MIELI A CORTINA - IL PARA-GURU SMONTA MONTI: “LA PROSSIMA LEGISLATURA DURERÀ POCO - SE BERLUSCONI SUPERA IL 20%, ALLORA I CALCOLI DI MONTI ERANO SBAGLIATI. E SE FOSSE TORNATO ALLA BOCCONI, AVREBBE FATTO MEGLIO - IL FATTO POLITICO DEL 2012 È STATO RENZI - NON VOTERÒ NÉ IL PD CHE PRESENTA GRASSO, NÉ INGROIA - L’ALLEANZA MONTI-PD È SICURA AL 100% - IL VATICANO SI È PRONUNCIATO IN MANIERA DAVVERO ECCESSIVA A FAVORE DI MONTI”…

MEGLIO. L'ALLEANZA MONTI - PD È SICURA AL 100%"

"Per il futuro coltivo un filo di speranza. A partire da Cortina, che si è lasciata alle spalle il chiasso e alcune cafonerie degli ultimi tre decenni. Si respira un bel clima, un clima da anni antichi, i migliori. Prima delle brutture e degli eccessi immortalati nei cinepanettoni".

Paolo Mieli a tutto campo a Cortina d'Ampezzo, nel tradizionale incontro di fine anno di Una Montagna di Libri, la rassegna di incontri con l'autore della Regina delle Dolomiti. In una conversazione con Francesco Chiamulera, dal titolo evocativo ("L'anno che verrà"), il presidente di Rcs Libri ha regalato alle oltre quattrocento persone che affollavano l'Alexander Girardi Hall la sua visione sul 2013 che sta per aprirsi.

A partire dalle previsioni sul prossimo governo: "comunque vada, io non penso che la prossima legislatura durerà a lungo. E' possibile anzi che si chiuda prima che Matteo Renzi compia quarant'anni", dice Mieli. E se si fa conto che Renzi di anni ora ne ha trentasette... Quanto a Monti, precisa Mieli, "quello che accadrà al partito del Presidente del Consiglio ci dirà molte cose: se Berlusconi superasse il 20%, allora si vedrà che i calcoli di Monti di fare un partito proprio erano sbagliati. E Monti, se fosse tornato alla Bocconi, avrebbe fatto una figura migliore", dice tra gli applausi del pubblico.

RENZI. A proposito del rottamatore Pd: "è stato il fatto politico più importante del 2012", secondo Mieli: "è nuovo, ha un pubblico nuovo, ha mobilitato le coscienze e aperto una sfida. Renzi sarebbe stato incoerente se avesse fondato un partito. Renzi, con la sua coerenza, tesaurizza il proprio 40% delle primarie. Vincerà la partita grande, non accontentandosi della partita piccola di ora".

INGROIA E GRASSO. "Io non voterò né il PD che presenta Piero Grasso, né coloro che sosterranno il movimento arancione che presenta Antonio Ingroia. Di fronte a queste persone io mi tolgo il cappello, ma i sottintesi di queste candidature sono sotto gli occhi di tutti: magistrati che sono compensati per loro azioni con un seggio in parlamento. Queste candidature sono un pessimo segno, ed è un pessimo segno che nessuno lo dica".

ALLEANZA MONTI - PD? "Io direi che è sicura al cento per cento. Correranno divisi, ma troveranno un accordo sulle varie spartizioni di potere. Il Centro vuole solo che l'Agenda Monti pesi di più in un governo di sinistra, guidato da Pierluigi Bersani. Monti è la persona che ha più carte da giocare per la presidenza della Repubblica".

L'ENDORSEMENT VATICANO. "Il Vaticano si è pronunciato in maniera davvero eccessiva a favore di Monti", dice Mieli tra gli applausi della platea. "Non accadeva in questi termini dal 1948, dai tempi di De Gasperi!".

UDC E FINI. "Credo che il Centro stia facendo un grande errore di posizionamento politico: Fini e Casini, che si sono allontanati da Berlusconi ma che hanno sempre detto di essere alternativi alla sinistra, ora si stanno alleando proprio alla sinistra. Queste azioni non li porteranno molto lontani. Le proposte politiche devono essere due: chi si mette al centro, e poi cerca l'accordo, non avrà mai grande fortuna. Solo l'Italia poteva partorire il sistema che consente di vincere sempre e comunque".

LA PAGELLA DEI MINISTRI. "Il ministro migliore? Elsa Fornero è l'unica che ha detto in modo chiaro che tornerà al proprio posto di lavoro: mi fa simpatia. Si è mossa per fare ciò che andava fatto, sono stati gli altri a fermarla. Non ho un ministro sfavorito, però Corrado Passera promise l'apertura della Salerno-Reggio Calabria nel 2013: lo aspetto al traguardo. Promise anche lo sviluppo nella seconda metà del 2012...".

VERONICA LARIO E BERLUSCONI. "I 100 mila euro al giorno come assegno di mantenimento a Veronica Lario? Il mio pensiero" scherza Mieli "corre alla ragazza napoletana che forse sposerà il Cavaliere... E poi, perché non lasciare alla moglie la proprietà di Macherio, invece che darle quelle cifre folli? Vuoi vedere che c'è qualcosa sotto? Illuminatemi voi".

 

 

Paolo Mieli PAOLO MIELI berlu e monti Antonio Ingroia

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