xi jinping luigi di maio raffaele volpi

“DOBBIAMO DECIDERE CON CHI STARE, NON POSSIAMO STARE IN MEZZO” – IL PRESIDENTE DEL COPASIR RAFFAELE VOLPI: “NON POSSIAMO COMPROMETTERE I NOSTRI RAPPORTI CON GLI AMERICANI. SUL 5G CE L’HANNO FATTO CAPIRE IN TUTTI I MODI E DOVREBBE ESSERE UNA PREOCCUPAZIONE DI TUTTO IL PAESE” – “I CINESI STANNO SFRUTTANDO LA CRISI PER ACQUISIRE ASSET. FANNO AFFARI, NON LE GUERRE, HANNO UNA STRATEGIA PRECISA”

 

 

Marco Galluzzo per il “Corriere della Sera”

 

giuseppe conte raffaele volpi

Raffaele Volpi, salviniano doc, presidente del Copasir, il Comitato parlamentare di controllo sui servizi segreti, lo dice da diversi mesi: «Il governo è in ritardo, deve fare in fretta una scelta strategica di politica internazionale, non possiamo compromettere i nostri rapporti con gli americani».

 

mark esper

Il segretario alla Difesa degli Stati Uniti ha lanciato un vero e proprio avvertimento all' Italia, cinesi e russi stanno sfruttando il virus con i loro aiuti per condizionare il nostro Paese.

 

Condivide?

«Non c' è dubbio che questi attori diffondano anche false notizie, soprattutto i cinesi più che i russi, e indubbiamente stanno sfruttando la crisi per cercare di acquisire asset strategici di ogni Paese. I cinesi fanno affari, non le guerre, hanno una precisa strategia».

 

luigi di maio xi jinping

Gli accordi della «Via della Seta» sono un altro rischio?

«Secondo alcuni studi rischiamo uno sbilanciamento, sembra che saremo più noi a prendere roba loro che il contrario, e anche questo è un rischio.

Dobbiamo decidere con chi stare, non possiamo stare in mezzo a due superpotenze.

XI JINPING GIUSEPPE CONTE

Occorre una pianificazione strategica».

 

Che evidenze abbiamo delle accuse americane sull' origine del virus nel laboratorio cinese di Wuhan?

«Non abbiamo evidenze».

 

Il segretario alla Difesa americano dice anche che sono a rischio le relazioni bilaterali se consentiremo alla cinese Huawei di infrastrutturare il nostro 5G.

huawei

«Ce l' hanno fatto capire in tutti i modi, io credo che debba essere una preoccupazione di tutto il Paese. Noi lo abbiamo messo nero su bianco: in base alle informazioni che abbiamo, che il 5G venga infrastrutturato e gestito dai cinesi può essere un problema. Abbiamo anche invitato il governo a "considerare l' esclusione" delle aziende Huawei e Zte dalle gare».

 

xi jinping con il ceo di huawei ren zhengfei

Il nostro alleato principale ci dice che lo scambio di informazioni fra le nostre intelligence è a rischio.

«Ha lanciato un segnale, ci dicono guardate noi siamo disposti a proseguire un rapporto privilegiato, ma non possiamo farlo se fate entrare i cinesi. Noi pensiamo che un rapporto fra Huawei e il governo cinese ci sia eccome, anche perché ci sono grandi aiuti di Stato alle spalle delle aziende cinesi, che di fatto operano sottocosto grazie ai vantaggi del mercato interno, attuando politiche di dumping che il nostro governo avrebbe il dovere di contrastare».

raffaele volpi

 

Quella americana è una minaccia?

luigi di maio xi jinping

«È un consiglio, noi abbiamo presentato un rapporto molto chiaro in cui consigliavamo di lasciare stare Huawei: non possiamo rivelare dati sensibili, ma fidatevi del Copasir, il rapporto è stato votato da tutte le rappresentanze politiche. Il governo ha rafforzato il golden power , ma va completato con la parte attuativa: in ogni caso sul 5G mi sembra che non si siano mossi. Vale la pena consegnarsi a qualcuno per 600 o 700 milioni di euro, ovvero quanto costa l' infrastrutturazione del Paese? L' Italia deve fare una scelta strategica definitiva».

 

Gli americani dicono che stanno testando anche loro la tecnologia 5G in basi militari.

huawei

«Su questo non posso dire nulla perché non abbiamo informazioni, ma esistono alternative indubbiamente: i greci lavoreranno con Nokia o con Ericson, dunque non esiste solo Huawei».

