festini genova

“ABBIAMO SNIFFATO COCA, SONO RIMASTA NELLA VILLA PER SEI GIORNI” - PARLA UNA DELLE RAGAZZE ASSOLDATE PER I FESTINI CON MANAGER, POLITICI E IMPRENDITORI A GENOVA – UNA DELLE RAGAZZE RIVELA: “MI PROSTITUIVO PER MANTENERE TRE FIGLI”. IL LINGUAGGIO IN CODICE COL PUSHER - L'INCHIESTA HA PORTATO ALL'ARRESTO DELL’IMPRENDITORE CHRISTIAN ROSOLANI E DELL’ARCHITETTO ALESSANDRO CRISTILLI  - LA RAGAZZA “CHE FACEVA POMPINI E SEGHE IN GIRO AI GENOVESI” E IL PRESUNTO RAPPORTO SESSUALE CON IL VICEPRESIDENTE DELLA REGIONE LIGURIA, IL LEGHISTA ALESSANDRO PIANA (NON INDAGATO)...

François De Tonquédec per “la Verità” - Estratti

 

FESTINI GENOVA ESCORT

«Dieci ragazze per me posson bastare» cantava Lucio Battisti. E forse bastavano anche ai presunti sfruttatori della prostituzione di Genova, per questo arrestati (il cinquantasettenne architetto Alessandro Cristilli e il cinquantatreenne albergatore Christian Rosolani), e alla maitresse, la trentunenne Jessica N., che li aiutava a trovare donne disposte a compiacere genovesi di tutte le classi, ma soprattutto facoltosi e potenti. Nell’ordinanza che ha portato alle misure cautelari ci sono i nomi delle dieci giovani coinvolte nel giro di prostituzione.

 

La più piccola è del 2001, ma ci sono altre quattro che sono nate tra il 1992 e il 1998 (quest’ultima ha venticinque anni ancora da compiere). Nell’elenco ci sono anche donne più mature e con figli. Una di loro è del 1976 e da almeno due anni ha lasciato il mestiere più antico del mondo per cambiare completamente vita. Le straniere sono tre, una cubana, 35 anni, un’argentina, 45, e una rumena, 44. Vivono tutte in quartieri popolari, tranne un paio.

 

(...)

ALESSANDRO PIANA

Una delle ragazze, G.S., 29 anni, risulta abitare in uno di quei casermoni costruiti sotto l’ex ponte Morandi per i ferrovieri negli anni ‘50. Una dozzina di palazzi di cinque piani, tutti uguali. Dal cortile interno si vede il nuovo viadotto sorvolare gli edifici. Qui, G.S., di ritorno da una notte di bisboccia a pagamento, sembra abbia trovato ad attenderla il fidanzato e di fronte alle sue rimostranze, avrebbe ribattuto che «lui aveva fatto uso di cocaina spendendo 50 euro, mentre lei aveva fatto comunque· uso di sostanze stupefacenti ed aveva bevuto gratuitamente e per di più aveva guadagnato 200 euro». In un’occasione un cliente avrebbe speso per le prestazioni G.C. ben 1.350 euro, ma la maitresse ne avrebbe trattenuti per sé 1.000.

 

Ma, come detto, c’è anche chi pare vivere in alcune delle zone più esclusive della città, di fronte alla spiaggia di Priaruggia o sulla passeggiata Anita Garibaldi, lo splendido lungomare di Nervi, impareggiabile set del film Palombella rossa.

 

La fortunata è L.C., quarantaquattrenne rumena, la quale, insieme con la giovanissima V.C., avrebbe trascorso un week end in Costa azzurra con Cristilli, il quale, in vista della gita, si sarebbe rifornito di un «carico pesante», fatto di cocaina.

escort 1

La straniera su Whatsapp non nasconde la sua attitudine e si mostra in abito nero in lattice, mentre addenta un frustino.

Ma quando sente che siamo dei giornalisti, ci chiude in faccia il telefono.

Non va meglio con amiche e colleghe. G.F. ha spiegato di essere in una comunità con sua figlia e ha affermato di volersi lasciare dietro tutta questa storia.

 

 

(…)

Molto più disponibile D.B., 47 anni. Ha raccontato alla Verità, di aver cominciato a prostituirsi nell’appartamento di via Serra nel periodo del Covid e di aver esercitato quel mestiere per circa un anno, fino al 2021. «Io adesso faccio un’altra vita», rivendica.

