tasse

OCIO ALL'OCSE: LA SUA RICETTA PER L'ITALIA È AUMENTARE LE TASSE! - UNA BELLA DOCCIA FREDDA ARRIVA AL GOVERNO GIALLO-VERDE DALL'ORGANIZZAZIONE INTERNAZIONALE, CHE PER IL LANCIO DI UN PIANO DI INVESTIMENTI CONSIGLIA DI METTERE PIÙ IRPEF, NONOSTANTE L'ITALIA ABBIA GIÀ UNA PRESSIONE FISCALE FUORI CONTROLLO - STIME DI CRESCITA DEL PIL IN CALO SIA PER IL NOSTRO PAESE CHE PER IL RESTO DEL MONDO

Vittorio Da Rold per https://it.businessinsider.com/

 

 

TASSE

A volte gli economisti sembrano perdere il senso della realtà chiusi nella loro Torre d’Avorio e separati dal contesto sociale. E’ quanto accaduto all’Ocse nel corso della presentazione delle stime dell’Interim dell’Economic Outlook e sulle raccomandazioni all’Italia che resta a crescita zero anche quest’anno. Che fare, si sono chiesti gli esperti economici dell’Organizzazione per lo sviluppo e la cooperazione economica guidati dalla capoeconomista dell’Ocse, Laurence Boone, nel corso della conferenza stampa di presentazione a Parigi dell’Interim Economic Outlook che ha lanciato un forte avvertimento sulla crescita debole all’orizzonte?

 

Ci vuole uno shock per l’Italia, avranno pensato, e così hanno predisposto una raccomandazione esplosiva per il BelPaese. L’Ocse chiede a Roma di aumentare gli investimenti pubblici ma aumentando a causa del debito già elevato la pressione fiscale sulle imposte dirette, cioè l’Irpef.

 

 

Una vera doccia fredda per qualsiasi governo, figurarsi per quello di un paese che non cresce da un ventennio.

Ma andiamo con ordine.

 

Le stime per l’Italia

irpef

L’Ocse conferma che il Pil dell’Italia resterà piatto quest’anno e riduce dello 0,2% a +0,4% le sue previsioni sulla crescita economica del 2020. Nell’Economic Outlook del maggio scorso l’Ocse aveva pronosticato una crescita zero nel 2019 e un +0,6% nel 2020. “I risultati di Germania e Italia – si legge nel rapporto – resteranno molto più deboli rispetto al resto dell’area euro, riflettendo la loro maggiore esposizione alla flessione del commercio globale e le dimensioni dei loro settori manifatturieri”.

 

Secondo l’Ocse l’economia dell’Eurozona quest’anno crescerà dell’1,1%, contro il +1,2% stimato a maggio e nel 2020 il Pil si attesterà a +1%, contro il +1,4% stimato a maggio. In Germania la crescita del Pil frenerà quest’anno a +0,5%, contro il +0,7% stimato lo scorso maggio, mentre nel 2020 si attesterà a +0,6%, nettamente al di sotto del +1,2% previsto a maggio.

 

Aumentare l’Irpef, cioè la tassazione diretta per aumentare gli investimenti

In questo quadro dell’eurozona in frenata che deve fare l’Italia, secondo Paese manifatturiero d’Europa? Per stimolare gli investimenti, le risorse vanno reperite attraverso un aumento delle tasse, in particolare dell’Irpef. E’ la sorprendente raccomandazione contenuta nell’Interim Economic Outlook dell’Ocse all’Italia, dove il disavanzo pubblico è elevato e il debito pubblico in rialzo. Per questo motivo, l’istituto di Parigi per la cooperazione e lo sviluppo economico ritiene che sia “necessario rafforzare l’efficacia della politica di bilancio, rivedendo l’efficacia della spesa pubblica e le dimensioni degli stabilizzatori automatici“.

 

E sottolinea che, dal momento che la flessibilità di bilancio in Italia è limitata, la “spesa aggiuntiva per investimenti pubblici va interamente compensata da imposte dirette più elevate”. Insomma ridurre gli effetti e la durata della cassa integrazione e aumentare la pressione fiscale sulle imposte dirette, già tra le più alte dell’eurozona. Con buona pace del sostegno ai consumi che languono sempre di più.

o lOCSE

Qualcosa di simile ad accendere una miccia per una protesta sociale. Altro che congelare gli aumenti dell’Iva.

