emmanuel macron stÉphane sÉjournÉ

COME SI DICE ''AMICHETTISMO'' IN FRANCESE? IL NUOVO CANDIDATO DI PARIGI PER LA COMMISSIONE UE, STÉPHANE SÉJOURNÉ, FA PARTE DEL “CERCHIO MAGICO” DI MACRON - IL 39ENNE È STATO IL COMPAGNO DELL'EX PREMIER GABRIEL ATTAL E HA TROVATO NEL MACRONISMO UNA RAMPA DI LANCIO CHE LO HA PORTATO AL MINISTERO DEGLI ESTERI - I DIPLOMATICI CON IL PELO SULLO STOMACO SONO STATI SPIAZZATI DALLA SUA NOMINA, A GENNAIO SCORSO, VISTO IL SUO CURRICULUM SCARNO E UNA CONOSCENZA APPROSSIMATIVA DELL'INGLESE...

Estratto dell’articolo di Anais Ginori per www.repubblica.it

 

ATTAL SÉJOURNÉ

«Un clone». «La Repubblica degli amichetti». «La vittoria di un clan». A sentire i commenti delle opposizioni in Francia, dalla sinistra all’estrema destra, la nomina di Stéphane Séjourné segue una sola logica: Emmanuel Macron ha voluto piazzare a Bruxelles un suo fedelissimo.

 

Non ci sono dubbi che il nuovo candidato della Francia per la Commissione Ue faccia parte del «cerchio magico» del capo di Stato. Séjourné era nei cosiddetti «mormoni», la squadra di consiglieri devoti con cui Macron è entrato all’Eliseo nel 2017[…]

 

È a Séjourné che Macron ha affidato la sua creatura europea Renew, teorizzando una nuova centralità nel gioco a Strasburgo tra le due altre grandi famiglie politiche, Ppe e socialisti. Sempre a lui che ha dato le chiavi del partito nazionale, Renaissance, che formalmente ancora guida anche se in autunno è previsto un congresso che si annuncia turbolento.

le gay d orsay - meme sulla relazione tra stephane sejourne e gabriel attal

 

Sejourné, 39 anni, è rimasto sempre allineato con Macron, riuscendo a mantenere nei vari ruoli che ha ricoperto tra Parigi e Bruxelles un accesso privilegiato all’Eliseo e l’incarico informale di consigliere politico del Presidente. Timido ma tenace, scarso carisma bilanciato da una dose di spregiudicatezza, è uno dei pochi con cui Macron si è consultato a giugno sull’idea di sciogliere l’Assemblea Nazionale, decisione che ancora oggi molti macronisti non digeriscono e che il capo di Stato ha varato senza informare l’allora premier, Gabriel Attal, ex compagno di Sejourné.

gabriel attal emmanuel macron

 

Dopo una militanza nel partito socialista - corrente liberale incarnata da Dominique Strauss-Kahn – Séjourné ha trovato nel macronismo una rampa di lancio fino ad arrivare, nel gennaio scorso, al ministero degli Esteri. Nei saloni dorati del Quai d’Orsay, i veterani della diplomazia sono rimasti scandalizzati dalla nomina di un ministro che non ha frequentato le scuole dell’élite e con un inglese approssimativo.

 

Sui social è stato schernito per qualche errore di francese, ed è così che ha ammesso di aver sofferto di dislessia da ragazzo. Nel duo con Macron, Séjourné ha incarnato l’anima più di lotta e meno di governo. Ha viaggiato in Europa per tessere alleanze con partiti «amici», trovandosi incagliato in Italia nella rivalità tra Matteo Renzi e Carlo Calenda. «Rinuncio a capire» aveva confidato qualche mese prima delle europee.

Stephane Sejourne

 

All’indomani dell’elezione di Giorgia Meloni aveva definito la nuova premier una «avversaria politica», pubblicando un tweet per ricordare l’identità post-fascista di Fratelli d’Italia. «Le relazioni bilaterali tra Eliseo e Palazzo Chigi seguono altri percorsi» aveva precisato. Anche se i rapporti con Antonio Tajani erano di cortesia e collaborazione, Séjourné è venuto lo stretto indispensabile in Italia. [...]

