DOPO ESSERE STATO SCARCERATO GRAZIE AGLI SFORZI DIPLOMATICI CON PUTIN, L’ATTIVISTA ITALIANO DI GREENPEACE METTE IN SCENA IL SOLITO SIPARIETTO DA DURO E PURO: “LO RIFAREI”

Da "la Stampa"

«Sì, lo rifarei»: scarcerato oggi, il napoletano Cristian D'Alessandro non appare piegato da 62 giorni di prigioni russe per il blitz con altri 30 attivisti di Greenpeace contro una piattaforma petrolifera di Gazprom nel fragile ecosistema dell'Artico russo. E ai cronisti che lo attendevano all'uscita dal carcere a San Pietroburgo, prima di assaporare i confort di un hotel cittadino, non ha esitato a ribadire la sua fede nel carattere pacifico e nella nobiltà dei fini della protesta. Come altri due dei 10 militanti rimessi in libertà oggi, dopo il pagamento della cauzione di 45 mila euro a testa, pagata da Greenpeace International.

«Estremisti? Non lo siamo mai stati, siamo pacifici e non violenti per definizione, sono sciocchezze. Io assolutamente non mi pento di aver partecipato a questa azione», ha dichiarato Andrei Allakhverdov, portavoce di Greenpeace Russia, anche lui scarcerato oggi. Del resto lo stesso Putin, che fin dall'inizio aveva escluso si trattasse di «pirati», ha riconosciuto che gli attivisti di Greenpeace hanno fini «nobili».

Ma metodi «sbagliati», perché «non tutti i fini nobili possono essere raggiunti con qualsiasi mezzo» ha ammonito, rovesciando la celebre massima machiavellica. Ma alla fine, pur ribadendo che lo Stato deve far rispettare la legge, ha auspicato che sia «clemente». E sembra proprio questa la linea cui sembrano ispirarsi le recenti decisioni dei tribunali di San Pietroburgo di liberare gli accusati, invertendo la rotta «carceraria» del comitato d'indagine. Solo ad un attivista, l'australiano Colin Russell, è stata inspiegabilmente negata la libertà ma forse l'appello ne cambierà le sorti.

È stato lo stesso Cristian ad avvisare telefonicamente il padre Aristide a Napoli di essere uscito di cella: «ci siamo commossi - ha riferito il genitore - mi ha detto "papa", fammi assaporare un po' di libertà, tra un paio di ore ci sentiamo con calma'. Dopo due mesi terribili - ha aggiunto papà Aristide - finalmente una gioia piena. Ora lo aspettiamo, ma non sappiamo ancora quando potrà tornare, bisognerà attendere l'ordinanza del tribunale». «Comunque resta una storia allucinante, da film dell'orrore», ha aggiunto.

«Non vediamo l'ora di parlare con lui. Come madre è di grande conforto saperlo libero e rappresenta un primo passo importante per dimostrare che mio figlio non ha commesso nessuno dei crimini per i quali insieme ai compagni è stato accusato», gli ha fatto eco la moglie, Raffaella Ruggero, che ha ringraziato la Farnesina e la rappresentanza diplomatica per il prezioso aiutò'. In effetti sulla svolta sembra aver pesato, oltre alla mobilitazione pubblica internazionale, «la pressione anche diplomatica», come ha sottolineato la ministra degli esteri Emma Bonino. Città in festa a Napoli, dove la notizia della liberazione di D'Alessandro, annunciata dal sindaco Luigi De Magistris al consiglio comunale, è stata accolta da un fragoroso applauso.

«Considero le battaglie di Cristian le mie battaglie ed è importante che sia tornato libero», ha osservato De Magistris. Più frenato l'entusiasmo di Greenpeace: «siamo sollevati, ma non stiamo festeggiando: sono tutti ancora accusati di vandalismo, un crimine molto serio che non hanno commesso, e rischiano anni di carcere.

Gli Arctic30 saranno liberi quando cadranno le accuse ingiuste e anche l'ultimo di loro sarà tornato a casa dalla propria famiglia», ha commentato il direttore esecutivo di Greenpeace Italia, Giuseppe Onufrio. L'associazione ha protestato anche contro la conferma odierna del sequestro della Arctic Sunrise, la nave di Greenpeace battente bandiera olandese usata per il blitz: c'è il timore che, lasciata in abbandono nella Baia di Kola, rischi di affondare.

2 - GREENPEACE: PORTAVOCE, ATTIVISTI NON CHIEDERANNO GRAZIA: 'NESSUNO DI LORO SI CONSIDERA COLPEVOLE'
(ANSA) - I 30 attivisti di Greenpeace accusati di teppismo per il blitz contro una piattaforma petrolifera artica di Gazprom non chiederanno la grazia alle autorita' russe. Lo ha reso noto Ivan Blokhov, direttore dei programmi di Greenpeace Russia, citato da Interfax. ''Nessuno di loro si considera colpevole'', ha osservato.

3 - GREENPEACE: MOSCA, ATTIVISTI IN RUSSIA SINO A FINE INDAGINE
(ANSA) - Non potranno lasciare la Russia sino alla conclusione dell'indagine i 30 attivisti di Greenpeace accusati di teppismo per il blitz contro una piattaforma petrolifera artica di Gazprom. Lo sostiene una rappresentante del servizio federale per l'immigrazione per la citta' di San Pietroburgo, aggiungendo che i militanti potrebbero avere problemi anche a spostarsi nel territorio della federazione russa. Il visto di uscita sara' rilasciato a tutti appena sara' chiuso il procedimento, ha precisato a Ria Novosti.

 

Cristian DAlessandro greenpeace x n DALESSANDRO large images cristian d alessandro dalessandro cristian foto greenpeace x christian d alessandro arctic Sunrise DC

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