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TELECOM-BINATA MALE - RICAVI IN CALO E DEBITO CHE CONTINUA A CRESCERE - TELECOM INVESTIRA’ 3,6 MILIARDI NELLA BANDA LARGA - IL PIANO NON CONVINCE GLI INVESTITORI: A PIAZZA AFFARI CADUTA DEL 6,4%

Sara Bennewitz per “la Repubblica”

 

telecom telecom

Più investimenti per stabilizzare i ricavi e la redditività, che servirà a ripagare il debito. Questa la scommessa di Telecom Italia che ieri ha presentato alla comunità finanziaria i risultati 2015 e le linee guida del triennio 2016-2018.

 

 Un piano che non ha convinto gli investitori (-6,4% a 0,82 il titolo in Borsa), perché da anni Telecom rinvia sia l’obiettivo di ridurre la leva sotto i livelli di guardia (atteso al 2018) sia quello di stabilizzare ricavi e margini nel mercato domestico.

 

patuano recchi telecompatuano recchi telecom

Intanto nel 2015 i ricavi sono scesi del 4,6% a 19,7 miliardi e il margine lordo (mol) è crollato a 7 miliardi (-17,9%), anche a causa di 1,1 miliardi di costi straordinari legati alle multe antitrust, agli immobili e al piano di riduzione dell’organico.

 

Al netto di questi fattori straordinari il mol (-5%) domestico scende più dei ricavi da servizi (-2,4%), un segno che pare difficile arginare con maggiori efficienze come fatto in Brasile (dove il -12% del fatturato è stato contrastato con forti tagli ai costi e dove il mol è sceso del 3%).

 

 Di qui la necessità di investire di più per rilanciare la crescita: Telecom investirà 3,6 miliardi nella banda larga italiana nel prossimo triennio. “Il vecchio piano 2017 prevedeva di raggiungere il 95% del territorio e il 75% delle famiglie – spiega il presidente Giuseppe Recchi – il nuovo prevede al 2018 la copertura del 98% del territorio e dell’84% delle famiglie”.

 

TELECOM SPARKLETELECOM SPARKLE

Di buono dai conti 2015 emerge la crescita di Sparkle (1,13 miliardi, +5,6% rispetto al 2014) e quella registrata nel quarto trimestre dai servizi mobili di Tim (+0,1% rispetto allo stesso periodo 2014).

 

“A prescindere dalle nozze Wind-H3g, la ripresa della telefonia mobile è una tendenza solida ed evidente – ha ricordato l’ad Marco Patuano – siamo inoltre convinti che portare più fibra ci aiuterà a stabilizzare i ricavi del fisso, confermiamo per il 2016 un mol stabile a 6,6 miliardi, che crescerà dal 2017”.

patuano telecompatuano telecom

 

Ma quello che più preoccupa gli investitori è l’incremento dell’indebitamento, salito a 27,2 miliardi (di cui 1,5 miliardi per fattori contabili) e lontano dall’obiettivo di tre volte il mol (dai 3,8 del 2015) rimandato ancora al 2018.

 

“E’ da 15 anni che promettete un debito inferiore a tre volte il mol - ha osservato Ottavio Adorisio di Socgen - mi chiedo se non sia il caso di cambiare strategia e provare a promuovere un aumento di capitale”.

 

Risposta di Patuano: “La priorità è stabilizzare i margini, fino ad allora riteniamo che la strategia giusta sia quella di ridurre il debito per gradi, accelerando sugli investimenti come previsto dal piano”.

telecom patuanotelecom patuano

 

Pare che lunedì in cda i quattro esponenti di Vivendi abbiano fatto pesanti rilievi sui risultati 2015, giudicati non soddisfacenti, mentre hanno supportato i maggiori investimenti e sono rimasti aperti alla possibilità di promuovere un’offerta non vincolante per la brasiliana Nextel, società di telefonia mobile con 4,3 milioni di utenti.

 

Infine i francesi sono entrati direttamente nel comitato nomine e remunerazioni con Arnaud de Puyfontaine e Stephane Roussel. La presa su Telecom si fa sempre più stretta.

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