MILANO -2,8% CON LE CONSOB ITALIANA E SPAGNOLA CHE VIETANO LE VENDITE ALLO SCOPERTO - SPREAD ITALIA 516, SPREAD SPAGNA 632 - GRECIA, I SOLDI SOLO A SETTEMBRE - PUTIN E UN HEDGE FUND USA SCOMMETTONO SULL’EURO - PERISSIROTTO LASCIA GENERALI: “MEDIOBANCA MI HA BOICOTTATO” - MARPIONNE TREMA: IL GOVERNO FRANCESE FA PROMETTERE A PEUGEOT DI AZZERARE I LICENZIAMENTI - LIGRESTI INTERROGATO DA ORSI - ENI: DISSEQUESTRATE LE QUOTE LIBICHE…

1 - BORSA, LA GIORNATA: MILANO E MADRID SOTTO ATTACCO, GIÙ CICLICI
(LaPresse) - Lunedì nero per la Borsa di Milano. Dopo aver toccato un passivo oltre il 5% nella tarda mattinata, il Ftse Mib è risalito chiudendo lontano dai minimi con un ribasso del 2,76% a 12.706,36 punti e il listino generale Ftse All-Share accusa invece un rosso del 2,92% a 13.760,08 punti. Tuttavia per risollevare parzialmente Piazza Affari, che mostrava una raffica di sospensioni su banche e titoli ciclici, è stato necessario l'intervento della Consob, che ha vietato per tutta la settimana le vendite allo scoperto. Sulla scia del regolatore italiano è intervenuta la Cnmv spagnola, che ha deciso di vietare le stesse operazioni per tre mesi.

In questo modo anche Madrid si è ripresa da un rosso superiore al 5%, con l'Ibex che termina la giornata in calo dell'1,1% a 6.177,4 punti. Ad alimentare la fiammata della mattina sui mercati di Italia e Spagna era stata l'indiscrezione diffusa da Der Spiegel, che nel fine settimana aveva anticipato che l'Fmi non sarebbe disposto a versare la nuova tranche di aiuti alla Grecia, che non starebbe rispettando i suoi impegni. Alla vigilia dell'arrivo della missione della troika (Bce, Ue e Fmi), che valuterà lo stato di avanzamento delle riforme e del risanamento del Paese, ad Atene il Ftse Athex 20 cede l'8,1% a 209,58 punti e il listino ellenico brucia oltra 1,5 miliardi di capitalizzazione.

Con la tensione alle stelle anche gli spread sui Bund decennali tedeschi sono balzati. Quello italiano ha toccato i massimi da inizio gennaio, oltre 520 punti, mentre quello spagnolo il massimo storico a 640 punti base. In questo contesto chiusura in negativo per le principali Borse europee. L'indice Ftse 100 di Londra perde il 2,09% a 5.533,87 punti, il Dax di Francoforte arretra del 3,18% a 6.419,33 punti e il Cac 40 di Parigi lascia il 2,89% a 3.101,53 punti.

A Milano riflettori sui bancari, che recuperano dai pesantissimi passivi del mattino, anche perché le vendite allo scoperto sono state vietate sugli istituti di credito e gli assicurativi. Rimbalza addirittura Monte dei Paschi (+4,01% a 0,1636 euro), mentre cedono Bper (-1,71% a 3,1 euro), Popolare di Milano (-1,21% a 0,3193 euro), Banco Popolare (-1,85% a 0,849 euro), Intesa Sanpaolo (-1,76% a 0,921 euro), Ubi Banca (-5,66% a 1,966 euro), Mediobanca (-1,14% a 2,608 euro) e Unicredit, che azzera quasi le perdite (-0,16% a 2,432 euro).