STEPHANE SEJOURNE

 

EMMANUEL MACRON OLIMPIADI PARIGI

 

emmanuel macron gabriel attal

Ultimi Dagoreport

fedez chiara ferragni game over matrimonio x

“CHIARA, TI RICORDI QUANDO HAI AMMESSO A FEDEZ CHE TI SEI SCOPATA ACHILLE LAURO?” - IL “PUPARO” DEL RAPPER, FABRIZIO CORONA, BUTTA BENZINA SUL FUOCO: “RACCONTERÒ LA MOGLIETTINA PERFETTA CHE SEI, QUANTE STRONZATE RACCONTI DA 15 ANNI, I TUOI AFFARI SPORCHI E L'AMORE CHE PERÒ HAI VISSUTO TRADENDOLO COSTANTEMENTE" - L’IRRESISTIBILE SCENEGGIATA, RICCA DI MIRATISSIMI COLPI ALL'INGUINE MESSA IN SCENA DALL’EX DUO FERRAGNEZ, CONFERMA LA PIÙ CLASSICA CONVINZIONE FILOSOFICA-EUCLIDEA: L'IDIOZIA È LA PIÙ GRAZIOSA DISTANZA FRA DUE PERSONE (SALVO POI SCOPRIRE CHE, AL LORO CONFRONTO, I COSIDDETTI MEDIA TRASH SCANDALISTICI SONO INNOCENTI COME TUBI) - AMORALE DELLA FAVA: IL LORO MATRIMONIO CELEBRATO NEL 2018 IN UNA LOCATION DI LUSSO DI NOTO, TRASFORMATO IN LUNA PARK VERSIONE FLOWER POWER, CON RUOTE PANORAMICHE E CONSOLLE DI DEEJAY, ERA UNA PROMESSA DI FUTURO: PAGLIACCIATA ERA, PAGLIACCIATA È STATA - VIDEO

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps

DAGOREPORT - NEL GRAN RISIKO BANCARIO, L’UNICA COSA CERTA È CHE MONTE DEI PASCHI DI SIENA È ORA NELLE MANI DI DUE IMPRENDITORI PRIVATI: MILLERI E CALTAGIRONE. ALTRO CHE BANCA LEGHISTA COME CIANCIA SALVINI - ALTRA CERTEZZA: L’OPS SU MEDIOBANCA SARÀ COMPLETATA DOPO L’ASSALTO A GENERALI - SE L’IMMOBILIARISTA CALTARICCONE SOGNA LA CONQUISTA DELLA SECONDA COMPAGNIA EUROPEA CHE GESTISCE 32 MILIARDI DI EURO DI BENI IMMOBILI, ALCUNI EREDI DEL VECCHIO ACCUSANO MILLERI DI ESSERE SUBALTERNO AL DECISIONISMO DI CALTA - SULLA PIAZZA DI MILANO SI VOCIFERA ANCHE DI UNA POSSIBILE DISCESA IN CAMPO DI UN CAVALIERE BIANCO CHE LANCI UN’OPA SU MEDIOBANCA PIÙ RICCA DELL’OPS DI CALTA-MILLERI-LOVAGLIO...

giorgia meloni nordio mantovano almasri francesco franco lo voi

DAGOREPORT - QUANDO LA MELONI DICE "NON SONO RICATTABILE", DICE UNA CAZZATA: LA SCARCERAZIONE DEL TORTURATOR ALMASRI È LA PROVA CHE LA LIBIA USA I MIGRANTI A MO' DI PISTOLA PUNTATA SULL'ITALIA - CHE POI PALAZZO CHIGI NON SAPPIA GESTIRE LE SITUAZIONI DI CRISI E' LAMPANTE: SAREBBE BASTATO METTERE IL SEGRETO DI STATO, INVECE CHE MANDARE PIANTEDOSI A CIANCIARE DI " ALMASRI, PERICOLO PER LA SICUREZZA", E NESSUNO SI SAREBBE FATTO MALE - L'ATTO GIUDIZIARIO DELLA PROCURA DI ROMA NON C'ENTRA NIENTE CON IL CASO SANTANCHÈ - LO STRETTO RAPPORTO DI LI GOTTI CON I MAGISTRATI - LE VOCI DI VOTO ANTICIPATO PER CAPITALIZZARE ''GIORGIA MARTIRE DELLA MAGISTRATURA''. CHE NON È SUL TAVOLO: SOLO MATTARELLA DECIDE QUANDO SCIOGLIERE LE CAMERE (E SERVIREBBE CHE O LEGA O FORZA ITALIA STACCASSERO LA SPINA AL GOVERNO...)

