PARADOSSA(PP)LE: C’ERA UNA VOLTA LA GRANDE TELECOM CHE VOLEVA COMPRARE LA PICCOLA APPLE!

Massimo Sideri per "Corriere della Sera"

Nel 1998 Gian Marco Rossignolo divenne presidente di Telecom Italia. Siamo proprio tra la privatizzazione della società (‘97) e l'Opa di Colaninno e Gnutti (‘99). In effetti il mandato fu breve e non sono in molti a ricordarlo. Nello stesso anno la Apple stava tentando di uscire dal momento più critico e nero della propria storia. Solo un anno prima la società di Cupertino aveva chiuso con un rosso di oltre un miliardo di dollari e il board guidato da Gil Amelio aveva preso la decisione di richiamare Steve Jobs alla guida.

In realtà la decisione non fu così immediata e unanime: a lungo si trattò con il francese, Jean-Louis Gassée, un ex Apple che aveva sviluppato la piattaforma BeOs la stessa che sarà poi venduta alla Palm e dunque alla Hp che l'ha di recente rottamata. Tutto questo è ormai storia. Ma tra le sue pieghe c'è anche un aneddoto che oggi appare quasi leggenda.

Nel consiglio guidato da Amelio c'era anche un italiano, Marco Landi, che veniva dalla Texas Instruments. Nel ‘97 Landi lasciò il board insieme a tutti gli altri con il ritorno di Jobs. E fu proprio Rossignolo, l'anno dopo, a chiamarlo a fare parte di Telecom International. In questo contesto nacque l'idea di acquistare la Apple (Telecom, che ci crediate o meno, esplodeva di liquidità).

Il piano era fondere un operatore telefonico con i device hardware per assorbire lo sviluppo dei servizi. Per il tempo era una strategia rivoluzionaria che ricorda molto da vicino quella degli Over the Top che oggi acquistano i produttori di smartphone. Fu proprio Landi - che aveva trattato il suo rientro alla Apple - che tornò a parlare con Jobs nel ‘98, proponendogli un accordo.

Il sogno finì lì: Jobs aveva altro in testa, stava collegando i suoi famosi puntini per rivoluzionare il settore. E il dossier finì in un cassetto di cui non si ricorda (quasi) più nessuno. Da allora sono passati solo 15 anni, appena 180 mesi che hanno portato il mondo delle telecomunicazioni in un'altra era geologica. E Telecom a passare dal rango di predatore a quello di preda.

 

logo appleLogo "Telecom"STEVE JOBS E LAURENE POWELL

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