pare parecchio parigi perfect days

CIAK, MI GIRA! - AL PRIMO GIORNO DI USCITA IL NUOVO FILM DI LEONARDO PIERACCIONI, “PARE PARECCHIO PARIGI”, È PRIMO DI UN SOFFIO SU “PERFECT DAYS”, 83 MILA EURO CONTRO 82 MILA EURO, MA HA DECISAMENTE MENO SPETTATORI - SONO INCASSI DA CIRCOLO AZIENDALE DAVVERO MINORE: LA VERITÀ È CHE AL CINEMA NON CI VANNO I PIÙ POVERI, CI VANNO I PIÙ RICCHI. E I PIÙ SNOB. GLI ALTRI VOTINO PURE MELONI E CERCHINO UN BUON REGISTA DI DESTRA CHE PIACCIA A GENNY SANGIULIANO&CO. MA SI RICORDINO CHE… - VIDEO

Marco Giusti per Dagospia

 

pare parecchio parigi 7

Al suo primo giorno di uscita, con degli incassi da circolo aziendale davvero minore, il nuovo film di Leonardo Pieraccioni, “Pare parecchio Parigi” con Nino Frassica e Massimo Ceccherini, bel titolo, complimenti, oggi lo vado a vedere sono tutti amici, è primo di un soffio, 83 mila euro contro 82 mila euro, su “Perfect Days” di Wim Wenders col suo pulitore di cessi snob che legge Faulkner e ascolta Lou Reed su cassetta, ma ha decisamente meno spettatori (i vecchi il pomeriggio pagano meno, si sa…), cioè 11.862 con 380 sale, quindi 31 a sala, contro 12.661 con 344 sale, quindi 36 a sala. Direte.

perfect days di wim wenders

 

Ma vuoi mettere un film comico popolare contro un film per vecchi signori dei quartieri alti? La verità è che al pubblico non ci vanno i più poveri, ci vanno i più ricchi. E i più snob. E i più ricchi oggi vogliono vedere la storia di un ricco che per scelta pulisce i cessi di Tadao Ando. Va bene? Ha già incassato 2 milioni di euro. Gli altri votino pure Meloni e cerchino un buon regista di destra che faccia film di destra che piaccia a Genny Sangiuliano&Co. Ma si ricordino che nemmeno nel ventennio si facevano film di propaganda fascista, il Duce, giustamente, non voleva, perché andavano malissimo, erano controproducenti, penso a “Vecchia guardia” di Blasetti.

 

emma stone mark ruffalo poor things povere creature 2

Detto questo sono incassi davvero bassini. “Poor Things” di Yorgos Lanthimos, appena uscito in Francia al suo primo giorno in sala ha avuto 36 mila spettatori, seguito dai 18 mila spettatori della commedia “Comme un prince” di Ali Marhyar con Ahmed Sylla e Julia Platon. Commedia popolare ovviamente inclusiva che non potrebbe certo piacere a Sangiuliano e a Salvini. Al terzo posto troviamo “Il ragazzo e l’airone” di Hayao Miyazaki con 48 mila euro, 7 mila spettatori in 300 sale e un totale di 5, 8 milioni. “The Beekeeper" con Jason Statham è terzo con 46 mila euro, 6 mila spettatori in 262 sale e un totale di 1 milione. Poco.

PAUL GIAMATTI - HOLDOVERS

La new entry “The Holdovers” di Alexander Payne con Paul Giamatti già pronto per Bafta e Oscar, è quinto con 36 mila euro, 5 mila spettatori in 248 sale. “Enea” di Pietro Castellitto, che ieri si era risollevato, oggi torna al quinto posto con 35 mila euro, 5 mila spettatori in 261 sale e un totale di 701 mila euro. Regge “C’è ancora domani” di Paola Cortellesi al settimo posto con 33 mila euro, 5 mila spettatori in 184 sale per un totalone di 35 milioni 357 mila euro. 

