pietro labriola arnaud de puyfontaine

VIVENDI E LASCIA VIVERE – COME SONO PACIFISTI ALLA CORTE DI BOLLORÉ: DURANTE L’ASSEMBLEA GENERALE DEL GRUPPO, SIA IL PRESIDENTE, ARNAUD DE PUYFONTAINE, CHE IL FIGLIO DI VINCENT, YANNICK, PLAUDONO ALLA FINE DEL CONFLITTO CON MEDIASET E AUSPICANO LA PACIFICAZIONE IN TIM: “L’ITALIA RESTA PIÙ CHE MAI UNA PRIORITÀ PER IL NOSTRO GRUPPO. VOGLIAMO RIMETTERE SULLA STRADA DEL SUCCESSO TELECOM ITALIA E LABRIOLA HA TUTTO IL NOSTRO SOSTEGNO. IL NUOVO PIANO È AMBIZIOSO. SIAMO DETERMINATI A SVOLGERE IL RUOLO DI AZIONISTA A LUNGO TERMINE”

 

VIVENDI:PUYFONTAINE, ITALIA PIÙ CHE MAI UNA PRIORITÀ

ARNAUD DE PUYFONTAINE

(ANSA) - "L'Italia resta più che mai una priorità per il nostro gruppo": lo ha detto il presidente del board di Vivendi, Arnaud de Puyfontaine, durante l'Assemblea generale del gruppo.

 

Come poco prima Yannick Bolloré, anche Puyfontaine ha reso omaggio alla "fine del contenzioso con Mediaset" ed ha espresso la volontà di "rimettere sulla strada del successo Telecom Italia". Ha quindi espresso "tutto il nostro sostegno" all'ad Pietro Labriola, e al "nuovo piano strategico e ambizioso" per Telecom Italia. "Vivendi - ha assicurato Puyfontaine - resta determinata a svolgere il suo ruolo di azionista industriale di lungo termine".

VINCENT BOLLORE ARNAUD DE PUYFONTAINE

 

SOSTEGNO A LABRIOLA, NUOVO PIANO E' AMBIZIOSO

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - In Italia 'rimane da rimettere sulla via del successo Tim, di cui deteniamo il 23,75% del capitale. Il nuovo a.d. Pietro Labriola ha tutto il nostro sostengo per ricreare il valore di questa impresa storica in Italia'. Lo ha dichiarato il numero uno di Vivendi Arnaud de Puyfontaine, nel corso dell'assemblea del gruppo.

pietro labriola sul tetto della sede milanese di tim a via negri

 

 'Tutte le opzioni sono aperte al momento - ha aggiunto - per ottenere questo risultato. Il nuovo piano strategico e' ambizioso e Vivendi resta determinata a giocare il suo ruolo di azionista industriale di lungo termine in questa societa' e piu' in generale in Italia', ha concluso.

 

VIVENDI:YANNICK BOLLORÉ, CONTINUEREMO AD INVESTIRE IN EUROPA

(ANSA) - Il "conflitto con Mediaset sembra risolto e la situazione sembra essersi pacificata sul fronte di Telecom Italia" dopo le iniziative del fondo attivista Elliott: lo ha detto Yannick Bolloré, rivolgendosi agli azionisti durante l'Assemblea Generale del gruppo al teatro Olympia di Parigi.

 

YANNICK E VINCENT BOLLORE

Nel corso del suo intervento, il figlio di Vincent Bolloré ha fortemente insistito sull'importanza di essere un gruppo di portata europea "il che rappresenta un importante punto di forza". "Crediamo alla forza e alla ricchezza" dei contenuti culturali europei", ha proseguito Bolloré, dicendo che Vivendi continuerà ad investire in Europa ed ovunque nel mondo.

pietro labriolapietro labriola in copertina su d lui pietro labriola

Ultimi Dagoreport

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DI CECILIA SALA? BUIO FITTO, PURTROPPO. I TEMPI PER LA LIBERAZIONE DELLA GIORNALISTA ITALIANA NON SOLO SI ALLUNGANO MA SI INGARBUGLIANO, E LA FORZATURA DEL BLITZ TRANSOCEANICO DI GIORGIA MELONI RISCHIA DI PEGGIORARE LE COSE – IL CASO, SI SA, È LEGATO ALL’ARRESTO DELL’INGEGNERE-SPIONE IRANIANO MOHAMMAD ABEDINI, DI CUI GLI AMERICANI CHIEDONO L’ESTRADIZIONE. L’ITALIA POTREBBE RIFIUTARSI E LA PREMIER NE AVREBBE PARLATO CON TRUMP. A CHE TITOLO, VISTO CHE IL TYCOON NON È ANCORA PRESIDENTE, SUGLI ESTRADATI DECIDE LA MAGISTRATURA E LA “TRATTATIVA” È IN MANO AGLI 007?

