SPREAD BTP-BUND TORNA SOTTO 300 PUNTI - PIAZZA AFFARI APRE IN RIALZO A +0,5% - BENE BUZZI UNICEM (+2,88%), MPS (+1,71%), BPM E UNICREDIT (ENTRAMBE +0,8%) - ERG APPROVA IL PIANO STRATEGICO FINO AL 2015 CHE PREVEDE 500 MILIONI € DI INVESTIMENTI - SARÀ LOUIS GALLOIS L'AMMINISTRATORE “INDIPENDENTE” CHE RAPPRESENTERÀ LA FRANCIA NEL CONSIGLIO DI SORVEGLIANZA DEL GRUPPO PSA (PEUGEOT-CITROEN) - MICHAEL BURKE, EX BULGARI NUOVO CEO DI LVMH…

1 - CRISI: SPREAD BTP-BUND TORNA SOTTO 300 PUNTI
(ANSA) -
Il differenziale tra il Btp e il Bund tedesco torna sotto i 300 punti in apertura di giornata a quota 229,3 punti. Il rendimento del decennale è al 4,42%.

2 - MILANO APRE IN RIALZO (+0,5%)
(ANSA) -
Avvio di seduta positivo per Piazza Affari. Il Ftse Mib segna un rialzo dello 0,54% a 16.241 punti. Corrono Buzzi Unicem (+2,88%), Mps (+1,71%), Bpm e Unicredit (entrambe +0,8%).

3 - BORSA: TOKYO CHIUDE A +2,39%, VOLA OLTRE 10.000 PUNTI
(ANSA) -
La Borsa di Tokyo termina gli scambi a +2,39%, volando oltre i 10.000 punti, con l'arrivo dell'extra budget da 10.000 miliardi di yen (90 miliardi di euro) deciso dal premier in pectore Shinzo Abe, oltre che per il calo dello yen, le stime su misure della BoJ di allentamento monetario e la fiducia su una soluzione del 'fiscal cliff' americano.

4 - ERG: VARA PIANO AL 2015, PREVISTI 500 MILIONI INVESTIMENTI
(ANSA) -
Erg approva il piano strategico al 2015 che passa per 500 milioni di investimenti nel periodo e un margine operativo lordo di 600 milioni. La posizione finanziaria netta attesa a fine piano è di circa 1,1 miliardi di euro. Al tempo stesso il gruppo della famiglia Garrone conferma i target finanziari per il 2012 e l'attuale politica dei dividendi.

5 - PSA, È GALLOIS L'AMMINISTRATORE-OMBRA
M.Mou. per il "Sole 24 Ore" -
Sarà Louis Gallois l'amministratore «indipendente» che rappresenterà lo Stato nel consiglio di sorveglianza (e nel comitato strategico) del gruppo Psa (Peugeot-Citroen). Sullo standing professionale e morale del personaggio - ex numero uno di Sncf, le ferrovie, e di Eads, autore del recente rapporto che ha ispirato il "patto di competitività" varato dal Governo - non ci sono dubbi. Che restano invece sulla bizzarria della vicenda.

Di uno Stato cioè che, in cambio del proprio aiuto (garanzia per sette miliardi sulle emissioni obbligazionarie della banca "captive" del costruttore), ottiene un posto di amministratore in una società interamente privata. E un controllo, di fatto, sulle strategie del gruppo. L'anomalia è puntualmente confermata dal pudore, per non dire l'omertà, delle comunicazioni ufficiali. Quella di ieri parla appunto di amministratore "indipendente" e "referente" (allo Stato, sottinteso). Due termini che stanno insieme con qualche difficoltà.

6 - DERIVATI MILANO, PAROLA AL GIUDICE
Ma.Fe. per il "Sole 24 Ore" -
Con l'accordo firmato il 22 marzo scorso il Comune di Milano non è più parte civile, ma il processo penale sui derivati di Palazzo Marino (bullet bond da 1,68 miliardi con scadenza 2035) con quattro banche è andato avanti con le sue 100 udienze davanti al giudice monocratico Oscar Magi.

Che oggi potrebbe arrivare a sentenza, pronunciandosi sulle responsabilità degli enti coinvolti (JpMorgan, Deutsche Bank, Ubs e Depfa Bank) e di 13 persone fisiche. Per questi ultimi la procura ha chiesto nove condanne e quattro assoluzioni, per le banche multe da 1,5 milioni e confische per oltre 72 milioni. Comunque vada, sarà un precedente significativo: la partita dei derivati in Italia vale 36 miliardi e vede coinvolti 600 enti locali.

7 - LVMH SI RINNOVA E RUBA IL CEO A BULGARI
G.Cr. per il "Sole 24 Ore" -
Non era stato facile trovare il successore di Yves Carcelle, ceo Louis Vuitton dal 1990 al 22 novembre scorso, e non dev'essere stato facile scegliere quello di Jordi Constans, in carica da meno di un mese. Anche perché è avvenuto tutto in modo improvviso. Il 26 novembre Constans inaugurava il nuovo grande negozio Vuitton di Vienna, ieri Bernard Arnault, presidente e ceo di Lvmh, annunciava l'uscita del manager spagnolo «per gravi motivi di salute» e l'arrivo di Michael Burke, fautore del turn around Fendi e dal 2011 alla guida di Bulgari. Una soluzione insolitamente interna: Burke è in Lvmh dal 1986, Carcelle e Constans arrivavano dalla Gdo. Ma Burke potrebbe essere l'uomo giusto in un momento in cui persino il lusso, pur restando tra i settori più resilienti, inizia a sentire il peso della crisi economica globale.

 

BERLUSCONI SPREAD LOGO ERGLOUIS GALLOISPSA PEUGEOT CITROEN jpegjp morganMICHAEL BURKE

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