mascherina mascherine san pietro coronavirus

IL 5 LUGLIO POTREBBE DECADERE L'OBBLIGO DI INDOSSARE MASCHERINE ALL'APERTO (QUESTIONE SU CUI IL CTS E' STATO IGNORATO) - SULLA PROROGA DELLO STATO DI EMERGENZA, CHE SCADE IL 31 LUGLIO E CHE SALVINI VOLEVA ELIMINARE, SI TORNERÀ A PARLARE SOLO ALLA METÀ DEL MESE PROSSIMO - DRAGHI HA IMPOSTO SILENZIO E LAVORO, COME IN MONASTERO - OGGI SI VEDRANNO GLI ESPERTI DEL COMITATO TECNICO SCIENTIFICO CHE DOVRANNO PRONUNCIARSI SULLA RIAPERTURA DELLE DISCOTECHE (IPOTESI 1° LUGLIO, CON IL GREEN PASS)

Monica Guerzoni per il "Corriere della Sera"

 

salvini draghi

A Matteo Salvini il presidente del Consiglio ha chiesto una tregua. Una moratoria sulle parole e sulle polemiche politiche, almeno sul fronte delicatissimo della lotta alla pandemia. In compenso il leader della Lega, che al capo del governo ha snocciolato «i Paesi europei che hanno già tolto il bavaglio», è uscito dal breve incontro di Palazzo Chigi convinto che l'obbligo di indossare le mascherine all' aperto cadrà in Italia ancor prima del 15 luglio.

 

franco locatelli

Ai piani alti di piazza Colonna la misura è allo studio da giorni. Draghi ne ha soppesato gli effetti e il forte valore simbolico. Di certo il presidente non vede l' ora di dare agli italiani un messaggio di ritorno alla vita e alla normalità, ma bisogna farlo «con prudenza, passo dopo passo». Senza fughe in avanti e senza lasciarsi guidare dalle ideologie. La Lega e Italia Viva sono in pressing, i 5 Stelle sono favorevoli ad accelerare, il Pd conserva qualche cautela e il ministro Speranza di Leu teme la corsa della variante indiana.

Eppure la decisione è matura.

 

E se nella maggioranza c'è chi ipotizza il via libera dal 1° luglio, secondo fonti di governo la data più probabile è il 5 luglio, perché nell' era dell' esecutivo di unità nazionale le riforme relative alla pandemia scattano di lunedì. Dell' opportunità di prorogare lo stato di emergenza, che scade il 31 luglio e che il leader della Lega voleva eliminare, si tornerà invece a parlare solo alla metà del mese prossimo.

MATTEO SALVINI IN SENATO APPLAUDE DRAGHI

 

Fino ad allora, silenzio e lavoro. Questa la linea «pragmatica» di Mario Draghi, il quale guarda con sollievo ai numeri dei contagi in discesa, ma segue con attenzione (e preoccupazione) i dati della variante Delta che ha cominciato a picchiare duro in diversi Paesi, dal Regno Unito alla Russia.

 

Anche per questo e per l' imprevedibilità del Covid, a Palazzo Chigi la proroga dello stato di emergenza è ritenuto un passaggio scontato. Se tra un mese la situazione sarà sotto controllo i poteri speciali verranno prolungati fino al 30 ottobre, se invece, come nessuno ovviamente si augura, il virus e le sue varianti costringeranno anche l' Italia ad alzare il livello di guardia, lo stato di emergenza verrà prorogato fino al 31 dicembre.

 

SILVIO BRUSAFERRO FRANCO LOCATELLI

«Ne riparleremo a fine luglio», ha accettato di abbassare i toni Salvini, che pure questa volta non aveva fatto altro che cogliere al volo l' assist di Speranza, il primo a dire che togliere lo stato di emergenza tra sei settimane sarebbe «un bel segnale». Un' uscita che ha sorpreso molti nel governo, premier incluso, vista la prudenza e il rigore con cui il ministro della Salute, che gode della fiducia di Draghi, ha affrontato il virus sin dal primo giorno. Di merito e di metodo si parlerà nella prossima cabina di regia sul Covid, che non si riunisce da settimane.

 

BALLO IN MASCHERA

Oggi si vedranno gli esperti del Comitato tecnico scientifico, ai quali però sembra non sia stato chiesto formalmente alcun parere sulle mascherine all' aperto. Si discuterà invece di discoteche e Salvini spera che al termine della riunione gli scienziati pronuncino «parole chiare» riguardo al ritorno sulle piste da ballo, che potrebbe scattare il 1° luglio (con il green pass). Faccia a faccia con Draghi per mezz' ora, l' ex responsabile dell' Interno non ha parlato solo di Covid. Dopo che il premier ha fatto il punto sugli sviluppi positivi e le prospettive di crescita dell'economia italiana, Salvini ha aperto il dossier immigrazione. E pur senza nominare la ministra Luciana Lamorgese ha criticato la gestione del Viminale, mostrando al premier dei grafici con i numeri degli sbarchi.

MASCHERINE IN DISCOTECA

 

«Il governo deve cambiare registro anche sulla comunicazione del fenomeno - è la tesi che Salvini ha esposto a Draghi - Se si sta in silenzio, l' opinione pubblica può pensare che si legittimino gli arrivi». Una provocazione alla quale dal Viminale rispondono schivando la polemica e rendendo noto che proprio ieri la ministra Lamorgese ha parlato con il primo ministro tunisino Hichem Mechichi, che nei prossimi giorni sarà in Italia.

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