Nel giorno della missione del premier Mario Monti in Russia per i grandi gruppi italiani, sono proprio i titoli ciclici ad essere in difficoltà. Tra gli industriali soffrono Fiat (-4,44% a 3,832 euro) e Finmeccanica (-4,37% a 2,714 euro). Giù anche Eni (-3,81% a 15,67 euro) e tra le utility affonda A2A (-6,23% a 0,3118 euro). Nel comparto assicurativo affondano Generali (-2,47% a 8,875 euro) e, fuori dal paniere principale, Fonsai (-7,03% a 3,65 euro) e Unipol (-3,32% a 2,85 euro), mentre nel risparmio gestito cade Mediolanum (-4,76% a 2,32 euro). Nelle titoli delle comunicazioni, in rosso Mediaset (-4,76% a 1,248 euro) e Telecom Italia (-4,21% a 0,625 euro).

2 - SPREAD ITALIA CHIUDE A 516, SPAGNA A 632
(ANSA) - Lo spread dei titoli decennali italiani chiude a 516 punti base, con la Spagna che viaggia a 632. I Btp a dieci anni offrono un rendimento del 6,3375%.

3 - WALL STREET RIDUCE CALO, DJ -1,15%,NASDAQ -1,80%
(ANSA) - Wall Street procede in negativo ma riduce le perdite. Il Dow Jones perde l'1,15% a 12.674,20 punti, il Nasdaq cede l'1,80% a 2.872,39 punti mentre lo S&P 500 lascia sul terreno l'1,30% a 1.344,92 punti. Sul mercato dei cambi, l'euro tratta a 1,2111 dollari (1,2171 venerdi') e a 95 yen (95,55), mentre il dollaro/yen e' a 78,46 (78,51). Ancora in calo il prezzo del petrolio: il future settembre sul Wti perde il 3,2% a 88,84 dollari al barile.

4 - GRECIA:FIDUCIA COMMISSIONE ESBORSO TRANCHE, MA NON PRIMA DI SETTEMBRE
Radiocor - La Commissione europea ha indicato di essere 'fiduciosa sull'esborso della prossima tranche del prestito alla Grecia che, pero', e' improbabile avvenga prima di settembre'. Lo ha indicato il portavoce dell'esecutivo europeo indicando che a quanto risulta a Bruxelles 'il Fondo Monetario non ha cambiato posizione sulla Grecia' riferendosi agli articoli di stampa del fine settimana. Quanto alla permanenza della Grecia nell'eurozona messa in dubbio da dirigenti politici tedeschi di altissimo livello la commissione ha ribadito che 'la Grecia deve restare membro dell'Unione monetaria'.

5 - GRECIA: FMI, 24 LUGLIO MISSIONE PER PORTARE PAESE SULLA GIUSTA VIA
Radiocor - Il Fondo Monetario Internazionale sta appoggiando la Grecia per superare le difficolta' economiche del Paese. Una missione del Fondo comincera' le discussioni con le autorita' di Atene il 24 luglio su come portare il programma economico, che ha l'assistenza finanziaria del Fondo, sulla giusta strada. E' quanto dichiara un portavoce del Fondo dopo le indiscrezioni di Der Spiegel.

6 - BORSA MADRID: CONSOB SPAGNOLA BLOCCA VENDITE SCOPERTO PER TRE MESI
Radiocor - La Consob spagnola (Cnmv) ha deciso di bloccare per tre mesi le vendite allo scoperto su tutti i titoli quotati per 'assicurare il mante nimento della stabilita' finanziaria', considerando 'la situazione di estrema volatilita' che stanno attraversando i mercati'. E' quanto comunicato dall'autorita' spagnola, spiegando che la decisione e' stata presa considerando le misure adottate dalla Consob italiana, che ha vietato per una settimana lo short selling su banche e assicurazioni. Il provvedimento avra' efficacia da oggi al 23 ottobre incluso.

7 - SPAGNA; VALENCIA, CI SERVONO 3,5MLD PER IL 2012
(ANSA) - La regione di Valencia ha bisogno per il 2012 di 3,5 miliardi di euro per rispettare le scadenze del debito di fine anno (2 miliardi), ripianare il deficit e pagare i fornitori. E' quanto hanno annunciato i vertici del governo locale che nei giorni scorsi ha sollecitato a Madrid, primo fra le regioni spagnole, l'intervento del fondo nazionale da 18 miliardi di euro. Il governo locale è tornato a chiedere di non usare il termine salvataggio perché si tratta di un "prestito".

