretti ha appena cominciato a lavorare. Nel mirino ci sono le «spese incredibili» per gli uffici all’estero della holding, che, dicono i nuovi inquilini di Piazza Monte Grappa, «costano l’iradiddio». Verranno poi tagliate di molto le 200 persone del settore relazioni esterne e istituzionali: queste funzioni, come quelle legali, di strategia, di gestione del personale per tutto il gruppo verranno accentrate a Roma.

 

GIANNI DE GENNARO FOTO ANDREA ARRIGA GIANNI DE GENNARO FOTO ANDREA ARRIGA

Grandi risparmi si attendono dalla «divisionalizzazione», cioè dall’inserimento all’interno di Finmeccanica delle aziende oggi autonome (i cui Cda sono stati tutti ridotti a soli tre membri). Un’operazione avviata dal predecessore, Alessandro Pansa, ma che verrà portata a compimento con determinazione feroce da Moretti per eliminare doppioni e sovrapposizioni. E infine, gradualmente - come è successo a Ferrovie, magari non nella stessa entità - verrà ridotto in modo drastico il numero dei dirigenti. Ora sono oltre 2.000. 

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