MEDIO-BANCA, MASSIMO BOLLORÉ - IL PATTO APPROVA LA LISTA PER IL CDA, E IL FRANCESE CRESCE ANCORA (AL 7,5%) - ENTRANO MAURIZIA COMNENO PER UNICREDIT E MAURIZIO COSTA PER FININVEST, ESCE PESENTI - NAGEL-BOLLORÈ-BEN AMMAR CHIACCHIERANO SU TELECOM

VINCENT BOLLORE VINCENT BOLLORE

 

 

1.MEDIOBANCA, BOLLORÉ AL 7,5%, OK PATTO A LISTA CDA, NON C'È PESENTI

 (Reuters) - Vincent Bolloré ha ufficializzato al patto di sindacato di Mediobanca di essere salito al 7,48% di Piazzetta Cuccia dal 7,01% precedente.

Lo dice una nota diffusa dal patto di sindacato che oggi si è riunito per mettere a punto la lista per il rinnovo del Cda di Mediobanca che, come nelle attese, si riduce a 18 membri da 20 e vede la conferma del presidente Renato Pagliaro e dell'AD Alberto Nagel.

Alberto Nagel e Renato Pagliaro Alberto Nagel e Renato Pagliaro

Bolloré, che ha la facoltà di salire fino all'8%, consolida dunque la sua posizione di secondo azionista di Mediobanca dietro UniCredit con l'8,76%. Il patto complessivamente controlla ora il 31,52% del capitale di Mediobanca.

 

La lista messa a punto dal patto contiene 18 nominativi ma soltanto 17 verranno eletti nel nuovo Cda: Il diciottesimo scaturirà dalla lista di minoranza che potrebbe essere presentata, come già accaduto per il Cda attuale, da Fondazione Carisbo socia con il 2,95% ma fuori dall'accordo sindacato.

maurizia angela comnenomaurizia angela comneno

Oltre a Pagliaro e Nagel, è stato confermato anche il direttore generale Francesco Saverio Vinci, mentre la squadra dei manager viene completata con gli ingressi di Alexandra Young, responsabile risorse umane, e Gian Luca Sichel, AD di CheBanca! al posto di Massimo Di Carlo e Maurizio Cereda. 

 

UniCredit esprime in consiglio Maurizia Angelo Comneno, che sarà uno dei due vicepresidenti al posto dell'uscente Dieter Rampl, e i confermati Elisabetta Magistretti e Alessandro Decio. Bolloré invece ha confermato Vanessa Laberenne e Tarak Ben Ammar e ha proposto l'ingresso della figlia Marie.

La seconda vicepresidenza, la cui designazione spetta a Bolloré previa approvazione degli altri soci, resta a Marco Tronchetti Provera.

Tarak Ben Ammar si voltaTarak Ben Ammar si volta

 

Le altre novità vedono l'ingresso di Maurizio Costa, in quota Fininvest, azionista con il 2,06%, e Maurizio Carfagna per Mediolanum, terzo azionista del patto con il 3,5%. Confermati Angelo Casò, Gilberto Benetton e Alberto Pecci, quest'ultimo gradito a Italmobiliare che non sarà più rappresentata da Carlo Pesenti. Escono anche Anne Marie Idrac, Roberto Bertazzoni, Bruno Ermolli ed Eric Strutz.

MAURIZIO COSTAMAURIZIO COSTA

 

La proposta vede un compenso complessivo annuo di 2,75 milioni di euro, in calo rispetto a quello del Cda attuale tenuto conto del minor numero di consiglieri.

Comneno prende il posto di Rampl anche nel comitato del patto alla cui presidenza è confermato Casò con Ben Ammar, Benetton, Bolloré, Ennio Doris, Federico Ghizzoni, Giampiero Pesenti e Tronchetti Provera.

(Gianluca Semeraro)

DIETER RAMPL CON FEDERICO GUZZONI DIETER RAMPL CON FEDERICO GUZZONI

 

2.MEDIOBANCA: COLLOQUIO NAGEL, BOLLORE' E BEN AMMAR POST-PATTO, FOCUS TELECOM (FONTI)

Radiocor - Colloquio a tre, tra Alberto Nagel, Vincent Bollore' e Tarak Ben Ammar, al termine dell'odierna assemblea del patto di sindacato di Mediobanca. Secondo quanto riferiscono fonti vicine ai soci, la riunione, durata circa un'ora, avrebbe avuto come focus il dossier Telecom. Bollore' - come e' noto- e' direttamente interessato a Telecom in quanto presidente e primo azionista di Vivendi, il gruppo francese che in virtu' dell'accordo raggiunto il 18 settembre con Telefonica ricevera' il 5,7% del capitale e l'8,3% dei diritti di voto di Telecom nell'ambito della cessione della controllata brasiliana Gvt al gruppo spagnolo. Mediobanca ha l'1,6% di Telecom tramite Telco. Ben Ammar siede nel cda di Telecom, oltre che di Mediobanca.

Ennio Doris Ennio Doris

 

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…