 

In calo anche le stime della crescita globale

Le prospettive di crescita economica globale “sono diventate sempre più fragili e incerte”. E il Pil mondiale rallenterà a +2,9% nel 2019 e a +3% nel 2020, i livelli più bassi dalla crisi finanziaria, “con i rischi al ribasso che continuano a crescere”. L’Ocse nel suo Interim Economic Outlook è pessimista sull'andamento dell’economia globale e punta il dito sull’aumento delle tensioni commerciali e sulle crescenti incertezze politiche, le quali pesano sulla fiducia, sugli investimenti e sulla propensione al rischio dei mercati finanziari.

 

roberto gualtieri

La crescita del Pil globale è rivista al ribasso dall’Ocse sia nel 2019 che nel 2010. Quest’anno l’economia mondiale frenerà a +2,9% dal +3,6% del 2018 e dal +3,2% stimato lo scorso maggio. L’anno prossimo la previsione è di una crescita del 3%, in ribasso rispetto al +3,4% di maggio. Le prospettive al ribasso riguardano un po’ tutti i big dell’economia globale. Nel 2019 il Pil Usa crescerà solo del 2,4%, in frenata rispetto al +3% del 2018 e al 2,8% stimato a maggio. E nel 2020 andrà ancora peggio: +2%, contro il +2,3% previsto a maggio.

 

Anche l’Eurozona subirà un contraccolpo negativo: +1,1% quest’anno, contro il +1,9% del 2018 e il +1,2% di maggio, mentre nel 2020 il Pil calerà ancora all’1%, contro l’4% previsto a maggio. In difficoltà anche la Cina, che nel 2019 vedrà la sua crescita calare a +6,15, contro il +6,8% del 2018 e il 6,2% previsto a maggio. Nel 2020 la crescita calerà ancora  +5,7% contro il +6% stimato a maggio.

Ultimi Dagoreport

funerale di papa francesco bergoglio

DAGOREPORT - COME È RIUSCITO IL FUNERALE DI UN SOVRANO CATTOLICO A CATTURARE DEVOTI E ATEI, LAICI E LAIDI, INTELLETTUALI E BARBARI, E TENERE PRIGIONIERI CARTA STAMPATA E COMUNICAZIONE DIGITALE, SCODELLANDO QUELLA CHE RESTERÀ LA FOTO DELL’ANNO: TRUMP E ZELENSKY IN SAN PIETRO, SEDUTI SU DUE SEDIE, CHINI UNO DI FRONTE ALL’ALTRO, INTENTI A SBROGLIARE IL GROVIGLIO DELLA GUERRA? - LO STRAORDINARIO EVENTO È AVVENUTO PERCHÉ LA SEGRETERIA DI STATO DEL VATICANO, ANZICHÉ ROVESCIANDO, HA RISTABILITO I SUOI PROTOCOLLI SECOLARI PER METTERE INSIEME SACRO E PROFANO E, SOPRATTUTTO, PER FAR QUADRARE TUTTO DENTRO LO SPAZIO DI UNA LITURGIA CHE HA MANIFESTATO AL MONDO QUELLO CHE IL CATTOLICESIMO POSSIEDE COME CULTURA, TRADIZIONE, ACCOGLIENZA, VISIONE DELLA VITA E DEL MONDO, UNIVERSALITÀ DEI LINGUAGGI E TANTE ALTRE COSE CHE, ANCORA OGGI, LA MANIFESTANO COME L’UNICA RELIGIONE INCLUSIVA, PACIFICA, UNIVERSALE: “CATTOLICA”, APPUNTO - PURTROPPO, GLI UNICI A NON AVERLO CAPITO SONO STATI I CAPOCCIONI DEL TG1 CHE HANNO TRASFORMATO LA DIRETTA DELLA CERIMONIA, INIZIATA ALLE 8,30 E DURATA FINO AL TG DELLE 13,30, IN UNA GROTTESCA CARICATURA DI “PORTA A PORTA”, PROTAGONISTI UNA CONDUTTRICE IN STUDIO E QUATTRO GIORNALISTI INVIATI IN MEZZO ALLA FOLLA E TOTALMENTE INCAPACI…- VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…