pasta

DAZI SCASSACAZZI - MENTRE USA E CINA S’AVVIANO ALLA PAX COMMERCIALE, L'ITALIA RISCHIA ALTRI 3 MILIARDI DI DAZI - LE TARIFFE AMERICANE, DOPO AVER COLPITO FORMAGGI E SALUMI, POTREBBERO ESTENDERSI A PASTA, VINO, OLIO E CAFFÈ - COLDIRETTI RICORDA CHE OLTRE AL DANNO C’È LA BEFFA: “L'UNIONE EUROPEA HA APPOGGIATO GLI STATI UNITI PER LE SANZIONI ALLA RUSSIA, CHE COME RITORSIONE HA POSTO L'EMBARGO TOTALE SU MOLTI PRODOTTI AGROALIMENTARI, COSTATO AL MADE IN ITALY OLTRE UN MILIARDO IN CINQUE ANNI”

trump xi jinping

Rodolfo Parietti per “il Giornale”

 

Una bottiglia di Prosecco? Quindici dollari, con rincaro incorporato sull' etichetta di cinque dollari in un solo colpo. Per il consumatore americano amante del buon vino italiano, una stangata probabilmente insopportabile. Risultato possibile: carrello vuoto, il nettare di Bacco lasciato tristemente a impolverarsi sullo scaffale. È quanto Coldiretti teme possa accadere a partire da mercoledì prossimo, giorno in cui si profila un singolare allineamento planetario in materia di dazi.

 

TRUMP DAZI

Da un lato, Donald Trump si prepara a mettere la firma all' accordo commerciale di Fase Uno con la Cina dopo mesi di reciproche rappresaglie tariffarie; dall' altro, arriva a conclusione la procedura di consultazione avviata dal dipartimento del Commercio Usa sulla nuova lista allargata di prodotti europei da colpire con misure punitive.

 

È l' atto finale del dossier Airbus. Ritenuta colpevole dalla Wto di aver erogato aiuti di Stato al consorzio aeronautico, l' Unione europea è stata condannata a subire sanzioni da parte degli Stati Uniti fino a 7,5 miliardi di dollari. L' Italia, in occasione della prima tornata di tasse supplementari entrata in vigore lo scorso 18 ottobre, era riuscita tutto sommato a limitare i danni.

 

MATTEO SALVINI E LA FORMA DI PARMIGIANO

Dazi del 25% avevano colpito, per un valore di mezzo miliardo di euro, prodotti famosi del nostro agroalimentare come il Parmigiano Reggiano, il Grana Padano, il Gorgonzola, l' Asiago, ma anche salami, mortadelle, crostacei, molluschi agrumi, succhi e liquori. Il prosecco, il pinot grigio, il lambrusco e il chianti si erano invece salvati dalla tagliola tariffaria. Ad altri, tipo i produttori francesi di champagne, il trattamento riservato era stato ben più severo. Ora, però, la batosta è nell' aria anche per noi. «Con la nuova black list - sottolinea la Coldiretti - Trump minaccia di aumentare i dazi fino al 100% in valore e di estenderli a prodotti simbolo del made in Italy».

 

Nel mirino, ancora pasta, vino, olio, oltre ad alcuni tipi di biscotti e caffè esportati negli Stati Uniti. Valore complessivo, circa tre miliardi, cioè i due terzi dell' export della filiera agroalimentare. Se i prezzi al consumo non riusciranno ad assorbire, almeno in parte, il sovrapprezzo imposto dalle nuove tariffe, il rischio è quello di perdere clienti per strada e veder sfiorire un mercato dove il marchio tricolore allieta sempre più palati a stelle e strisce.

olio extravergine

 

Soprattutto se il consumatore Usa fosse costretto a stringere la cinghia causa recessione, un pericolo che Oxford Economics tende tuttavia a escludere (25% di probabilità di una contrazione del Pil quest' anno) proprio perché le nubi con Pechino si sono diradate.

Due semplici cifre testimoniano il crescente successo dell' agroalimentare made in Italy: nei primi nove mesi del 2019, esportazioni pari a 4,5 miliardi, con un rialzo del 13%.

Inoltre, aggiunge l' organizzazione di categoria, «il vino, con un valore delle esportazioni di quasi 1,5 miliardi di euro, in aumento del 5% nel 2019, è il prodotto agroalimentare italiano più venduto negli States, mentre le esportazioni di olio di oliva sono state pari a 436 milioni anch' esse in aumento del 5%».

pasta

 

Ma a rischio è anche la pasta, con 305 milioni di valore delle esportazioni e una crescita record del 19% lo scorso anno. Le ripercussioni potrebbero essere quindi serie e dal sapore piuttosto amaro. Ricorda infatti il presidente di Coldiretti, Ettore Prandini: «L' Unione Europea ha appoggiato gli Stati Uniti per le sanzioni alla Russia, che come ritorsione ha posto l' embargo totale su molti prodotti agroalimentari, come i formaggi, costato al made in Italy oltre un miliardo in cinque anni». Insomma: oltre al danno, anche la beffa.

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…