SCONTRO “FISICO” - GOOGLE POTREBBE PRESTO APRIRE DEI ‘’NEGOZI REALI’’ COME APPLE E MICROSOFT - MOUNTAIN VIEW SI SERVIREBBE DEI GOOGLE STORE PER VENDERE I SUOI DISPOSITIVI “NEXUS” E “CHROMEBOOK”, MA SOPRATTUTTO I SUOI NUOVI OCCHIALI INTELLIGENTI, I “GOOGLE GLASS” - È BASTATA LA NOTIZIA PER FAR SCHIZZARE IL TITOLO IN BORSA - MA IL BUSINESS PRINCIPALE RESTA SEMPRE LA PUBBLICITÀ ONLINE...

Luca Salvioli per "Il Sole 24 Ore"

La grande sfida per la supremazia digitale tra Apple e Google è pronta a conoscere un nuovo capitolo. Mountain View - i cui titoli ieri a Wall Street sono saliti a livelli record frantumando la soglia degli 800 dollari - sarebbe pronta ad aprire una serie di negozi monomarca, a partire dalle principali città degli Stati Uniti per poi allargarsi al resto del mondo.

L'indiscrezione arriva dal blog molto informato "9 to 5 Google" e viene rilanciata dal Wall Street Journal che cita persone informate dei fatti, anche se non ci sono conferme ufficiali da parte dell'azienda.

La catena di store venderebbe prodotti a marchio Google, con un debutto previsto per l'anno prossimo. A oggi si tratta degli smartphone e tablet "Nexus" e dei "Chromebook", ovvero notebook con sistema operativo dell'azienda californiana.

Troverebbero spazio nei nuovi negozi anche televisioni con la piattaforma Google Tv e altri progetti non ancora sul mercato. A partire dai Google Glass. Sugli occhialini multimediali c'è molta attesa, spinta ad arte dell'azienda che ne ha mostrato alcune demo già l'anno scorso. Il debutto potrebbe essere l'anno prossimo, in coincidenza, dunque, con gli store.

All'inizio Google per i prodotti a marchio proprio si è affidata esclusivamente alla vendita online, per poi arrivare in alcuni grandi magazzini. Negli Stati Uniti, grazie alla partnership con Best Buy, già oggi ha alcuni spazi dedicati all'esposizione di cellulari, tavolette e simili.
Il modello degli store ha avuto molto successo nel caso di Apple. Voluti da Steve Jobs nel 2001, oggi sono 400 nel mondo.

Microsoft ne ha 30 nel mondo e ne sta realizzando altri 11. Il modello prevede non solo la vendita al pubblico, ma la possibilità di fare esperienza dei prodotti con l'assistenza di personale qualificato.

La mossa renderebbe Google, sinonimo di web, un marchio di elettronica di consumo. Internet resta però il campo d'azione principale. Il modello di business si regge sulla pubblicità online. Android, secondo i dati di Strategy Analytics, domina il mercato dei sistemi operativi mobili con una presenza del 68,4 per cento.

È open source ed è quindi molto amato dai produttori di telefonini e tablet, Samsung in primis, ma non dà ricavi direttamente a Google. La strategia di Mountain View, anche sul mobile, è portare il maggior numero di persone sui siti e le applicazioni che ospitano la sua pubblicità.

Quanto all'hardware, fino a oggi Nexus e Chromebook sono stati prodotti da partner come Samsung, Lg, Acer e Asus. La gamma Nexus è diversa dagli altri prodotti con piattaforma Android perché, spiega l'azienda, risponde al 100% all'idea di Google sulla migliore ottimizzazione del sistema operativo.

Mountain View lo scorso maggio ha completato l'acquizione di Motorola mobility annunciata ad agosto del 2011 per 12,5 miliardi di dollari. L'azienda ha detto che Motorola è un business separato e Android resta una piattaforma aperta, sottolineatura utile per non essere considerati concorrenti dai propri partner.

Alcune indiscrezioni dicono che nel corso del 2013 potrebbe vedere la luce il Motorola X, il primo telefono nato dopo l'acquisizione. Resta da capire se sarà marchiato Nexus, e se dunque Motorola diventerà il braccio armato di Google nel campo dei prodotti, o se invece sarà solo un partner un po' speciale.

 

GOOGLE STOREAPPLE STORE google-logoIPHONE CINQUE

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