larry fink blackrock green economy

SE ANCHE LARRY FINK È COSTRETTO AD AMMETTERLO, SIGNIFICA CHE LA GLOBALIZZAZIONE È DAVVERO FINITA - LE PAROLE DEL GRANDE CAPO DI BLACKROCK NELLA LETTERA ANNUALE AGLI AZIONISTI SONO LA PIETRA TOMBALE SUL MONDO GLOBALE CHE ABBIAMO SEMPRE CONOSCIUTO. E TUMULANO ANCHE LA TRANSIZIONE GREEN, CHE RISCHIA DI IMPORRE “UN TERRIBILE FARDELLO A QUELLE PERSONE CHE NON SE LO POSSONO PERMETTERE” (MEGLIO CAPIRLO TARDI CHE NON CAPIRLO MAI…)

larry fink

COSÌ È FINITA LA GLOBALIZZAZIONE PAROLA DI FINK

Vittoria Puledda per “la Repubblica”

 

Un mondo diverso da quello che abbiamo conosciuto negli ultimi trenta anni; un mondo diverso da quello che si era instaurato con la fine della Guerra fredda. E un mondo che si è messo alle spalle la globalizzazione, spazzata dall'invasione dell'Ucraina da parte dei russi. Parola di Larry Fink, capo di Blackrock (la più grande società di investimento internazionale) nella sua lettera annuale agli azionisti.

 

DISEGUAGLIANZE CALIFORNIA

Il top manager ricorda con orgoglio la ferma risposta dell'Occidente nel tagliar fuori dal circuito finanziario la Russia, perché l'accesso ai mercati dei capitali è un privilegio, non un diritto. Ma Fink sottolinea anche un altro aspetto: le ricadute in campo energetico.

 

DISUGUAGLIANZA ECONOMICA.

Che, ai prezzi attuali delle materie prime, rendono la transizione né equa né giusta e impongono «un terribile fardello a quelle persone che meno se lo possono permettere».

 

Non solo, nel breve termine la necessità di sostituire gas e petrolio per contrastare lo shock della guerra in Ucraina rallenterà i progressi mondiali verso le emissioni zero.

DISUGUAGLIANZA ECONOMICA.

 

Anche perché la transizione energetica non è un processo rapido né a una sola dimensione, spiega Fink, ma lo sforzo resta di passare dal marrone al marrone chiaro; dal verde pallido al verde e basta.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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larry fink blackrock 2LARRY FINK

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