8 - NYT; RACCOLTI 3 MLD, HEDGE SCOMMETTE SU AREA EURO
(ANSA) - Tre miliardi di dollari da investire nel debito dei Paesi europei in difficoltà. Li ha raccolti l'hedge fund Avenue Capital di Marc Larsy, noto per essere controtendenza.Mentre Wall Street gira le spalle a Barack Obama, Larsy resta uno dei sostenitori più fedeli, e mentre gli investitori fuggono dall'Europa, Larsy scommette sul ritorno del Vecchio Continente nel lungo termine. "Non è una scommessa a 3-6 mesi, è una scommessa a 3-5 anni", afferma Larsy al NY Times. Dei 3 mld raccolti, il 25-39% sarebbe già investito.

9 - PUTIN,NON RIDURREMO ASSET IN EURO NOSTRE RISERVE
(ANSA) - La Russia "non diminuirà la quota dei suoi asset in euro nelle proprie riserve valutarie e non ha intenzione di cambiarla" perché "crede nelle possibilità fondamentali dell'economia europea": lo ha detto il presidente russo Putin nella conferenza stampa congiunta con il premier Monti a Soci. Mosca, ha aggiunto, "appoggerà ogni sforzo dei suoi partner per stabilizzare la situazione". La Russia detiene in euro il 40% delle sue riserve valutarie, che sono le quarte al mondo.

10 - GAS: PUTIN, SOUTHSTREAM SI FARA' NONOSTANTE CRISI
(ANSA) - Putin si è detto "convinto" che il progetto del gasdotto South Stream, nel quale è coinvolta Eni, sarà realizzato nonostante la crisi in Europa. "Sappiamo che in condizioni di crisi la quantità dei consumi diminuisce ma sappiamo anche che dopo i tempi difficili arrivano sempre quelli buoni e che la ripresa segue tutte le crisi", ha spiegato Putin nella conferenza stampa congiunta con il premier Monti a Soci, prevedendo che a medio termine il consumo di gas aumenterà in Europa, anche per l'uscita dal nucleare di alcuni Paesi.

11 - PERISSINOTTO ACCUSA ANCORA: «MEDIOBANCA MI HA BOICOTTATO»...
Da "il Giornale" - Un nuovo attacco a Mediobanca da parte dell'ex group ceo di Generali, Giovanni Perissinotto, «sfiduciato » dal cda straordinario del 2 giugno scorso a causa della cattiva performance borsistico-finanziaria della società. In un'intervista con l' Ansa il manager ha usato toni soft ma ha ribadito che il suo allontanamento ha un solo responsabile: Piazzetta Cuccia.

«In grosse compagnie internazionali - ha dichiarato - la successione si prepara in tempo. Qua è stata preparata dopo». Il punto di rottura, come già sottolineato nella lettera inviata al consiglieri prima del cda fatidico, è stato l'ipotetico aumento di capitale, più volte evocato e mai concretizzato. Lo stesso Perissinotto, nell'assemblea di aprile, lo aveva escluso.

«La scena italiana è abbastanza asfittica di capitali. O uno accetta il concetto di essere internazionale anche come azionariato, il più possibile, oppure diventa una compagnia che deve regionalizzarsi», ha detto senza voler entrare più di tanto nel merito. «Quello che si può dire oggettivamente è che rispetto agli altri (Allianz, Axa, Zurich, ndr) siamo quelli che non l'hanno fatto», ha aggiunto.

Nessuna malmostosità su Unipol- Fonsai («Ho fatto sempre il mio dover», ha tagliato corto) e neanche nei confronti del nuovo ceo Mario Greco («Se mi cercherà, sono pronto a fare una chiacchierata»). Il futuro probabilmente sarà fuori dal mondo delle polizze. «Desidero perseguire qualcosa di internazionale - ha concluso - più imprenditoriale, meno burocratizzato, più agile».

