"RITIRO LE ACCUSE CONTRO DI TE SOLO SE MI CEDI LA TABACCHERIA" - UNA 40ENNE DI TORINO È STATA CONDANNATA A 2 ANNI E 4 MESI DI CARCERE PER TENTATA ESTORSIONE NEI CONFRONTI DELL'EX COMPAGNO - LA DONNA AVEVA DENUNCIATO L'EX PER MALTRATTAMENTI, RACCONTANDO DI AVER SUBITO PERCOSSE, INSULTI E PEDINAMENTI PER 5 ANNI. MA I GIUDICI HANNO STABILITO CHE LE VIOLENZE ERANO RECIPROCHE E HANNO ASSOLTO L'UOMO - A QUEL PUNTO LUI…
Estratto dell'articolo diLudovica Lopetti per www.lastampa.it
Ha accusato il compagno di maltrattamenti, ma, una volta assolto, lui le ha dato il benservito denunciandola per calunnia e tentata estorsione. Al convivente ha detto, pressappoco: «Ritiro le accuse contro di te solo se mi cedi la tabaccheria». Oggi la donna, una 40enne madre di due bambini (difesa dagli avvocati Davide Parlatano e Luca Priotto) è stata condannata a 2 anni e 4 mesi di carcere per il tentativo di estorsione e dovrà versare alla persona offesa una provvisionale da 20mila euro. È stata assolta invece dal reato di calunnia.
La donna, prima di finire sul banco degli imputati, aveva raccontato ai carabinieri di aver subito percosse, insulti e pedinamenti per cinque anni: […] Da quegli addebiti l’uomo è stato assolto sia in primo che in secondo grado e le sentenze hanno contestualizzato le violenze reciproche in un rapporto di coppia burrascoso, scandito da litigi furibondi. […]
Meno controverso l’altro addebito, quello per cui oggi è stata condannata: mentre era in corso il processo per maltrattamenti, la donna, nell’ambito delle trattative in sede civile, ha prospettato al compagno la possibilità di ritirare la querela in cambio della tabaccheria, formalmente intestata a lui. L’imputata ha sempre negato gli addebiti, i suoi legali hanno promesso di fare appello dopo le motivazioni.