PIAZZA AFFARI CROLLA (-2,33%) MA LO SPREAD CONTINUA A SCENDERE FINO A 164 PUNTI - IN PICCHIATA MPS (-10,4%) SUI TIMORI DELL'AUMENTO DI CAPITALE E BPER (-4,7%) DOPO CHE L'AD ABBANDONA LA NAVE - FINMECCANICA (-5,2%) TEME MORETTI

Carlotta Scozzari per Dagospia

Seduta da dimenticare per Piazza Affari, che, se ieri aveva scongiurato in extremis le perdite, oggi è tornata a scendere con convinzione, seguendo così la strada al ribasso imboccata negli ultimi giorni. A Milano, mentre anche a Wall Street prevalevano con decisione le vendite, l'indice Ftse Mib ha ceduto il 2,33% a quota 20.817,49 punti, tornando così al di sotto dei 21mila punti. Nel frattempo, lo spread tra titoli di Stato italiani e tedeschi, nonostante le nuove tensioni sui mercati finanziari, continua imperterrito a ridimensionarsi, scendendo a quota 164 punti dai 165 di ieri.
All'interno di un Ftse Mib completamente colorato di rosso, si sono salvate solo Stmicroeletronics (+0,32%), World Duty Free (+0,1%) e Atlantia, che ha terminato la giornata perfettamente invariata a 18 euro. All'interno del settore industriale, riflettori puntati sulla Campari, che è riuscita a limitare le perdite a un -1,12% nel giorno in cui ha annunciato l'acquisizione della Fratelli Averna, proprietaria degli amari Averna e Braulio, per la cifra di 103,75 milioni di euro.
In coda al listino, con un crollo a doppia cifra del 10,4%, si è posizionata Monte dei Paschi di Siena, dopo che indiscrezioni ipotizzano per la banca presieduta da Alessandro Profumo e guidata dall'amministratore delegato Fabrizio Viola che l'aumento di capitale possa crescere fino a 5 miliardi di euro (dai 3 messi in cantiere). E in effetti in giornata l'istituto di Rocca Salimbeni ha confermato di avere allo studio una variazione dell'ammontare della ricapitalizzazione. In forte calo anche Bper (-4,71%), con l'ad Luigi Odorici che oggi ha lasciato il timone ed è stato sostituito dal vice direttore generale Alessandro Vandelli.
Anche sulle società a controllo pubblico e/o della Cassa depositi e prestiti, complice comunque l'andamento del mercato, sono fioccate le vendite: Finmeccanica è affondata del 5,22%, mentre il mercato teme che il nuovo ad Mauro Moretti, in arrivo dalla Ferrovie dello Stato, possa frenare il processo di dismissione di Ansaldo Breda e Ansaldo Sts (-4,8 per cento). Giù anche Enel (-2,3%), che sarà guidata da Francesco Starace, mentre Eni, dove sta per salire al potere l'interno Claudio Descalzi, è riuscita a limitare i danni a un calo dello 0,38 per cento.

 

MAURO MORETTI FS MATTEO RENZI E ANTONELLA MANSILOGO BPERANSALDO BREDA jpeg

Ultimi Dagoreport

meloni giorgetti fazzolari caltagirone nagel donnet orcel castagna

DAGOREPORT - DELIRIO DI RUMORS E DI COLPI DI SCENA PER LA CONQUISTA DEL LEONE D’ORO DI GENERALI – SE MEDIOBANCA, SOTTO OPA DI MPS-CALTA-MILLERI, TENTA DI CONQUISTARE I VOTI DEI FONDI ANNUNCIANDO LA POSSIBILITÀ DI METTERE SUL PIATTO IL SUO 13,1% DI GENERALI, SOLO DOMANI ASSOGESTIONI DECIDERÀ SE PRESENTARE UNA LISTA DI MINORANZA PER LEVARE VOTI ALLA LISTA DI NAGEL-DONNET, PER LA GIOIA DI CALTA-MILLERI (LA DECISIONE È NELLE MANI DEI FONDI CONTROLLATI DA BANCA INTESA) - FINO AL 24 APRILE, TUTTO È INCERTO SULLE MOSSE IN GENERALI DI ORCEL: CHI OFFRE DI PIÙ PER IL 9% DI UNICREDIT? E CHE FARÀ INTESA DI CARLO MESSINA? AH, SAPERLO...

raffaele cantone - francesco lo voi - pasquale striano giovanni melillo

FLASH! – AVVISO AI NAVIGATI! IL CASO STRIANO SUGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA BANCA DATI DELLA PROCURA NAZIONALE ANTIMAFIA, NON È APERTO: È APERTISSIMO! UNA VOLTA CHE IL FASCICOLO È PASSATO DALLE MANI DI CANTONE, PROCURATORE DI PERUGIA, A QUELLE DI LO VOI (CAPO DELLA PROCURA DI ROMA), CI SI ASPETTANO I BOTTI - IL CAPO DELLA DNA, GIOVANNI MELILLO, È DETERMINATO AD ARRIVARE FINO IN FONDO. E LO VOI, CONSIDERATI I PRECEDENTI (L’OSTILITA' DEL GOVERNO PER IL CASO ALMASRI), NON FARÀ SCONTI - COME NELL'AMERICA DI TRUMP, LA MAGISTRATURA E' L'UNICA OPPOSIZIONE A PALAZZO CHIGI...

giorgia meloni donald trump

DAGOREPORT – AIUTO! TRUMP CONTINUA A FREGARSENE DI INCONTRARE GIORGIA MELONI - ANCORA ROSICANTE PER LE VISITE DI MACRON E STARMER A WASHINGTON, LA "GIORGIA DEI DUE MONDI" SI ILLUDE, UNA VOLTA FACCIA A FACCIA, DI POTER CONDIZIONARE LE SCELTE DI TRUMP SUI DAZI ALL'EUROPA (CHE, SE APPLICATI, FAREBBERO SALTARE IN ARIA L'ECONOMIA ITALIANA E IL CONSENSO AL GOVERNO) - LA DUCETTA NON HA ANCORA CAPITO CHE IL TYCOON PARLA SOLO IL LINGUAGGIO DELLA FORZA: SE HAI CARTE DA GIOCARE, TI ASCOLTA, ALTRIMENTI SUBISCI E OBBEDISCI. QUINDI: ANCHE SE VOLASSE ALLA CASA BIANCA, RITORNEREBBE A CASA CON UN PUGNO DI MOSCHE...