SUP-POSTE VOLANTI - PER L’UNIONE EUROPEA L’INGRESSO DI POSTE ITALIANE IN ALITALIA NON È AIUTO DI STATO - L’ANTITRUST AVEVA APERTO IL CASO 16 MESI FA QUANDO POSTE S’OFFRÌ DI SOTTOSCRIVERE 75 MILIONI DELL’AUMENTO DI CAPITALE AEREA
Lu. Ci. per “la Repubblica”
Nessuna aiuto di Stato sulla partecipazione di Poste Italiane alla ricapitalizzazione di Alitalia. Bruxelles ha chiuso l’istruttoria sull’ingresso del colosso postale tra gli azionisti di Alitalia Cai e ha concluso che non si tratta di aiuti contrari alla normativa europea. L’Antitrust Ue aveva aperto il caso sedici mesi fa dopo aver ricevuto due denunce formali: nel mirino la garanzia offerta da Poste italiane, società pubblica, per sottoscrivere l’aumento di capitale Alitalia pari a 75 milioni.
Già lo scorso dicembre la Commissione aveva anticipato in via preliminare che questa iniezione di liquidità non sembrava costituire «aiuto di Stato». E ieri la conferma dall’Antitrust che ha sottolineato come «Poste abbia condotto un investimento agli stessi termini e condizioni degli altri due operatori che si trovavano in una situazione simile».
Bruxelles ricorda che «interventi pubblici possono essere considerati liberi da aiuti statali quando sono fatti negli stessi termini che un operatore privato avrebbe accettato nelle condizioni di mercato». La Commissione ha indicato che la chiusura dell’inchiesta «non era una posizione definitiva ma solo una preliminare, presa dai servizi della direzione generale concorrenza e che si fonda sull’informazione disponibile e in attesa di eventuali commenti che i denuncianti possono portare avanti. E in assenza di reazioni ledenunce decadono».