
AI, AI! OPENAI È PRONTA A COMPRARE GOOGLE CHROME – LO HA RIVELATO UN DIRIGENTE DELLA STARTUP GUIDATA DA SAM ALTMAN, DURANTE IL PROCESSO ANTITRUST IN CORSO A WASHINGTON, CHE VEDE IL COLOSSO DI MOUNTAIN VIEW ACCUSATA DI MONOPOLIO NEL MERCATO DELLA RICERCA E DELLA PUBBLICITÀ ONLINE – L'OFFERTA POTREBBE ARRIVARE SE I GIUDICI ORDINASSERO A GOOGLE LO “SPEZZATINO”, OVVERO LA CESSIONE DEL SUO MOTORE DI RICERCA COME MISURA CORRETTIVA – L'ACQUISTO DI CHROME SAREBBE FONDAMENTALE PER LO SVILUPPO DI CHATGPT DAL MOMENTO CHE...
Estratto dell’articolo di Arcangelo Rociola per “La Stampa”
OpenAI si è detta pronta a comprare Google Chrome. Lo ha rivelato un dirigente della società durante il processo antitrust in corso a Washington che vede Google Alphabet accusata di monopolio nel mercato della ricerca e della pubblicità online. L'offerta potrebbe arrivare qualora i giudici ordinassero a Google la cessione del suo motore di ricerca come misura correttiva.
La dichiarazione è arrivata nel corso della testimonianza di Nick Turley, responsabile prodotto di ChatGPT, e apre uno scenario inedito nella competizione tra colossi dell'intelligenza artificiale e del web. Il giudice in carico del procedimento ha stabilito lo scorso anno che Google detiene un monopolio nella ricerca online e nella pubblicità correlata.
Google, che non ha messo in vendita Chrome, ha annunciato l'intenzione di appellarsi contro la sentenza che la definisce di fatto monopolista. La possibilità di vendere Chrome però era una delle misure richieste dal Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti. Oltre alla vendita del browser, il Dipartimento Usa di Giustizia chiede il divieto per Google di effettuare pagamenti ai produttori di dispositivi in cambio dell'installazione predefinita della propria app di ricerca.
La testimonianza di Turley ha anche rivelato che OpenAI aveva chiesto a Google di poter utilizzare la sua tecnologia di ricerca all'interno di ChatGPT, dopo aver avuto problemi con l'attuale fornitore — che non è stato nominato, ma si sa che ChatGPT utilizza Bing, il motore di ricerca di Microsoft. Secondo Turley la ricerca è un elemento fondamentale per ChatGPT, necessario per fornire risposte aggiornate e accurate. E per farlo serviva il meglio che il mercato offrisse in quel momento, ovvero Chrome.
Anche perché ChatGpt è ancora lontano dal poter coprire autonomamente l'80% delle ricerche specifiche degli utenti, e un eventuale accesso ai dati di ricerca di Google avrebbe accelerato lo sviluppo del prodotto.
Quindi, se Google in un primo momento si è rifiutata di offrire la tecnologia di Chrome, oggi OpenAI torna alla carica offrendosi come compratore dell'intero pacchetto. Il processo intanto va avanti e riguarda soprattutto gli accordi che Google ha preso con produttori e operatori per l'uso delle sue tecnologie e del suo motore di ricerca. [...]
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