O I SOCIAL O LA VITA – UNA 16ENNE DI MANERBA, IN PROVINCIA DI BRESCIA, SI È SUICIDATA DOPO CHE I GENITORI LE HANNO IMPEDITO DI USARE I SOCIAL: SI È ARRAMPICATA SU ALCUNI SCOGLI E SI È LANCIATA NEL VUOTO NEL LAGO DI GARDA. A DARE L’ALLARME SONO STATI ALCUNI TURISTI CHE L’HANNO VISTA PRECIPATARE: IL CORPO È STATO RECUPERATO COSÌ COME LO ZAINETTO CHE HA LASCIATO SULLA SCOGLIERA. ALL’INTERNO LE LETTERE D’ADDIO AI GENITORI E…
Valerio Morabito per www.corriere.it
Quel «no» categorico le deve essere girato in testa a lungo. Un no sacrosanto di mamma e papà: niente social. Niente Tik Tok, Instagram e Facebook, «sei ancora troppo piccola». Un rifiuto comprensibile, perché in Rete si trova di tutto e non tutti i ragazzini riescono a gestire la situazione. Ma lei, che aveva superato l’età di sbarramento (14 anni) non accettava quel rifiuto, forse unica tra tutte le compagne e i compagni a non poter avere accesso alle piattaforme per la socializzazione.
E ieri ha deciso che senza i social non valeva la pena continuare a vivere, niente poteva ancora avere senso, e si è gettata nel vuoto. Anna — il nome è assolutamente di fantasia — ha scelto di non continuare a vivere la vita reale e si è lanciata da una montagna. Il dramma si è consumato verso le 13. Anna ha raggiunto lo spiazzo dove forse era già stata in precedenza in gita e ha lasciato il suo zainetto da studentessa. Lo ha appoggiato a un masso assicurandosi che non potesse cadere perché ci teneva che il contenuto non andasse perso.
All’interno c’erano delle lettere, scritte per i familiari, forse la sera prima, forse preparate già da giorni.... Sulla carta le sue ultime parole. Nello zainetto anche il cellulare che è stato sequestrato su disposizione del magistrato di turno. A dare l’allarme sono stati alcuni turisti che l’hanno vista precipitare. Sul posto sono accorsi i carabinieri competenti sulla zona, e il personale del 118, ma per la ragazzina non c’è stato nulla da fare, i medici non hanno potuto fare altro che constatare il decesso: ha preferito morire, piuttosto che vivere senza social.