IL PIL USA ATTACCATO AL TELEFONINO - PER JP MORGAN LA VENDITA DEL NUOVO IPHONE 5 DI APPLE POTREBBE FAR SCHIZZARE DI MEZZO PUNTO IL PIL DEL 2012 NEGLI STATES - PREVISIONE EFFETTUATA SU STIME CAUTE: ALTRI ANALISTI PREVEDONO 300 MILIONI DI “PEZZI” VENDUTI FINO ALLA FINE DEL 2013 - L’ASSEMBLATORE CINESE FOXCONN DI NUOVO NEI GUAI DOPO LO SCANDALO DEGLI ABUSI SUI LAVORATORI: SPUNTANO “STAGISTI” SPEDITI IN CATENA DI MONTAGGIO….

Massimo Gaggi per Corriere.it

Non è solo il lancio di un nuovo prodotto tecnologico «di culto» della Apple. La presentazione dell'iPhone 5 prevista per oggi, anche se mai ufficialmente confermata dall'azienda fondata da Steve Jobs il cui vero culto è quello della segretezza, promette di essere anche un evento economico e sociale di prima grandezza: una spinta al Pil americano, ma anche l'emergere di un nuovo caso di abusi in fabbrica da parte di Foxconn.

Dopo gli scandali degli anni scorsi, l'azienda cinese responsabile dell'assemblaggio finale degli iPhone aveva aumentato i salari, migliorato le condizioni di lavoro degli operai e ridotto il massiccio ricorso allo straordinario. Ora si scopre che tutto questo è stato fatto sostituendo il lavoro degli operai con quello di studenti «stagisti».

Tecnologie scintillanti e l'ombra dello sfruttamento. Da un lato le novità per gli utenti: solo ipotesi fino a quando il nuovo «smartphone» verrà svelato stamattina in una presentazione allo Yerba Buena center for the arts di San Francisco, ma con ogni probabilità l'iPhone 5 avrà uno schermo più ampio (4 pollici o anche qualcosa di più invece dei tradizionali 3,5) e avrà una batteria di durata molto maggiore.

Inoltre sarà più sottile (circa 2 millimetri in meno) e utilizzerà un sistema di connessione universale 4G Lte. Ci sarà, poi, il nuovo sistema di mappe sviluppato da Apple che si è affrancata da GoogleMaps. Forse associato a un nuovo sistema di navigazione satellitare che dovrebbe innovare rispetto all'uso tradizionale del Gps.

Dall'altro l'impatto economico: secondo gli analisti di JP Morgan, il nuovo telefonino potrebbe arrivare a incrementare di un terzo di punto - forse addirittura dello 0,5 percento - il Pil americano dell'ultimo trimestre 2012. Previsione costruita ipotizzando un prezzo di vendita di 600 dollari, un terzo dei quali destinati ai fornitori stranieri di componenti e all'assemblatore cinese Foxconn. All'azienda americana resterebbe, quindi, un ricavo di 400 dollari per telefono.

Calcoli aleatori perché nessuno sa quanti terminali mobili verranno venduti dalla Apple: alcuni analisti ipotizzano addirittura la distribuzione di 48 milioni di iPhone 5 entro fine anno e altri 250 milioni nel 2013, mentre JP Morgan si è basata su stime molto più prudenti. Vanno, poi, considerate anche le conseguenze per le altre aziende. La crescente diffusione dei terminali mobili potrebbe accentuare le difficoltà dell'industria dei pc: i produttori Dell e Hewlett Packard. E la Intel, specializzata in microchip per personal computer, mentre i fornitori di Apple per l'iPhone sono soprattutto Fairchild, Broadcom e Analog Devices.

Altri fornitori di Apple sono LG (per il display) e anche il grande nemico dell'azienda di Cupertino: quella Samsung che la Apple ha sconfitto pochi giorni fa in tribunale, ma dalla quale acquista le memorie grafiche. Sotto pressione sono, invece, i produttori di apparecchiature Gps come Garmin e TeleNav che rischiano di vedere il loro mercato eroso da questo nuovo supercellulare. Guai in vista anche per gli altri produttori di telefonini, a cominciare proprio dalla Samsung che, dopo la sentenza del tribunale di San José, deve stare molto attenta a riprodurre sui suoi apparecchi caratteristiche e prestazioni offerti dai terminali Apple.

Sul piano sociale, come detto, una questione che rischia di pesare molto sull'immagine della Apple è quella degli abusi commessi in Cina per massimizzare la produzione di iPhone. Il primo scandalo venne fuori qualche anno fa quando si scoprì che i cellulari «miracolosi» di Steve Jobs arrivavano da uno stabilimento cinese praticamente «militarizzato», con gli operai costretti a lavorare sette giorni su sette.

Operai morti in incidenti e molti suicidi. Alla fine erano partite inchieste a raffica, compresa quella della stessa Apple, che spinsero l'azienda cinese a cambiare registro: aumenti salariali per tutti e riduzioni dell'orario di lavoro e degli straordinari. Bene, ma ci vorranno decine di migliaia di operai in più per produrre lo stesso numero di telefonini e «tablet», notarono, allora, le associazioni per la tutela dei lavoratori.

Adesso si scopre che il «gap» è stato in gran parte colmato facendo lavorare gli studenti «stagisti» che dovrebbero andar lì per imparare. Invece vengono messi subito sulle linee di montaggio. Foxconn non nega, ma sostiene che solo il 2,7 percento della sua forza-lavoro è costituita da studenti.