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

DAGOREPORT - AL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO SARANNO DOLORI PER LA MELONI INEBRIATA DAL TRUMPISMO - IL PRIMO NODO DA SCIOGLIERE SARÀ LA RATIFICA, UNICA MANCANTE DEI 27 PAESI, ALLA RIFORMA DEL MECCANISMO EUROPEO DI STABILITÀ (MES), A GARANZIA DI UNA CRISI BANCARIA SISTEMICA. LA DUCETTA AVEVA GIA' PROMESSO DI RATIFICARLO DOPO LA FIRMA DEL PATTO DI STABILITÀ. MA ORA NON POTRÀ INVENTARSI SUPERCAZZOLE DAVANTI A MACRON, SCHOLZ, TUSK, SANCHEZ, LEADER CHE NON NASCONDONO DIFFIDENZA E OSTILITÀ NEI CONFRONTI DELL'UNDERDOG CHE SI È MESSA IN TESTA DI ESSERE IL CAVALLO DI TROIA DELLA TECNODESTRA AMERICANA IN EUROPA - MA IL ROSPO PIÙ GROSSO DA INGOIARE ARRIVERÀ DALL’ESTABLISHMENT DI BRUXELLES CHE LE FARÀ PRESENTE: CARA GIORGIA, QUANDO VAI A BACIARE LA PANTOFOLA DI TRUMP NON RAPPRESENTI LE ISTANZE EUROPEE. ANZI, PER DIRLA TUTTA, NON RAPPRESENTI NEMMENO L’ITALIA, MEMBRO DELLA UE QUINDI SOGGETTA ALLE REGOLE COMUNITARIE (CHE HANNO TENUTO A GALLA IL PIL ITALIANO CON I 209 MILIARDI DI PNRR), MA RAPPRESENTI UNICAMENTE TE STESSA…

donald trump elon musk

DAGOREPORT – SIC TRANSIT GLORIA MUSK: A TRUMP SONO BASTATI MENO DI DIECI GIORNI DA PRESIDENTE PER SCAZZARE CON IL MILIARDARIO KETAMINICO – LA VENDITA DI TIKTOK A MICROSOFT È UN CAZZOTTO IN UN OCCHIO PER MR. TESLA (BILL GATES È UN SUO ACERRIMO NEMICO). POI C’È LA DIVERSITÀ DI VEDUTE SUL REGNO UNITO: MUSK VUOLE ABBATTERE IL GOVERNO DI STARMER, CHE VUOLE REGOLAMENTARE “X”. E TRUMPONE CHE FA? DICE CHE IL LABURISTA STA FACENDO UN “GOOD JOB” – L’INSOFFERENZA DEL VECCHIO MONDO “MAGA”, L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE E I DAZI ALL’EUROPA: IL TYCOON ASPETTA PERCHÉ VUOLE DISCUTERE CON LONDRA…

stefano boeri cino zucchi beppe sala

DAGOREPORT! LA "POLITECNICO CONNECTION" MILANESE, CHE HA PORTATO AI DOMICILIARI STEFANO BOERI E CINO ZUCCHI ERA STATA RACCONTATA SUL “FATTO” DA EMILIO BATTISTI NELL’AGOSTO DEL 2022 – L’ARCHITETTO SQUADERNAVA LA RETE DI RELAZIONI PROFESSIONALI TRA I VINCITORI DEL CONCORSO E I COMMISSARI BOERI E ZUCCHI LA “RIGENERAZIONE URBANA” A COLPI DI GRATTACIELI, SULLA QUALE IL SINDACO SALA TRABALLA, NASCE SEMPRE NELLA SCUOLA DI ARCHITETTURA DEL POLITECNICO, DOVE IMPAZZA DA DECENNI UNA LOTTA INTESTINA TRA DOCENTI, QUASI TUTTI DI SINISTRA - L’INUTILITÀ DEI CONCORSI, OBBLIGATORI, PERÒ, PER LEGGE, QUANDO SAREBBE PIÙ ONESTO CHE...