elisabetta belloni cecilia sala donald trump joe biden elon musk giorgia meloni

DAGOREPORT – IL 2025 HA PORTATO A GIORGIA MELONI UNA BEFANA ZEPPA DI ROGNE E FALLIMENTI – L’IRRITUALE E GROTTESCO BLITZ TRANSOCEANICO PER SONDARE LA REAZIONE DI TRUMP A UN  RIFIUTO ALL’ESTRADIZIONE NEGLI USA DELL’IRANIANO-SPIONE, SENZA CHIEDERSI SE TALE INCONTRO AVREBBE FATTO GIRARE I CABASISI A BIDEN, FINO AL 20 GENNAIO PRESIDENTE IN CARICA DEGLI STATI UNITI. DI PIÙ: ‘’SLEEPY JOE’’ IL 9 GENNAIO SBARCHERÀ A ROMA PER INCONTRARE IL SANTO PADRE E POI LA DUCETTA. VABBÈ CHE È RIMBAM-BIDEN PERÒ, DI FRONTE A UN TALE SGARBO ISTITUZIONALE, “FUCK YOU!” SARÀ CAPACE ANCORA DI SPARARLO - ECCOLA LA STATISTA DELLA GARBATELLA COSTRETTA A SMENTIRE L’INDISCREZIONE DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO DI EURO CON SPACEX DI MUSK – NON È FINITA: TRA CAPO E COLLO, ARRIVANO LE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI DA CAPA DEI SERVIZI SEGRETI, DECISIONE PRESA DOPO UN DIVERBIO CON MANTOVANO, NATO ATTORNO ALLA VICENDA DI CECILIA SALA…

cecilia sala donald trump elon musk ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - DAVVERO MELONI SI È SOBBARCATA 20 ORE DI VIAGGIO PER UNA CENETTA CON TRUMP, CON BLOOMBERG CHE SPARA LA NOTIZIA DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO CON “SPACE-X” DEL CARO AMICO ELON MUSK (ASSENTE)? NON SARÀ CHE L’INDISCREZIONE È STATA RESA PUBBLICA PER STENDERE UN VELO PIETOSO SUL FALLIMENTO DELLA DUCETTA SULLA QUESTIONE PRINCIPALE DELLA TRASVOLATA, IL CASO ABEDINI-SALA? - TRUMP, UNA VOLTA PRESIDENTE, ACCETTERÀ LA MANCATA ESTRADIZIONE DELLA ''SPIA'' IRANIANA? COSA CHIEDERÀ IN CAMBIO ALL’ITALIA? – DI SICURO I LEADER DI FRANCIA, GERMANIA, SPAGNA, POLONIA, URSULA COMPRESA, NON AVRANNO PER NULLA GRADITO LE PAROLE DI TRUMP: “GIORGIA HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA” - VIDEO

giorgia meloni e donald trump - meme by edoardo baraldi .jpg

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI SFOGLIA LA MARGHERITA: VOLO O NON VOLO A WASHINGTON IL 20 GENNAIO ALL'INAUGURAZIONE DEL SECONDO MANDATO DI DONALD TRUMP? - CERTO, LA STATISTA DELLA GARBATELLA È TENTATA, ANCHE PER NON DARE SODDISFAZIONE AL "PATRIOTA" MATTEO SALVINI CHE VUOLE PRESENZIARE A TUTTI I COSTI E SVENTOLARE LA BANDIERA "MAGA" DELLA PADANIA - LA POVERINA STA CERCANDO DI CAPIRE, ATTRAVERSO IL SUO CARISSIMO AMICO ALLA KETAMINA ELON MUSK, SE CI SARANNO ALTRI CAPI DI GOVERNO. IL RISCHIO È DI TROVARSI IN MEZZO AGLI AVARIATI SOVRANISTI ORBAN E FICO - UN’IMMAGINE CHE VANIFICHEREBBE I SUOI SFORZI (E SOGNI) DI PORSI NEL RUOLO DI PONTIERE TRA L'EUROPA DI URSULA E L'AMERICA TRUMP...

giovan battista fazzolari giorgia meloni autostrade matteo salvini giovanbattista

DAGOREPORT – IL FONDO TI AFFONDA: BLACKSTONE E MACQUARIE, SOCI DI AUTOSTRADE, SONO INCAZZATI COME BISCE PER L’AUMENTO DEI PEDAGGI DELL’1,8%. PRETENDEVANO CHE IL RINCARO FOSSE MOLTO PIÙ ALTO, AGGIORNATO ALL'INFLAZIONE (5,9% NEL 2023). MA UN FORTE AUMENTO DEI PEDAGGI AVREBBE FATTO SCHIZZARE I PREZZI DEI BENI DI CONSUMO, FACENDO SCEMARE IL CONSENSO SUL GOVERNO – SU ASPI È SEMPRE SALVINI VS MELONI-FAZZOLARI: LA DUCETTA E “SPUGNA” PRETENDONO CHE A DECIDERE SIA SEMPRE E SOLO CDP (AZIONISTA AL 51%). IL LEADER DELLA LEGA, COME MINISTRO DEI TRASPORTI, INVECE, VUOLE AVERE L’ULTIMA PAROLA…