Che, aggiunge, sono liberi di andarsene in ogni momento. Non è vero, replicano questi ultimi: se ce ne andiamo i nostri professori hanno detto che la laurea possiamo scordarcela. E, con la necessità di spingere la produzione per il lancio di nuovi prodotti, in fabbrica sono arrivati non solo giovani che studiano Tecnologia, ma anche studenti di Giurisprudenza e Lingue straniere.

 

 

LA PRESENTAZIONE DELL IPHONE CINQUE ALLA SEDE APPLEIPHONE CINQUEtim cook IPHONE PROTOTIPO IL CONNETTORE DEL NUOVO IPHONE jpegDIMENSIONI DEL NUOVO IPHONE DIMENSIONI DEL NUOVO IPHONE TIM COOK PARLA ALLA CONVENTION DEL DIGITALE

Ultimi Dagoreport

guerra ucraina vladimir putin donald trump ali khamenei xi jinping volodymyr zelensky

DAGOREPORT – IN UN MESE, TRUMP HA DESTABILIZZATO L’ORDINE MONDIALE, HA RIABILITATO PUTIN E HA ISOLATO LA CINA - CINQUE PREVISIONI CHE NON SI SONO AVVERATE SULL’UCRAINA: 1) QUEL TORTELLONE DI MARK RUTTE, SEGRETARIO GENERALE DELLA NATO, ANNUNCIAVA CON SICUREZZA: “KIEV ENTRERÀ NELLA NATO, È UN PROCESSO IRREVERSIBILE”. E INFATTI, ORA ANCHE ZELENSKY PARLA DI PIANO B RISPETTO ALL’ALLEANZA ATLANTICA – 2) NON SI FA LA PACE SENZA LA CINA. FALSO: TRUMP ALZA LA CORNETTA E PUTIN LO ASPETTA – 3) XI JINPING: “L’AMICIZIA CON LA RUSSIA È SENZA LIMITI” (MANCO PER IL GAS) – 4) L’IRAN S’ATTACCA AL DRONE – 5) L’EUROPA, SOLITO SPETTATORE PAGANTE CHE NON CONTA UN CAZZO

giuseppe conte maria alessandra sandulli giorgia meloni matteo salvini giancarlo giorgetti corte costituzionale consulta

DAGOREPORT – IL VERTICE DI MAGGIORANZA DI IERI HA PARTORITO IL TOPOLINO DELLA CONSULTA: L’UNICO RISULTATO È STATA LA NOMINA DEI QUATTRO GIUDICI COSTITUZIONALI. A SBLOCCARE LO STALLO È STATO GIUSEPPE CONTE, CHE HA MESSO IL CAPPELLO SUL NOME “TECNICO”, MARIA ALESSANDRA SANDULLI – SUGLI ALTRI DOSSIER, MELONI, SALVINI E TAJANI CONTINUANO A SCAZZARE: SULLA ROTTAMAZIONE DELLE CARTELLE NON CI SONO I SOLDI. LA RIFORMA DEI MEDICI DI FAMIGLIA È OSTEGGIATA DA FORZA ITALIA. E IL TERZO MANDATO È KRYPTONITE PER LA DUCETTA, CHE VUOLE “RIEQUILIBRARE” LE FORZE A LIVELLO LOCALE E SOGNA DI PAPPARSI VENETO E MILANO…

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – QUANTO DURERA' LA STRATEGIA DEL SILENZIO DI GIORGIA MELONI? SI PRESENTERÀ IN AULA PER LA MOZIONE DI SFIDUCIA A CARLO NORDIO O DISERTERÀ COME HA FATTO CON LA SANTANCHÈ? MENTRE LA PREMIER SI ECLISSA, SALVINI È IPERATTIVO: VOLA PRIMA A MADRID PER INTERVENIRE ALL’INTERNAZIONALE DEI NAZI-SOVRANISTI E POI A TEL AVIV PER UNA FOTO CON NETANYAHU – GLI OTOLITI DELLA SORA GIORGIA BALLANO LA RUMBA PER LE MOLTE BEGHE GIUDIZIARIE: DA SANTANCHÈ A DELMASTRO PASSANDO PER NORDIO E ALMASRI…

volodymyr zelensky vladimir putin donald trump

DAGOREPORT – TRUMP HA FRETTA DI CHIUDERE LA GUERRA IN UCRAINA: OGGI HA CHIAMATO PUTIN - IL PIANO USA PER LA PACE: ZELENSKY DEVE CEDERE ALLA RUSSIA LA ZONA DI KURSK. PUTIN MANTERRÀ IL CONTROLLO DELLA CRIMEA MA SOLO UNA PARTE DEL DONBASS. LA RESTANTE ZONA ORIENTALE, ORA OCCUPATA DAI RUSSI, DIVENTERÀ UN’AREA CUSCINETTO PRESIDIATA DA FORZE DI INTERPOSIZIONE. L'INGRESSO DI KIEV NELLA NATO? NELL'IMMEDIATO E' IRREALIZZABILE. E IN FUTURO? SI VEDRA' - TRUMP INGORDO: GLI USA HANNO DATO 340 MILIARDI A KIEV MA VUOLE 500 MILIARDI IN TERRE RARE DALL'UCRAINA (DIMENTICA CHE ANCHE L'UE HA SGANCIATO 170 MILIARDI. E INFATTI ANCHE GLI EUROPEI SARANNO AL TAVOLO DELLE TRATTATIVE...)