donald trump criptovaluta

IL PIÙ GRANDE CONFLITTO DI INTERESSI DELLA STORIA: LA CRIPTO-VALUTA DI TRUMP HA ARRICCHITO SOLO LUI – ALMENO 800MILA INVESTITORI HANNO BRUCIATO I LORO DOLLARI PER COLPA DELLA MEME COIN “$TRUMP”: POCO DOPO IL LANCIO AVEVA RAGGIUNTO I 75 DOLLARI DI VALORE, ORA È PRECIPITATA SOTTO I VENTI – PER OGNI DOLLARO GUADAGNATO DALLA TRUMP ORGANIZATION, CHE L’HA EMESSA, GLI INVESTITORI NE HANNO PERSI 20. E NON AVRANNO NESSUN RIMBORSO: IN TEORIA CI SAREBBE UN’AUTORITÀ PREPOSTA ALLE FRODI FINANZIARIE, MA IL “DOGE” MUSK L’HA ELIMINATA PER TAGLIARE LE SPESE…

Estratto dell'articolo di Federico Fubini per www.corriere.it

 

LA MEME COIN DI DONALD TRUMP

Ha fatto il suo debutto su piattaforme finanziarie come Coinbase esattamente nei giorni del giuramento di Donald Trump quale 47esimo presidente degli Stati Uniti. Ha iniziato a scambiare poco sotto i 42 dollari e presto ha attratto molti miliardi, da circa un milione di investitori.

 

Quasi subito ha raggiunto un picco a 75 dollari a pezzo e una capitalizzazione di oltre dieci miliardi di dollari. Poi è precipitata. Il suo nome, naturalmente, è $Trump. Il suo simbolo è il volto del presidente, il pugno alzato, l’invocazione «Fight, Fight, Fight» del giorno del suo fallito attentato a Bethel Park, Pennsylvania, nel luglio scorso.

 

[…]  È la criptovaluta del presidente degli Stati Uniti, emessa in concorrenza al dollaro del quale in teoria lui stesso è il massimo garante istituzionale. Valeva 42 dollari all’inizio, 75 poco dopo, ma adesso è precipitata a 16,96 per la stessa ragione che rende instabili e spesso fa precipitare tutte le criptovalute: non ha alcun valore intrinseco, non rappresenta alcuna realtà economica sottostante, è solo un segno digitale del valore che colui che compra decide per ragioni arbitrarie di attribuirgli. E oggi quel valore è del 60% sotto a quello del debutto, un mese fa.

 

donald trump criptovalute

[…]  Chainalysis, una società newyorkese di analisi delle criptovalute sulla Blockchain, stima che con quella cripto 813.294 «portafogli» (dunque probabilmente circa 800 mila investitori) abbiano subito perdite cumulate da circa due miliardi di dollari. Gran parte dei guadagni sono andati a coloro che, più rapidi di loro, hanno monetizzato rapidamente in dollari veri e non «Trump dollars».

 

Qualcuno però ci ha sicuramente guadagnato e si tratta dell’entità che ha messo sul mercato questa criptovaluta: la Trump Organization (di proprietà del presidente) e i suoi partner.

 

ELON MUSK DOGE - INTELLIGENZA ARTIFICIALE VS REALTA'

Secondo le stime di Chainalysis, a loro sono andati circa cento milioni di dollari solo in commissioni di transazione per il traffico di acquisti e vendite sul $Trump. In sostanza, l’emittente ha guadagnato molte decine di milioni di dollari in un mese solo per aver messo questa «moneta» in circolazione mentre giurava di servire fedelmente l’interesse degli Stati Uniti. In pratica, gli investitori hanno perso 20 dollari per ogni dollaro guadagnato dagli sviluppatori.

 

Improbabile tuttavia che questo caso […] dia luogo a indagini o rimborsi. Nessuno può farne. Il Dodd-Frank Act, approvato negli Stati Uniti dopo la crisi finanziaria del 2008, in teoria avrebbe creato il «Consumer Financial Protection Bureau» (CFPB) proprio per proteggere le persone comuni dalle frodi finanziarie. Ma, sotto Trump, il CFPB di fatto non esiste più: è caduto sotto i colpi della «motosega» di Elon Musk, dei suoi tagli di spesa.

 

[…] Trump ha licenziato il suo direttore Rohit Chopra e ha nominato un «facente funzione», Russell Vought, il quale ha ordinato la chiusura funzionale dell’agenzia e chiesto a tutti i dipendenti di non venire più al lavoro (senz’altro in attesa di licenziamento).

 

Il CFPB era l’ente che impediva condizioni di usura sulle carte di credito, sugli scoperti bancari o sui mutui alle persone più deboli. Quando al Congresso è stato chiesto a Jay Powell chi eserciterà adesso questo tipo di vigilanza contro le frodi finanziarie delle grandi entità ai danni dei consumatori, il presidente della Fed ha risposto: «Nessun altro regolatore federale». Non per cattiva volotà. Ma perché nessun altro ne ha l’autorità, naturalmente.  

CARD DELLA CRIPTO VALUTA DI MELANIA TRUMP. la criptovaluta di donald trumpdonald trump criptovalute

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