UN TESORO DI APPALTI SOTTO L’ALBERO - IN UNA SETTIMANA IL MINISTERO DELL’ECONOMIA LANCIA CINQUE BANDI DA 2,6 MLD – TELECOM E POSTE SI FREGANO LE MANI…

Stefano Sansonetti per "Lanotiziagiornale.it"

Una settimana, grosso modo dal 18 al 24 dicembre, proprio a ridosso delle feste natalizie. Un lasso di tempo breve, non c'è che dire. Al suo interno, però, il ministero dell'economia, guidato da Fabrizio Saccomanni, è riuscito a infilare il lancio di ben cinque bandi di gara del valore complessivo di 2 miliardi e 600 milioni di euro. Davvero un bel regalo di Natale, soprattutto per quelle aziende hi-tech che riusciranno a mettere le mani sulla torta.

A farla da padrone, infatti, sono proprio i servizi informatici a favore della pubblica amministrazione. Ma da tutta la documentazione predisposta dal Tesoro viene fuori anche che si potranno spendere fino a 77 milioni di euro per la fornitura dell'ennesima tranche di tessere sanitarie, proprio quelle che, con le carte d'identità, dovrebbero essere sostituite dal Documento digitale unificato. Un progetto di cui si parla da anni, finora senza nessun risultato pratico. Ma tant'è.

La posta in palio
I bandi di gara sono appena stati predisposti dalla Consip, la società del Tesoro che si occupa di approvvigionamento di beni e servizi per lo Stato. L'obiettivo è quello di far risparmiare la pubblica amministrazione che ha bisogno di determinate forniture. Ma la cifre in gioco, e la velocità con cui sono state messe a disposizione, destano il massimo interesse. Nel pacchetto, il ruolo di super-appalto va assegnato alla gara per i servizi "Cloud" della pubblica amministrazione.

Si tratta delle cosiddetta "nuvola informatica", ovvero quell'insieme di tecnologie che consentono di memorizzare e archiviare in rete tutta una serie di dati. Ebbene, la procedura appena predisposta dalla Consip vale la bellezza di 1 miliardo e 950 milioni di euro per i prossimi cinque anni. E' appena il caso di notare che servizi "Cloud" in Italia sono stati sviluppati da Telecom e da Poste. Ma sono tante altre le aziende che non mancheranno ai nastri di partenza. Altro bando pesante è quello per la fornitura dei "servizi applicativi della pubblica amministrazione".

Parliamo, in questo caso, di sviluppo, manutenzione e miglioramento dei software utilizzati. L'iniziativa in questione ha un valore massimo di 550 milioni di euro per 18 mesi di durata (più 12 di eventuale proroga). Tecnicamente si tratta di un accordo quadro: l'obiettivo è quello di individuare tutta una serie di operatori che poi saranno chiamati a stipulare i singoli contratti di fornitura attivati dalle varie amministrazioni. Numeri consistenti sono in gioco anche per la fornitura di un massimo stimato di 57 milioni di carte di tipo "Tessera sanitaria e Codice fiscale".

In questo caso la Consip ha indetto la gara a beneficio della Sogei, la società informatica del dicastero di via XX Settembre. Al di là del dettaglio, però, il valore massimo della commessa è di 76 milioni e 800 mila euro. Peccato, però, come ammettono gli stessi documenti di gara predisposti dalla Consip, che questa procedura sia stata attivata "in attesa del debutto del nuovo Documento digitale unificato". Quest'ultimo, secondo le promesse fatte da vari governi e dall'Agenzia per l'Italia digitale, dovrebbe andare a sostituire le attuali tessere sanitarie e carte d'identità. E il bello è che la fornitura lanciata adesso dalla società del Tesoro prevede una durata contrattuale di 48 mesi.

Insomma, si sente odore dell'ennesimo ritardo. Chissà, magari ne beneficerà in qualche modo il Poligrafico dello Stato, la società pubblica che finora ha fornito le "moribonde" tessere sanitarie. Ancora, a spiccare all'interno del pacchetto è una commessa da 29,9 milioni di euro per servizi di sviluppo del sistema informativo della Consob, l'Authority di controllo sulla borsa. In questo caso i precedenti bandi della Consip, sempre per servizi informatici a beneficio della Commissione oggi guidata da Giuseppe Vegas, hanno visto prevalere società come Telecom Italia e il gruppo Engineering, il cui 29,9% del capitale fa capo alla banca americana Jp Morgan. Infine chiude il cerchio una gara per la fornitura di servizi di formazione tramite e-learning per il ministero dell'economia. In ballo 1,6 milioni. In passato, come nel caso precedente, questo genere di appalto è stato aggiudicato al gruppo Engineering.


Commesse vinte
Lo scorso 19 dicembre, però, è stato anche aggiudicato in via definitiva dalla Consip un appalto per l'evoluzione dei sistemi informativi della Ragioneria generale dello Stato. L'importo globale massimo è di 78,6 milioni. A vincere i vari lotti sono stati il quasi onnipresente gruppo Engineering, Almaviva di Alberto Tripi e la multinazionale Accenture.

 

IL CLOUD COMPUTING DA THE INDEPENDENT Cloud Computing MASSIMO SARMI MARCO PATUANOLETTA, ALFANO, SACCOMANNIgiuseppe vegas

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…

andrea orcel francesco milleri giuseppe castagna gaetano caltagirone giancarlo giorgetti matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - IL RISIKONE È IN ARRIVO: DOMANI MATTINA INIZIERÀ L’ASSALTO DI CALTA-MILLERI-GOVERNO AL FORZIERE DELLE GENERALI. MA I TRE PARTITI DI GOVERNO NON VIAGGIANO SULLO STESSO BINARIO. L’INTENTO DI SALVINI & GIORGETTI È UNO SOLO: SALVARE LA “LORO” BPM DALLE UNGHIE DI UNICREDIT. E LA VOLONTÀ DEL MEF DI MANTENERE L’11% DI MPS, È UNA SPIA DEL RAPPORTO SALDO DELLA LEGA CON IL CEO LUIGI LOVAGLIO - DIFATTI IL VIOLENTISSIMO GOLDEN POWER DEL GOVERNO SULL’OPERAZIONE DI UNICREDIT SU BPM, NON CONVENIVA CERTO AL DUO CALTA-FAZZO, BENSÌ SOLO ALLA LEGA DI GIORGETTI E SALVINI PER LEGNARE ORCEL – I DUE GRANDI VECCHI DELLA FINANZA MENEGHINA, GUZZETTI E BAZOLI, HANNO PRESO MALISSIMO L’INVASIONE DEI CALTAGIRONESI ALLA FIAMMA E HANNO SUBITO IMPARTITO UNA “MORAL SUASION” A COLUI CHE HANNO POSTO AL VERTICE DI INTESA, CARLO MESSINA: "ROMA DELENDA EST"…