XI COGLIE L’ATOMO – LA CINA INVESTIRÀ 31 MILIARDI DI DOLLARI ENTRO IL 2029 PER CREARE 11 NUOVE CENTRALI NUCLEARI IN CINQUE SITI: L’OBIETTIVO DEL DRAGONE È L’AUTOSUFFICIENZA ENERGETICA E LA DRASTICA RIDUZIONE DELLE EMISSIONI – IL PAESE HA GIÀ 56 REATTORI ATTIVI E PUNTA A DIVENTARE LEADER MONDIALE PER LA PRODUZIONE DI ENERGIA ATOMICA ENTRO IL 2030, SUPERANDO FRANCIA E STATI UNITI...
Estratto dell’articolo di Rita Fatiguso per “Il Sole 24 Ore”
La spinta, come sempre, è innescata dall’autarchia e anche nel nucleare la Cina aspira all’autosufficienza. Non c’è tempo, bisogna produrre energia e ridurre le emissioni, così ben 31 miliardi di dollari sono stati appena stanziati a tamburo battente per undici nuovi reattori in cinque siti. […]
Il Paese conta 56 reattori attualmente in funzione, con una capacità combinata pari a circa il 5% di domanda totale di elettricità, stando ai dati della China Nuclear Energy Association. Risultato: la Cina per produzione è seconda al mondo, non solo, ha anche tagliato l’impiego di carbone standard di oltre 130 milioni di tonnellate.
L’obiettivo è superare la Francia e gli Stati Uniti come principale generatore di energia atomica entro il 2030. Il Libro Blu presentato lo scorso 15 aprile dall’Associazione delle industrie cinesi di energia nucleare, il China Nuclear Energy Development Report 2024, già tracciava la rotta […]
Secondo il Libro blu la costruzione di centrali nucleari in Cina avanza costantemente soprattutto il design dei nuovi progetti ormai utilizza componenti quasi interamente di fabbricazione cinese.
Nel 2023 il Paese aveva già approvato 5 nuovi progetti ed ha avviato la costruzione di 5 nuove centrali nucleari. Ad oggi, la Cina ha ben 26 centrali nucleari in costruzione, con una capacità installata totale di 30,3 milioni di kilowatt, mantenendo saldamente il primo posto al mondo per numero di reattori nucleari in fase di implementazione al mondo.
Con il via libera del Consiglio di Stato le province di Jiangsu, Shandong, Guangdong, Zhejiang e Guangxi dovranno costruire i nuovi reattori entro i prossimi cinque anni. Il principale attore, CGN Power Co., l’unità quotata in borsa della statale China General Nuclear Power Corp., di proprietà statale, ha dichiarato in un rapporto a Hong Kong di aver ricevuto le approvazioni per sei reattori in tre siti.
L’altra parte della torta, pari a due unità, andrà a State Power Investment Corp. È probabile che Pechino approvi circa 10 nuovi reattori all’anno per i prossimi tre-cinque anni, ha dichiarato Citic Securities Co. che finanzia le costruzioni.
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C’è anche un altro fattore da tenere in conto. Il Go global di colossi come CGN esteso finora a una quindicina di Paesi ha subito una battuta d’arresto che, però, ha liberato nuovi spazi e nuove forze in Cina. In Gran Bretagna a fine 2023 la Cina ha sospeso i finanziamenti per la centrale nucleare di Hinkley Point C, lasciando il partner francese EDF a finanziare da solo il completamento dell’impianto da 41 miliardi di dollari.
[…] Il nucleare cinese, com’è noto, è finito nella rete delle tensioni tra Cina e Regno Unito, con i cinesi che hanno preferito dedicarsi al potenziamento dl nucleare in casa propria.