 

il punto di rugiada 5

Tra i film usciti ieri troviamo all’11° posto  l'horror “The Piper” di Erlingur Óttar Thoroddsen con Julian Sands alla sua ultima partecipazione, con 12 mila euro, 1697 spettatori in 181 sale, al 21° “Il punto di rugiada” di Marco Risi con Massimo De Francovich, Maurizio Micheli, Eros Pagni, con 5.661 euro, 971 spettatori in 60 sale. Solo al 35°, 36° e 37° arrivano l’italiano “Kripton” di Francesco Munzi con 300 spettatori, il francese “La petite” con Fabrice Luchini con 323 spettatori e il franco belga “Yannick” di Quentin Dupieux con 294 spettatori. Probabilmente domani le cose cambieranno. Almeno un po’. Ma temo che il pubblico italiano sia già con la testa a Sanrem

pare parecchio parigi 5pare parecchio parigi 6pare parecchio parigi 8pare parecchio parigi 3pare parecchio parigi 4pare parecchio parigi 2

willem defoe poor things povere creature emma stone mark ruffalo poor things povere creature il ragazzo e l’airone 1emma stone poor things il ragazzo e l’airone 3il ragazzo e l’airone 2poor things povere creature mark ruffalo poor things povere creature jason statham The Beekeeper jason statham The Beekeeper jason statham The Beekeeper the holdoversthe holdovers the holdovers the holdovers enea di pietro castellitto 8enea di pietro castellitto 7enea di pietro castellitto 9enea di pietro castellitto 6il punto di rugiada il punto di rugiada 9il punto di rugiada 8il punto di rugiada 7il punto di rugiada 6il punto di rugiada 4il punto di rugiada 3

 

emma stone poor things povere creature perfect days di wim wenders 4perfect days di wim wenders 3perfect days di wim wenders 2

pare parecchio parigi 1

Ultimi Dagoreport

donald trump elon musk

DAGOREPORT - BLACKSTONE, KKR, BLACKROCK E ALTRI FONDI D’INVESTIMENTO TEMONO CHE IL SECONDO MANDATO ALLA CASA BIANCA DI TRUMP VENGA CONDIZIONATO DAL KETAMINICO ELON MUSK, CHE ORMAI SPARA UNA MINCHIATA AL GIORNO - GLI OPERATORI DI BORSA VOGLIONO FARE AFFARI, GLI AD PENSANO A STARE INCOLLATI ALLA POLTRONA DISTRIBUENDO PINGUI DIVIDENDI, NESSUNO DI ESSI CONDIVIDE L’INSTABILITÀ CHE QUEL “TESLA DI MINCHIA” CREA A OGNI PIÉ SOSPINTO - DAGLI ATTACCHI ALLA COMMISSIONE EUROPEA AL SOSTEGNO AI NAZISTELLI DI AFD FINO ALL’ATTACCO ALLA FED E AL TENTATIVO DI FAR ZOMPARE IL GOVERNO BRITANNICO, TUTTE LE SPARATE DEL MUSK-ALZONE…

matteo salvini giorgia meloni piantedosi renzi open arms roberto vannacci

DAGOREPORT - L’ASSOLUZIONE NEL PROCESSO “OPEN ARMS” HA TOLTO A SALVINI LA POSSIBILITA’ DI FARE IL MARTIRE DELLE TOGHE ROSSE E LO HA COSTRETTO A CAMBIARE LA STRATEGIA ANTI-DUCETTA: ORA PUNTA A TORNARE AL VIMINALE, TRAMPOLINO CHE GLI PERMISE DI PORTARE LA LEGA AL 30% - E "IO SO' E TU NON SEI UN CAZZO" NON CI PENSA PROPRIO: CONFERMA PIANTEDOSI E NON VUOLE LASCIARE AL LEGHISTA LA GESTIONE DEL DOSSIER IMMIGRAZIONE (FORMALMENTE IN MANO A MANTOVANO MA SU CUI METTE LE MANINE MINNITI), SU CUI HA PUNTATO TUTTE LE SUE SMORFIE CON I “LAGER” IN ALBANIA - I FAN DI VANNACCI NON ESULTANO SALVINI ASSOLTO: VOGLIONO IL GENERALE AL COMANDO DI UN PARTITO DE’ DESTRA, STILE AFD - I DUE MATTEO...

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...