Ha visto tanti uomini che, però, non sapeva che lavoro facessero. «Venivano, facevano i loro comodi e se ne andavano». Numerose volte raggiungeva i clienti a domicilio.

Nel lupanare le ragazze venivano convocate alla bisogna. «C’era un annuncio su Bakeka incontri e quando i clienti chiamavano, venivamo convocate».

 

D.B. è andata a un paio di feste. Una volta con l’argentina A. nell’abitazione di Christian Rosolani in via Quartana, la villa al centro dell’inchiesta e dei festini.

escort 23

Rosolani e l’amico che era presente all’incontro non avrebbero consumato il rapporto «perché troppo fatti di cocaina». La donna ha visto Cristilli una o due volte, ma non avrebbe mai avuto incontri ravvicinati con lui.

 

D.B. ha iniziato a prostituirsi dopo che un amico le aveva presentato Jessica N..

Inizialmente pensava di fare la ragazza immagine, ma poi quando le hanno proposto di fare la «prostituta» (usa questo termine) ha accettato.

«Dovevo mantenere da sola tre figli. Oggi, però, come hanno riconosciuto in Questura, sono “pulita”, e faccio la barista in un’altra città».

 

alessandro piana 3

V.C. è uno dei personaggi chiave dell’inchiesta: è la più giovane, la più disinibita e sarebbe stata lei ad aver avuto il rapporto sessuale con il vicepresidente della Regione Liguria, il leghista Alessandro Piana, citato nell’ordinanza di custodia cautelare, ma non indagato.Quando la contattiamo è a Ibiza. Lamenta di essere finita sui giornali e annuncia querele. Le chiediamo dei festini con prestazioni sessuali e lei risponde in modo secco: «Non esiste». E dopo essersi fatta inviare qualche domanda su Whatsapp ci liquida con un «risponderò a tutto al mio ritorno».

 

Di lei, su Internet, c’è ancora la non proprio edificante recensione (voto «9+») sul suo conto, ai tempi in cui era tredicenne e faceva «pom… e seg.. in giro ai genovesi». La ventiquattrenne G.B, che avrebbe avuto rapporti sessuali con lo stesso cliente in almeno due feste, stando alle indagini, ci ha detto: «Mi limito a dire che io e M.Z. ci siamo tirate fuori subito dal giro e soprattutto non vogliamo passare da “escort”, dal momento che né lo siamo, né tanto meno facevamo parte di tutta questa organizzazione». Alla domanda su una precisa festa a cui avrebbe preso parte, risponde secca: «Per quanto riguarda la serata a cui si fa riferimento, preferisco parlarne prima con il mio avvocato, ma anche in quel caso non ho fatto assolutamente niente di male».

 

escort 20

Torniamo adesso alle carte e ai party vietati ai minori. Vi potevano partecipare sino a otto ragazze, come è accaduto in un’occasione, quando a sollazzarsi erano tre uomini e un dj. «Abbiamo fatto uso di cocaina», ha raccontato agli inquirenti E.M., una delle escort che hanno ricostruito il giro di festini a base di droga e squillo nella Genova bene.

 

Le serate avevano sempre lo stesso tema: un gioco con penitenze da pagare, strip-tease e cocaina. La polvere bianca, stando al racconto della prostituta, era «a disposizione di tutti». Poi, i rapporti sessuali con gli ospiti. «Io mi sono trattenuta nella villa per cinque o sei giorni», ricorda a verbale E.M.. Un particolare che riporta alla mente le interminabili feste a base di stupefacenti, violenza e champagne organizzate a Terrazza Sentimento dall’imprenditore milanese Alberto Genovese.

 

(...)

Le ragazze venivano ingaggiate dall’architetto Cristilli, che agiva come un broker: «Intermediava» le ragazze e le «remunerava corrispondendo il compenso», sottolineano gli investigatori.

escort 12

 

Ma, stando alla ricostruzione degli inquirenti, si godeva pure le notti brave. Proprio da una lunga telefonata con E.M. è emerso che la ragazza era stata contattata dall’architetto per la festa di compleanno dell’amico albergatore. Lei ha confermato tutto. Compresa la retribuzione: «200 o 300 euro per partecipare alla festa e per essere presentata a lui (Christian, ndr). Ricordo che Alessandro ha voluto che il festeggiato non sapesse del pagamento in denaro per la mia presenza». Non sono mancate le conferme sul sesso: «Sono andata al piano di sopra con Christian e ho consumato un rapporto sessuale completo con lui».

