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E ORA SONO CAZ*I AMARI – GLI AVVOCATI DI 21 SAVAGE, IL RAPPER ARRESTATO PERCHÉ ACCUSATO DI RISIEDERE IRREGOLARMENTE NEGLI USA, HANNO CONFERMATO CHE L’ARTISTA NON È NATO NEGLI STATI UNITI, MA IN GRAN BRETAGNA – IL SUO VISTO È SCADUTO NEL 2006 E ADESSO RISCHIA DI ESSERE ESPULSO… (VIDEO)

 

Da "www.rockol.it"

 

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Il team legale che sta assistendo 21 Savage, il rapper accusato di risiedere irregolarmente entro i confini degli Stati Uniti e per questo tratto in stato di fermo dall'United States Immigration and Customs Enforcement in attesa di essere espulso dal paese, ha confermato come Shayaa Bin Abraham-Joseph - questo il nome all'anagrafe dell'artista - sia un cittadino britannico, nato nel quartiere londinese di Newham, nella zona orientale della capitale britannica, nel 1992.

 

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Secondo la ricostruzione degli avvocati di Savage, l'oggi ventiseienne star dell'hip hop sarebbe arrivato negli USA per la prima volta all'età di sette anni: il suo visto - sempre a detta del team legale - sarebbe scaduto nel 2006, "ma non per colpa del nostro assistito", che - anzi - avrebbe cercato di rinnovarlo già nel 2017 ma senza ricevere alcuna risposta dalle autorità.

 

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"Il signor Abraham-Joseph ha tre figli cittadini americani, una madre legalmente residente negli USA e quattro fratelli cittadini americani o residenti legali negli USA", hanno concluso gli avvocati: "Ha pertanto dei fortissimi legami con gli Stati Uniti, paese dove vive da quando ha frequentato la prima elementare".

 

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Nel comunicato diramato oggi, i legali di 21 Savage ribadiscono come il loro assistito non abbia mai nascosto alla autorità la propria condizione di cittadino britannico in attesa del rinnovo del visto, parlando - in un'altra nota, diramata in separata sede - di "violazione dei diritti civili" perpetrata ai danni di Abraham-Joseph da parte delle autorità.

 

 

 

 

 

 

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