
E VISSERO INFELICI E SCONTENTE - NEGLI SCATTI POP SURREALISTI DI DINA GOLDSTEIN LE PRINCIPESSE “DISNEY” SONO DECADUTE E DEPRESSE. BARBIE, DISTRUTTA PER AVER BECCATO KEN A LETTO CON UN UOMO, SI TAGLIA I CAPELLI E SI SUICIDA
rapporto aperto in casa di barbie
Dina Goldstein è la fotografa pop surrealista che nel 2007 diede vita alla serie “Fallen Princesses”, ovvero i ritratti di principesse decadute, da Cenerentola ubriacona nei bar per motociclisti a Pocahontas confinata nella riserva indiana, da Ariel chiusa in un acquario a Esmeralda integralista islamica, Biancaneve casalinga disperata, il principe azzurro invecchiato nell’ospizio in attesa che la sua bella si risvegli. Un’accusa al lieto fine raccontato nelle favole, un invito a riflettere sulla vita reale, fatta di sogni infranti, infelicità, guerra, deperimento.
Nel 2012 ha ideato il progetto “In The Dollhouse”, prendendo come riferimento il modello di bellezza della cultura occidentale, cioè la coppia Barbie-Ken. Li mette a convivere in spazi perfetti e tutti rosa, ma poi Ken capisce di essere omosessuale e Barbie lo trova a letto con l’amante. Distrutta, si taglia i capelli e si dà all’alcol. La serie è in mostra fino al 15 giugno presso la “Fotografica Bogotà”.
Il progetto più recente di Dina si intitola “Gods Of Suburbia”, che sta girando per le gallerie internazionali, analisi visuale della fede religiosa in un contesto contemporaneo. E allora ecco che l’ultima cena di Gesù si fa fra discepoli della birra, Darwin finisce a porsi domande sull’evoluzione davanti alle slot machine, e Maometto ha a che fare con ragazzini più interessati alla tecnologia.
cenerentola ubriacona
principi in ospizio
principessa in un castello di rifiuti
esmeralda in guerra