HUAWEI

Ultimi Dagoreport

turicchi, giorgetti, sala

FLASH! - IL DILEMMA DI GIORGETTI: IL CAPO DELLE PARTECIPATE DEL TESORO E SUO FEDELISSIMO, MARCELLO SALA, NON HA INTENZIONE DI TRASLOCARE ALLA PRESIDENZA DI NEXI PER FARE POSTO AD ANTONINO TURICCHI, CHE VANTA PERO’ UN ‘’CREDITO’’ NEI CONFRONTI DEL MINISTRO DEL MEF PER AVER CONDOTTO IN PORTO LE TRATTATIVE ITA-LUFTANSA. MA ALLA PRESIDENZA DI ITA, INVECE DI TURICCHI, MELONI & C. HANNO IMPOSTO SANDRO PAPPALARDO, UN PILOTA PENSIONATO LEGATO AL CLAN SICULO DI MUSUMECI – ORA GIORGETTI SPERA CHE VENGA APPLICATA LA LEGGE CHE VIETA AI PENSIONATI DI STATO DI RICOPRIRE INCARICHI RETRIBUITI)…

donald trump

DAGOREPORT - LA DIPLOMAZIA MUSCOLARE DI TRUMP È PIENA DI "EFFETTI COLLATERALI" - L'INCEDERE DA BULLDOZER DEL TYCOON HA PROVOCATO UNA SERIE DI CONSEGUENZE INATTESE: HA RIAVVICINATO IL REGNO UNITO ALL'UE, HA RILANCIATO L'IMMAGINE DI TRUDEAU E ZELENSKY, HA RIACCESO IL SENTIMENT ANTI-RUSSO NEGLI USA - LA MOSSA DA VOLPONE DI ERDOGAN E IL TRACOLLO NEI SONDAGGI DI NETANYAHU (SE SALTA "BIBI", SALTA ANCHE IL PIANO DI TRUMP PER IL MEDIO ORIENTE) - I POTENTATI ECONOMICI A STELLE E STRISCE SI MUOVONO: ATTIVATO UN "CANALE" CON LE CONTROPARTI BRITANNICHE PER PREVENIRE ALTRI CHOC TRUMPIANI...

giorgia arianna meloni maria grazia manuela cacciamani gennaro coppola cinecitta francesco rocca

DAGOREPORT - MENTRE LE MULTINAZIONALI STRANIERE CHE VENIVANO A GIRARE IN ITALIA OGGI PREFERISCONO LA SPAGNA, GLI STUDIOS DI CINECITTÀ SONO VUOTI - SONDARE I PRODUTTORI PER FAVORIRE UNA MAGGIORE OCCUPAZIONE DEGLI STUDIOS È UN’IMPRESA NON FACILE SOPRATTUTTO SE A PALAZZO CHIGI VIENE L’IDEA DI NOMINARE AL VERTICE DI CINECITTÀ SPA, CARDINE DEL SISTEMA AUDIOVISIVO ITALIANO, MANUELA CACCIAMANI, LEGATA ALLE SORELLE MELONI, IN PARTICOLARE ARIANNA, MA DOTATA DI UN CURRICULUM DI PRODUTTRICE DI FILM “FANTASMA” E DOCUMENTARI “IGNOTI” – FORSE PER IL GOVERNO MELONI È STATA PIÙ DECISIVA LA FEDE POLITICA CHE IL POSSESSO DI COMPETENZE. INFATTI, CHI RITROVIAMO NELLA SEGRETERIA DI FRANCESCO ROCCA ALLA REGIONE LAZIO? LA SORELLA DI MANUELA, MARIA GRAZIA CACCIAMANI, CHE FU CANDIDATA AL SENATO NEL 2018 NELLE LISTE DI FRATELLI D’ITALIA - QUANDO DIVENTA AD DI CINECITTÀ, CACCIAMANI HA LASCIATO LA GESTIONE DELLE SUE SOCIETÀ NELLE MANI DI GENNARO COPPOLA, IL SUO COMPAGNO E SOCIO D'AFFARI. QUINDI LEI È AL COMANDO DI UNA SOCIETÀ PUBBLICA CHE RICEVE 25 MILIONI L'ANNO, LUI AL TIMONE DELL’AZIENDA DI FAMIGLIA CHE OPERA NELLO STESSO SETTORE…

consiglio europeo giorgia meloni viktor orban ucraina zelensky ursula von der leyen

LE DECISIONI ALL’UNANIMITÀ IN EUROPA SONO FINITE: IERI AL CONSIGLIO EUROPEO IL PRIMO PASSO PER IL SUPERAMENTO DEL VETO, CON L’ISOLAMENTO DEL PUTINIANO VIKTOR ORBAN SUL PIANO IN CINQUE PUNTI PER L’UCRAINA – GIORGIA MELONI NON POTEVA SFILARSI ED È RIUSCITA A RIGIRARE LA FRITTATA CON MATTEO SALVINI: NON ERA UN DESIDERIO DI TRUMP CHE I PAESI EUROPEI AUMENTASSERO FINALMENTE LE SPESE PER LA DIFESA? DI CHE TI LAMENTI? - ANCHE LA POLEMICA DEL LEGHISTA E DI CONTE SUI “SOLDI DEGLI ASILI CHE FINISCONO IN ARMAMENTI” È STATA AGILMENTE NEUTRALIZZATA DALLA SORA GIORGIA, CHE HA FATTO “VERBALIZZARE” LA CONTRARIETÀ DELL’ITALIA ALL’UTILIZZO DEI FONDI DI COESIONE…