MI CHIAMO BOND - STA PER ESPLODERE UNA VERA E PROPRIA GUERRA TRA BANCHE E IMPRESE SUI NUOVI BOND ANTI CRISI - GLI STRUMENTI INVENTATI DA PASSERA PER GLI IMPRENDITORI SE LA DOVRANNO VEDERE CON I MINI TITOLI DEI BANCHIERI. CHE, ALLO SPORTELLO, AVRANNO UN VANTAGGIO CLAMOROSO: POTRANNO PROPORRE AI CLIENTI I LORO PRODOTTI, LASCIANDO I CORPORATE BOND NEL CASSETTO…

Francesco De Dominicis per "Libero"

Il progetto potrebbe morire nella culla. I mini bond per le imprese targati Corrado Passera corrono il rischio di finire la corsa in anticipo. A mettere fuori gioco le nuove obbligazioni per le aziende non quotate, pronte al debutto, potrebbe essere il piano segreto delle banche. Che stanno per lanciare sul mercato titoli obbligazionari destinati alla clientela retail.

Un prodotto, quello degli istituti, che appare in diretta concorrenza con quello pensato dal ministro dello Sviluppo economico per finanziare le imprese a caccia di risorse per uscire dalla crisi e far fronte proprio alla stretta sul versante del credito. La parola d'ordine è liquidità. Ma vale anche per l'industria finanziaria che, a causa della crisi internazionale, ha registrato più di un problema sul fronte della raccolta. Di qui l'idea di mettere in pista nuovi strumenti semplici. L'Abi sta trattando la questione con la Consob, al fine di confezionare un prospetto standard e semplice, in modo da velocizzare la vendita ai piccoli risparmiatori.

Il progetto delle banche, comunque, non è l'unico ostacolo per le aziende. I mini bond sembrano avere un raggio d'azione limitato. Le caratteristiche sono definite: hanno una durata massima di 30 mesi e gli interessi pagati ai sottoscrittori sono deducibil i sui bilanci delle aziende. Occhio, però, ai paletti. La forma di finanziamento studiata per le piccole e medie imprese, infatti, lascerà fuori tutte le pmi che non hanno i bilanci perfettamente a posto. Un aspetto determinante, fanno notare gli addetti ai lavori, a cui non sfugge che i conti in ordine sono una vera e propria merce rara.

Non solo. Le regole messe a punto dallo Sviluppo economico prevedono, inoltre, che le operazioni di collocamento e di garanzia sulle obbligazioni siano sempre gestite dalle banche, che quindi avrebbero sempre in mano i canali di finanziamento delle aziende. Inutile sottolineare che, allo sportello, gli operatori commerciali avranno tutto l'interesse a piazzare le obbligazioni bancarie e non le mini emissioni corporate.

 

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