I CASTELLI DI CARTA DI CIARRAPICO - IL SENATORE PDL E IL FIGLIO TULLIO ACCUSATI DI ESSERSI INTASCATI 20 MLN € DI FINANZIAMENTI ALL’EDITORIA, NOMINANDO AMMINISTRATORI DELLE SUE COOPERATIVE EDITORIALI DUE PRESTANOME ULTRA OTTANTENNI - PARTE DEI SOLDI SAREBBERO SERVITI PER ORGANIZZARE UN VIAGGIO NOSTALGICO A PREDAPPIO E PER COMPRARE UN LUSSUOSO YACHT, INTESTATO PERÒ A UN PORTANTINO DI UNA SUA CASA DI CURA…

Vittorio Buongiorno per "il Messaggero"

Tanti giornali, due cooperative editoriali e soprattutto doppie provvidenze. Andò avanti per anni. Adesso per quei milioni di euro sarà processato per truffa aggravata ai danni dello Stato. Giuseppe Ciarrapico, l'ex presidente della Roma calcio, oggi senatore del Pdl è stato rinviato a giudizio dal gup del Tribunale di Roma, Nicola Di Grazia. E' accusato di aver indebitamente percepito 20 milioni di euro dal Dipartimento per l'editoria della Presidenza del Consiglio, dal 2002 al 2007. A giudizio anche il figlio Tullio e altre dieci persone, tra amministratori e dipendenti. Il processo comincerà il 28 giugno, a Roma, davanti al giudice monocratico.

Il giudice, ieri mattina, ha però dichiarato di non doversi procedere per intervenuta prescrizione per le provvidenze ricevute tra il 2002 e il 2003. Sono passati infatti più di sette anni e mezzo. Paradossalmente prima dell'inizio del dibattimento saranno prescritti anche i reati commessi nel 2004 da una delle due società, la Nuova Editoriale Oggi, mentre l'altra, l'Editoriale Ciociaria Oggi è stata dichiarata fallita subito dopo l'apertura di questa inchiesta, quando la Guardia di Finanza contestò a Ciarrapico l'indebita percezione dei contributi. Tanto che il giudice all'epoca congelò quelli del 2006 che erano stati erogati ma non ancora versati: quei soldi oggi sono ancora lì, sotto sequestro.

Nei confronti di Ciarrapico e degli altri imputati, oltre alla truffa aggravata, sono stati contestati a vario titolo il favoreggiamento, la violazione della disciplina della responsabilità amministrativa delle società, la dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti. Secondo la Procura, il senatore avrebbe costituito le due cooperative editoriali nominando come amministratori due ultra ottantenni che erano in realtà due prestanome visto che entrambe le società erano riconducibili all'imprenditore.

In questo modo, spiega l'accusa, Ciarrapico («attraverso artifizi e raggiri») ha chiesto per anni alla Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per l'Editoria (che si è costituita parte civile nel procedimento assistita dall'avvocato Massimo Giannuzzi) l'accesso ai contributi presentando delle attestazioni secondo gli inquirenti palesemente false. Infatti uno dei requisiti richiesti era proprio quello di non avere altre società ammesse ai contributi, pena la perdita totale dei fondi.
Invece, secondo l'accusa, il dominus di tutti i giornali del gruppo era uno solo: lui, il senatore.

Ciarrapico se n'era pure vantato, con il suo intercalare romanesco, durante una trasmissione di Report. Fu davvero troppo e da lì partì l'inchiesta, dove si scoprì non solo dei doppi contributi, ma anche del modo, diciamo disinvolto, di utilizzarli. Ad esempio per pagare il viaggio organizzato a Predappio di nostalgici del duce, con tanto di buffet. O per comprare uno yacht milionario, intestato però a un ignaro portantino dipendente di una sua casa di cura.

Nel maggio 2010 delle indagini furono sequestrati dalle Fiamme gialle immobili e beni per un valore complessivo di venti milioni di euro. Ma c'è anche un altro procedimento in corso che rischia di avere conseguenze più gravi per le finanze del senatore Pdl. Il Nucleo operativo della Guardia di Finanza di Frosinone infatti lo ha deferito nel luglio scorso alla Corte dei Conti per indebita percezione di 45 milioni di euro di contributi, infatti per le inchieste contabili i termini di prescrizione sono più lunghi e le contestazioni arrivano fino al 2000. Cinque milioni di euro l'anno.

Non fa commenti l'avvocato Grazia Volo che assiste il senatore. «Vedremo in dibattimento - si limita a dire Bruno Assumma, difensore del figlio Tullio - Sarà un processo complesso che avrà bisogno di molte udienze e di molti testimoni». Nel frattempo Ciarrapico continua la sua attività di senatore del Pdl, con una certa flemma a giudicare dall'osservatorio Open Polis che lo relega in fondo alla classifica di operatività (al 306° posto su 322).

 

GIUSEPPE CIARRAPICO GIUSEPPE CIARRAPICO GIUSEPPE CIARRAPICO GIUSEPPE CIARRAPICO Giuseppe CiarrapicoCIARRAPICO

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...

pier silvio marina berlusconi fedele confalonieri

DAGOREPORT – MARINA E PIER SILVIO NON HANNO FATTO I CONTI CON IL VUOTO DI POTERE IN FAMIGLIA LASCIATO DAL TRAMONTO DI GIANNI LETTA (L'UOMO PER RISOLVERE PROBLEMI POLITICI) E DALL'USCITA DI SCENA DI GINA NIERI, EX MOGLIE DI PAOLO DEL DEBBIO, PUPILLA DI CONFALONIERI, ADDETTA AI RAPPORTI ISTITUZIONALI DI MEDIASET) - FUORI NIERI, IN PANCHINA LETTA, GLI STAFF DEI FIGLI DI SILVIO STANNO FACENDO DI TUTTO PER PRIMEGGIARE. TRA I PIÙ ATTIVI E AMBIZIOSI, SI SEGNALA IL BRACCIO DESTRO DI “PIER DUDI”, NICCOLÒ QUERCI - COME MAI OGNI SETTIMANA CONFALONIERI SI ATTOVAGLIA DA MARTA FASCINA? AH, SAPERLO...