12 - PSA PEUGEOT CITROEN: VARIN A PREMIER, NO LICENZIAMENTI
(ANSA) - Tentativi di riconciliazione in Francia tra il gruppo automobilistico Psa Peugeot Citroen e il governo. Oggi il premier Jean-Marc Ayrault ha ricevuto per un colloquio di oltre un'ora il presidente del gruppo, Philippe Varin, che ha parlato di "dialogo molto costruttivo". Varin ha rinnovato l'impegno dell'azienda per un "dialogo sociale esemplare" sul piano di riassetto, tornando a promettere che non ci saranno licenziamenti coatti, e impegnandosi a "fare il massimo per assicurare la reindustrializzazione" del sito di Aulnay, alle porte di Parigi, dopo la chiusura dello stabilimento.

Parole apprezzate da Matignon, che in un comunicato emesso dopo l'incontro sottolinea come Varin si sia "chiaramente impegnato" a prendere misure "che tengono conto delle richieste" del presidente Francois Hollande e del governo, come "la limitazione dell'impatto sull'occupazione", "l'accompagnamento di ciascun dipendente fino all'ottenimento di un impiego" e "il mantenimento di un'attività industriale sul sito di Aulnay".

13 - FONSAI: SALVATORE LIGRESTI INTERROGATO DA PM ORSI
(ANSA) - Salvatore Ligresti, presidente onorario di Fonsai e Premafin, indagato dalla Procura di Milano per aggiotaggio e ostacolo all'attività di vigilanza della Consob, è stato interrogato giovedì scorso dal pm milanese, Luigi Orsi, nell'ambito dell'inchiesta sulle sue società. L'interrogatorio, di cui si è appreso solo oggi, è durato fino a tarda sera.

L'attività di Orsi sul gruppo Ligresti prosegue a 360 gradi e nelle ultime settimane starebbe battendo nuove piste. Il pm sta indagando per l'aggiotaggio su Premafin compiuto dai trust off-shore riconducibili a Salvatore Ligresti e ora affidati al custode giudiziale, Alessandro della Chà, mentre il fallimento di Sinergia e Imco, provocato proprio da una richiesta di Orsi, avrebbe spalancato la strada all'ipotesi di reati fallimentari. Ma sotto la lente della Procura, che sta passando al setaccio le operazioni con parti correlate tra la famiglia siciliana e Fonsai, ci sarebbe da qualche tempo anche l'operazione di integrazione tra Unipol, Premafin e la compagnia assicurativa.

Non a caso Orsi recentemente ha inviato alla Consob una lettera in cui ha chiesto alla commissione chiarimenti sulla solidità di Unipol in merito alle indiscrezioni circolate sul suo portafoglio di titoli strutturati (portafoglio su cui la Commissione ha avviato approfondimenti) ma anche sull'esistenza di eventuali accordi non rivelati al mercato relativi al salvataggio di Premafin da parte di Unipol, salvataggio in relazione al quale la Consob ha concesso l'esenzione dall'opa solo a patto dell'assenza di 'premi' per i Ligresti.

Nell'assemblea dello scorso 12 giugno, quella che ha dato via libera all'aumento riservato a Unipol, si era assistito a scene melodrammatiche: Paolo e Jonella Ligresti, la cui presenza in assemblea era indispensabile per approvare l'operazione con il gruppo bolognese, si sono presentati solo dopo alcune ore, in un clima di grande tensione, e pur votando a favore di Unipol hanno invitato il Cda a impegnarsi per trovare offerte migliorative rispetto a quella di Bologna. In una serie di lettere successive al Cda di Premafin, 'sfiduciato' per il suo operato, Paolo Ligresti ha pesantemente attaccato anche Mediobanca e Unicredit, le banche che hanno sponsorizzato l'operazione con Unipol, accusandole di averlo costretto al sì a Bologna dietro la minaccia di escutere il pegno sulla quota di Premafin in Fonsai, causando così il default della holding.

Condivisa da Orsi è stata anche l'iniziativa del custode giudiziale che ha chiesto a Premafin di bloccare l'aumento riservato a Unipol fino a una nuova deliberazione dell'assemblea che permettesse di valutare anche l'offerta alternativa dei fondi Sator e Palladio. Un'iniziativa che però non è stata accolta da Premafin che, la scorsa settimana, ha eseguito la ricapitalizzazione.