 

escort 21

E sulla droga: «Anche in quella occasione abbiamo fatto uso di cocaina e sia Alessandro che Christian l’hanno messa disposizione per tutti». Di droga dovevano averne in abbondanza. Tant’è che Cristilli, secondo gli inquirenti, «a latere del lenocinio (lo sfruttamento della prostituzione, ndr), svolgeva anche un’attività di cessione di cocaina indipendentemente dai festini, in particolare a beneficio di una insegnante di un liceo di Genova». Le cessioni non sarebbero state sporadiche e i quantitativi «non modesti», si legge nei documenti.

 

escort 24

Il linguaggio criptico usato nelle telefonate non è bastato a schivare l’accusa di spaccio: ti porto «quattro bottiglie», dice Cristilli alla prof. E riferendosi al pusher: «Sperando che poi quello là... la persona non mi tiri in culo (non gli dia buca, ndr)». Altra telefonata. Parla la prof: «Comunque del tuo ordine di vino... se riesci... belin sai com’è... se riesci tre bocce domani mattina». Sono stati scoperti anche i canali di approvvigionamento, che i due arrestati avrebbero modificato nel tempo «in funzione della migliore qualità della cocaina», scrivono gli inquirenti. Ma anche perché, a un certo punto, il loro pusher era finito in manette. Un campanello d’allarme che non ha scoraggiato i due viziosi professionisti arrestati nei giorni scorsi.

 

 

escort 19

Ultimi Dagoreport

donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – PUTIN NON PERDE MAI: TRUMP ESCE A PEZZI DALLA TELEFONATA CON “MAD VLAD”. AVEVA GIÀ PRONTO IL DISCORSO (“HO SALVATO IL MONDO”) E INVECE HA DOVUTO FARE PIPPA DI FRONTE AL NIET DEL PRESIDENTE RUSSO ALLA TREGUA DI 30 GIORNI IN UCRAINA – ZELENSKY COTTO E MANGIATO: “SE NON SEI AL TAVOLO DEL NEGOZIATO, SEI NEL MENÙ” – LE SUPERCAZZOLE DEL TYCOON SU IRAN E ARABIA SAUDITA E LA PRETESA DELL’EX AGENTE DEL KGB: ACCETTO IL CESSATE IL FUOCO SOLO SE FERMATE GLI AIUTI ALL’UCRAINA. MA TRUMP NON POTEVA GARANTIRE A NOME DELL’EUROPA – DOPO IL SUMMIT A GEDDA DI DOMENICA PROSSIMA CI SARÀ UNA NUOVA TELEFONATA TRA I DUE BOSS. POI L’INCONTRO FACCIA A FACCIA…

donald trump dazi giorgia meloni

DAGOREPORT! ASPETTANDO IL 2 APRILE, QUANDO CALERÀ SULL’EUROPA LA MANNAIA DEI DAZI USA, OGGI AL SENATO LA TRUMPIANA DE’ NOANTRI, GIORGIA MELONI, HA SPARATO UN’ALTRA DELLE SUE SUBLIMI PARACULATE - DOPO AVER PREMESSO IL SOLITO PIPPONE (‘’TROVARE UN POSSIBILE TERRENO DI INTESA E SCONGIURARE UNA GUERRA COMMERCIALE...BLA-BLA’’), LA SCALTRA UNDERDOG DELLA GARBATELLA HA AGGIUNTO: “CREDO NON SIA SAGGIO CADERE NELLA TENTAZIONE DELLE RAPPRESAGLIE, CHE DIVENTANO UN CIRCOLO VIZIOSO NEL QUALE TUTTI PERDONO" - SI', HA DETTO PROPRIO COSI': “RAPPRESAGLIE’’! - SE IL SUO “AMICO SPECIALE” IMPONE DAZI ALLA UE E BRUXELLES REAGISCE APPLICANDO DAZI ALL’IMPORTAZIONE DI MERCI ‘’MADE IN USA’’, PER LA PREMIER ITALIANA SAREBBERO “RAPPRESAGLIE”! MAGARI LA SORA GIORGIA FAREBBE MEGLIO A USARE UN ALTRO TERMINE, TIPO: “CONTROMISURE”, ALL'ATTO DI TRUMP CHE, SE APPLICATO, METTEREBBE NEL GIRO DI 24 ORE IN GINOCCHIO TUTTA L'ECONOMIA ITALIANA…

donald trump cowboy mondo in fiamme giorgia meloni friedrich merz keir starmer emmanuel macron

