L’ITALIA? VADA A QATAR! – GLI EMIRI DI DOHA INVESTONO ALTRI 600 MILIONI SUL TRASPORTO EUROPEO, OVVIAMENTE NON SU “AIR ITALY” MA SU “IAG”, CHE CONTROLLA “BRITISH AIRWAYS” E “IBERIA”. TE CREDO, A DIFFERENZA DELLA COMPAGNIA ITALIANA IL GRUPPO NON BRUCIA 600MILA EURO AL GIORNO - E POI LA QUOTA NON È ARRIVATA AL LIMITE DEL 49% DI PARTECIPAZIONE PREVISTO DA BRUXELLES, CHE HA CAUSATO DI FATTO IL FALLIMENTO DI “AIR ITALY”
Ettore Livini per “la Repubblica”
La Qatar Airways scommette altri 600 milioni sul trasporto aereo europeo. Non su Air Italy (per cui sono in corso trattative con il governo per cercare una soluzione alla crisi) ma su Iag, la società che controlla British Airways e Iberia.
Gli emiri di Doha sono saliti dal 21 al 25% del gruppo, conquistando una partecipazione azionaria che garantisce loro molta più voce in capitolo sulle scelte strategiche del gruppo. I vantaggi, rispetto all' avventura nella compagnia italiana costata qualcosa come 250 milioni alla Qatar, sono evidenti: Iag non brucia 600 mila euro al giorno di perdite come Air Italy ma anzi ha guadagnato 4,4 milioni ogni 24 ore nel primo semestre 2019-2020.
E dunque non ha bisogno di continue ricapitalizzazioni. La quota emiratina non è oltretutto arrivata al limite del 49% di partecipazione previsto da Bruxelles per le compagnie non europee. Il paletto che ha impedito a Doha di sostenere con nuove iniezioni di capitale la partecipata tricolore.
La Sardegna si è detta intanto pronta a entrare con il 51% in società con il Qatar per tenere in vita Air Italy. Una strada (visti i precedenti delle partecipazioni pubbliche italiane in compagnie aeree) ad altissimo rischio.