"ADESSO SONO UN PO' STANCO. ME NE VADO AFFANCULO" - IL 27ENNE INGLESE RUSS COOK È DIVENTATO IL PRIMO UOMO AD ATTRAVERSARE TUTTA L’AFRICA DI CORSA - IL GIOVANE, CHE SUI SOCIAL SI FA CHIAMARE "THE HARDEST GEEZER" ("IL TIPO PIU' TOSTO DI TUTTI"), HA COMPIUTO L'IMPRESA IN 352 GIORNI, PERCORRENDO 16.250 CHILOMETRI (L'EQUIVALENTE DI 358 MARATONE) ATTRAVERSO 16 PAESI - IL PERCORSO DEL "FORREST GUMP ROSCIO" È STATO PIENO DI IMPREVISTI, TRA INFORTUNI, GUASTI AL CAMPER, RAPINE E SEQUESTRI: "IN CONGO MI HANNO CARICATO SU UNA MOTO E MI HANNO PORTATO IN UN VILLAGGIO, VOLEVANO FARMI A PEZZI E MANGIARMI" -  VIDEO

Estratto da "la Repubblica"

 

russ cook 13

[…] Russell Cook, 27 anni, britannico, magrissimo, capelli color rame sotto un berretto da pescatore e la barba come un rampicante, è diventato il primo uomo ad attraversare tutta l’Africa di corsa, dal punto più a sud a quello più a nord, in 352 giorni e quasi altrettante ultramaratone. Il che rende abbastanza chiaro perché sui social, dove ha documentato tutto dal giorno 0, abbia scelto di chiamarsi The Hardest Geezer , cioè il tipo più tosto di tutti.

 

il tragitto di russ cook

Il percorso è partito lo scorso aprile a Capo Agulhas, il punto più a sud del Sudafrica, e si è concluso domenica in quello più a nord della Tunisia, nel mare di Ras Angela, in mezzo a decine di fan e giornalisti che hanno corso gli ultimi 44 chilometri con lui. È passato per 16 Paesi diversi e ha tagliato il continente in altezza, deserto compreso, costeggiando il fianco occidentale dell’Africa. Parliamo di 16.250 chilometri, l’equivalente di 385 maratone, percorsi in 352 giorni. Anche se nei piani iniziali dovevano essere 240.

 

[…] prima di partire si era tatuato il numero di passaporto sul polso: «Giusto nel caso mi rapiscano, cose del genere ». Statisticamente era più probabile accadesse in Nigeria, in realtà è capitato in Congo, dove è stato caricato su una moto da due locali e dopo «sette ore di guida» si è trovato in un villaggio. E poi in una capanna. E lì “un sacco di uomini” hanno discusso a lungo cosa fare di lui. Fra le possibilità vagliate anche «essere fatto a pezzi costola per costola e mangiato», ma alla fine il capo ha deciso che la troupe poteva tornare a prenderlo, portando giusto un po’ di soldi per la comunità.

russ cook 14

 

Era agosto, un bello spavento. Simile a quello di una manciata di ore prima, quando era stato fermato da un gruppo di uomini che, brandendo dei machete, gli chiedevano di svuotarsi le tasche. Gli andò bene: aveva con sé solo un biscotto, probabilmente perché un mese prima, in Angola, dei criminali armati di fucili gli avevano già rubato fotocamere, telefoni, soldi e passaporti (il tatuaggio, in effetti, era una buona idea). Le peripezie sono durate fino a un mese fa, quando ha rischiato di vedere tutti gli sforzi vanificati per dei problemi nell’ottenere il visto per l’Algeria.

russ cook 12

 

«Volevo correre l’Africa in lunghezza anche perché non l’ha mai fatto nessuno, e ora inizio a capire perché», ragionò. Fra gli altri motivi c’è anche che correre un’ultramaratona (una corsa oltre i canonici 42,195 chilometri) al giorno non sia proprio consigliassimo. E dunque, in Namibia, è stato un dottore a fermarlo per qualche giorno, almeno finché il suo corpo non avesse smesso di mandare il sangue dove il sangue non avrebbe dovuto stare. Il resto lo hanno fatto gli antidolorifici.

russ cook 5

 

[…]  grazie all’esposizione sui social, Project Africa ha già raccolto 800mila euro ed è lanciato verso il milione, tutti devoluti a favore dei rifugiati africani in Uk e di un’associazione che attraverso la corsa aiuta senzatetto e persone in gravi difficoltà.

 

[…] Niente grida di gioia. Pugni alzati? Macché. Un sorriso tirato e una mano alzata alla tempia a favore dei fotografi. «Sono un po’ stanco », ha detto con gli occhi persi alla tv britannica appena uscito dall’acqua marina, dov’era andato a cercare ristoro appena varcato il punto d’arrivo.«Ora me ne vado affanc… », ha aggiunto. Ed è uscito dall’inquadratura.

russ cook 1russ cook 4russ cook 11russ cook 9russ cook 6russ cook 7russ cook 3russ cook 8russ cook 2russ cook 10

Ultimi Dagoreport

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, MATTEO SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…