pare parecchio parigi perfect days

CIAK, MI GIRA! - NELLA GIORNATA CINEMATOGRAFICAMENTE MISERELLA DI IERI, INCURANTE DELLE NOMINATIONS AGLI OSCAR, LA COMMEDIA PAROLACCIARA TOSCANA “PARE PARECCHIO PARIGI” SUPERA “PERFECT DAYS”, CAMPIONE DELLA SINISTRA IN CACHEMIRE CHE SOGNA AVERE QUALCUNO CHE PULISCA BENE I CESSI COME KOJI YAKUSHO: 118 MILA EURO DI INCASSOI CONTRO I 107 MILA DEL FILM DI WENDERS - OGGI LE COSE CAMBIERANNO PERCHÉ ESCONO PARECCHI FILM NUOVI IN ATTESA DEL FERMO DI SANREMO. IL PAESE, MALGRADO SALVINI E MELONI, È SEMPRE LO STESSO, CON SANREMO CI SI FERMA… - VIDEO

Marco Giusti per Dagospia

 

pare parecchio parigi 7

Lo so che siete più interessati allo scontro Meloni-Schlein o a Lilli contro Bianca o alla Giandotti contro Vespa o a qualsiasi terribile serie passi su Netflix, ma vedo che nella giornata cinematograficamente miserella di ieri, incurante delle nominations agli Oscar, la commedia parolacciara toscana “Pare parecchio Parigi” di Leonardo Pieraccioni con Chiara Francini che tromba già nella prima scena, Nino Frassica senza baffi in versione vecchio padre morente e Massimo Ceccherini che ancora non si sa se accompagnerà o meno Matteo Garrone agli Oscar per “Io capitano”, supera “perfect Days” di Wim Wenders, campione della sinistra in cachemire che sogna non di pulire i cessi bene come Koji Yakusho, ma di avere qualcuno che glieli pulisca bene come Koji Yakusho.

ROBERT DE NIRO - IL CACCIATORE

 

118 mila euro di incasso, 19 mila spettatori in 351 sale, un totale di 1,6 milioni contro i 107 mila euro di incasso, i 18 mila spettatori in 329 sale e il totale, davvero clamoroso, di 3,2 milioni di euro del film di Wenders. Terzo posto per il ritorno di un classico come “Il cacciatore” di Michael Cimino con Robert De Niro e Christopher Walken, 95 mila euro, 12 mila spettatori in 244 sale e un totale, in tre giorni di 233 mila euro. Segue la commedia di Alexander Payne con un Paul Giamatti pronto per l’Oscar “The Holdovers”, 66 mila euro, 11 mila spettatori in 252 sale e un totale di 741 mila euro.

PAUL GIAMATTI - HOLDOVERS

E non stupitevi quando scoprirete che è il remake di un vecchio film di Marcel Pagnolo del 1935, “Merlusse”, col professore cecato da un occhio che puzza di merluzzo, antipatico a tutti, che si rivelerà umano una volta chiuso con pochi studenti sfigati per le feste di natale. Quinto posto per “Il ragazzo e l’airone” di Hayao Miyazaki, 49 mila euro, 7 mila spettatori, un totale di 6,4 milioni. Vedo che “C’è ancora domani” di Paola Cortellesi è al settimo posto con 32 mila euro, ancora cinquemila spettatori in 165 sale e un totale di 35 milioni 692 mila.

enea di pietro castellitto 5

 

Enea” di Pietro Castellitto con Benedetta Porcaroli un po’ sperduta in un film di maschi romani trentenni, è ottavo con 29 mila euro, 5 mila spettatori e un totale, finalmente raggiunto di 1 milione e 51 mila euro. Poteva fare di più. Certo. Oggi le cose cambieranno perché escono parecchi film nuovi in attesa del fermo di Sanremo. Il paese, malgrado Salvini e Meloni, è sempre lo stesso, con Sanremo ci si ferma.

 

povere creature! 8

 Escono quindi “I soliti idioti 3” di Biggio e Mandelli con tanto di partecipazioni speciali di Andrea Delogu e Gué Pequeno, tardissimo sequel – dieci anni dopo! - dei primi due curiosi esperimenti prodotti quelli, ma non questo, da Pietro Valsecchi che pensava di bissare il successo di Checco Zalone, la commedia civile e femminile diretta da Maria Sole Tognazzi, tratta dal romanzo di Chiara Gamberale, “Dieci minuti” con la Barbara Ronchi di “Rapito” e Margherita Buy, il potente “Poor Things – Povere creature!”, il Frankestein al femminile di Yorgos Lanthimos con una strepitoso Emma Stone, Willem Dafoe, Mark Ruffalo, forte del Leone d’Oro a Venezia e non so quante nominations agli Oscar, la wedding comedy australiana “Tutti tranne te” con Sydney Sweeney e Glenn Wilson dove i due protagonisti si infilano reciprocamente un dito proprio pensate… 

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