MOLTO SMOG E POCO ARROSTO - VOLKSWAGEN AVREBBE DIFFUSO LE VOCI SULL’ACQUISIZIONE DI FIAT PER DISTRARRE DALLE SUE ROGNE: MARGINI RIDOTTI E POSIZIONAMENTO INCERTO
Luciano Barile per “Il Giornale”
Le indiscrezioni uscite nei giorni scorsi a proposito di un possibile interesse del colosso Volkswagen ad acquistare Fiat Chrysler Automobiles, in toto o in parte, sarebbero state diffuse (e quindi riprese dal mensile tedesco Manager Magazin) allo scopo di distogliere l'attenzione di mercato e opinione pubblica rispetto alle difficoltà che il gruppo automobilistico di Wolfsburg ha, non soltanto sul grande mercato nordamericano, ma anche in Germania e in Europa a causa del suo poco chiaro posizionamento strategico.
È quanto sostiene, in un colloquio con il Giornale, uno dei più autorevoli esperti automobilistici tedeschi, il professor Ferdinand Dudenhoeffer, titolare della Cattedra di economia aziendale e automobilistica dell'Università di Duisburg-Essen e fondatore e direttore del Car (Center automotive research). Ciò sarebbe stato fatto intenzionalmente, secondo Dudenhoeffer, «per evitare che dopo le dichiarazioni a Wolfsburg dall'ad Martin Winterkorn, i media si concentrassero sui piani di risparmio e sulle debolezze del gruppo che, come ambizioso obiettivo, ha il sorpasso su Toyota entro il prossimo 2018».
Le decisione sul piano dei risparmi mettono in luce, infatti, secondo l'esperto, «un preoccupante indebolimento della strategia e del posizionamento dei modelli Volkswagen, ma non di Audi o Porsche». «L'ambizione - aggiunge - è quella di realizzare vetture premium (e lo si è visto con Golf e ora con Passat) per dare filo da torcere a Bmw e Mercedes. In questo modo si dotano i modelli di tanti accessori, rendendoli alla fine troppo cari. E per riuscire a venderli è necessario ricorrere a forti sconti».
Nel frattempo, precisa il cattedratico, «anche sul mercato tedesco il 30% delle vetture Volkswagen vendute riguardano immatricolazioni di giornata, auto di presentazione o di servizio con sconti notevolmente superiori al 20%. Ecco la ragione per cui, a Wolfsburg, il guadagno è sceso sotto al 2%».
Ma le difficoltà per il gruppo sono accentuate anche dalle numerose fabbriche in Germania con livelli salariali troppo alti, nonché dalla scarsa predisposizione a rivolgersi a fornitori esterni. La conclusione di Dudenhoeffer: «Il problema principale del gruppo Volkswagen è quello del suo poco chiaro posizionamento, originato dal fatto di voler insistere a produrre vetture in grado di concorrere a tutti i costi con Bmw e Mercedes».