14 - PRELIOS: FORTRESS ACCELERA SU DOSSIER,SPUNTA CORDATA MERLONI-CAPUTI
Radiocor - Cresce l'attenzione su Prelios, negli ultimi mesi oggetto di diverse manifestazioni di interesse, sia per gli asset tedeschi sia, piu' recentemente, su per quelli italiani. In questi giorni, secondo quanto risulta a Radiocor, Fortress ha provato ad accelerare e alla fine della scorsa settimana ha incontrato nuovamente la societa' e le banche creditrici. L'interesse iniziale era per la piattaforma tedesca, ma negli ultimi giorni e' maturata la volonta' di proporre all'immobiliare della Bicocca un'operazione che coinvolga anche le attivita' italiane attraverso una fusione con le sue controllate Italfondiario e Torre sgr.

Fortress dovra' vedersela con Bilfinger & Berger e con Ece, il cui interesse avanzato nei mesi scorsi non e' del tutto tramontato, ma anche con una quarta cordata che nell'ultimo periodo starebbe sondando il terreno: si tratta di un gruppo di quattro imprenditori di cui fanno parte la famiglia Merloni (il ramo di Francesco e Paolo Merloni) e l'ex numero uno di Fim it sgr, Massimo Caputi, che di recente ha lasciato Idea Fimit, la societa' nata dalla fusione fra la stessa Fimit e la First Atlantic del gruppo De Agostini.

Merloni e Caputi, al momento, non hanno ancora presentato un'offerta formale, ma stanno alla finestra. La gara per il riassetto di Prelios, al momento, resta quindi a quattro, ma Fortress e la cordata Merloni-Caputi appaiono un incollatura avanti in questa fase. Alcune novita' potrebbero maturare a breve, comunque dopo che mercoledi' il cda approvera' la semestrale dell'immobiliare della Bicocca.

15 - ENI: CORTE APPELLO DI ROMA DISSEQUESTRA QUOTA FONDO LIBIA
Radiocor - La Corte di appello di Roma ha dissequestrato la quota detenuta da Lia (Lybian Investment Authority) in Eni, pari a circa lo 0,58 per cento. Per le altre partecipazioni tra cui le quote in Unicredit (pari all'1,265%) e in Finmeccanica (2%) la quarta sezione della Corte, secondo quanto apprende Radiocor, ha rinviato al 20 settembre. La richiesta di dissequestro dei legali di Lia (Fabrizio Petruzzi, Michael Bosco e Ulisse Corea) riguardava beni per 1,1 miliardi messi sotto sigillo dalla Guardia di finanza a marzo scorso dopo la rogatoria della Corte internazionale di giustizia dell'Aja che chiedeva di intraprendere tutte le azioni e le misure per sequestrare i beni appartenenti all'ex leader libico Gheddafi.

Il 'tesoro di Gheddafi' comprende oltre a quote in importanti societa' italiane, immobili per 100 milioni tra cui un bosco a Pantelleria. Il rinvio a settembre per la decisione sulle altre partecipazioni, per la quali Lia chiede il dissequestro, e' legato alla volonta' della Cor te di avere chiarimenti sulle societa' a cui fanno capo le quote. Al momento la Lafico, Lybian Arab Foreign Investment Company, controllato dalla Lia ma gestita in maniera autonoma che aveva in pancia alcune partecipazioni, non ha ancora fatto ricorso per chiedere il dissequestro in Italia.

16 - YAHOO!: EX A.D. THOMPSON DIVENTA NUMERO UNO SHOPRUNNER
(ANSA) - Scott Thompson, l'ex amministratore di Yahoo!, diventa il numero uno di ShopRunner, società che garantisce ai suoi abbonati consegne in due giorni da altri siti di e-commerce in cambio di una commissione. Thompson ha lasciato Yahoo! in maggio in seguito ai problemi con il suo curriculum. L'amministratore delegato e co-fondatore di ShopRunner, Mike Golden, resterà presidente della società.

 

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