DAGOREPORT: IL LATO POSITIVO DEL MALE - LE FOLLIE DEL CALIGOLA DELLA CASA BIANCA HANNO FINALMENTE COSTRETTO GRAN PARTE DEI 27 PAESI DELL'UNIONE EUROPEA, UNA VOLTA PRIVI DELL'OMBRELLO MILITARE ED ECONOMICO DEGLI STATI UNITI, A FARLA FINITA CON L'AUSTERITY DEI CONTI E DI BUROCRATIZZARSI SU OGNI DECISIONE, RENDENDOSI INDIPENDENTI - GLI EFFETTI BENEFICI: LA GRAN BRETAGNA, ALLEATO STORICO DEGLI USA, HA MESSO DA PARTE LA BREXIT E SI E' RIAVVICINATA ALLA UE - LA GERMANIA DEL PROSSIMO CANCELLIERE MERZ, UNA VOLTA FILO-USA, HA GIA' ANNUNCIATO L'ADDIO ALL’AUSTERITÀ CON UN PIANO DA MILLE MILIARDI PER RISPONDERE AL TRUMPISMO - IN FRANCIA, LA RESURREZIONE DELLA LEADERSHIP DI MACRON, APPLAUDITO ANCHE DA MARINE LE PEN – L’UNICO PAESE CHE NON BENEFICIA DI ALCUN EFFETTO? L'ITALIETTA DI MELONI E SCHLEIN, IN TILT TRA “PACIFISMO” PUTINIANO E SERVILISMO A TRUMP-MUSK...

steve witkoff marco rubio donald trump

DAGOREPORT: QUANTO DURA TRUMP?FORTI TURBOLENZE ALLA CASA BIANCA: MARCO RUBIO È INCAZZATO NERO PER ESSERE STATO DI FATTO ESAUTORATO, COME SEGRETARIO DI STATO, DA "KING DONALD" DALLE TRATTATIVE CON L'UCRAINA (A RYAD) E LA RUSSIA (A MOSCA) - IL REPUBBLICANO DI ORIGINI CUBANE SI È VISTO SCAVALCARE DA STEVE WITKOFF, UN IMMOBILIARISTA AMICO DI "KING DONALD", E GIA' ACCAREZZA L'IDEA DI DIVENTARE, FRA 4 ANNI, IL DOPO-TRUMP PER I REPUBBLICANI – LA RAGIONE DELLA STRANA PRUDENZA DEL TYCOON ALLA VIGILIA DELLA TELEFONATA CON PUTIN: SI VUOLE PARARE IL CULETTO SE "MAD VLAD" RIFIUTASSE IL CESSATE IL FUOCO (PER LUI SAREBBE UNO SMACCO: ALTRO CHE UOMO FORTE, FAREBBE LA FIGURA DEL ''MAGA''-PIRLA…)

giorgia meloni keir starmer donald trump vignetta giannelli

DAGOREPORT - L’ULTIMA, ENNESIMA E LAMPANTE PROVA DI PARACULISMO POLITICO DI GIORGIA MELONI SI È MATERIALIZZATA IERI AL VERTICE PROMOSSO DAL PREMIER BRITANNICO STARMER - AL TERMINE, COSA HA DETTATO ''GIORGIA DEI DUE MONDI'' ALLA STAMPA ITALIANA INGINOCCHIATA AI SUOI PIEDI? “NO ALL’INVIO DEI NOSTRI SOLDATI IN UCRAINA” - MA STARMER NON AVEVA MESSO ALL’ORDINE DEL GIORNO L’INVIO “DI UN "DISPIEGAMENTO DI SOLDATI DELLA COALIZIONE" SUL SUOLO UCRAINO (NON TUTTI I "VOLENTEROSI" SONO D'ACCORDO): NE AVEVA PARLATO SOLO IN UNA PROSPETTIVA FUTURA, NELL'EVENTUALITÀ DI UN ACCORDO CON PUTIN PER IL ‘’CESSATE IL FUOCO", IN MODO DA GARANTIRE "UNA PACE SICURA E DURATURA" - MA I NODI STANNO ARRIVANDO AL PETTINE DI GIORGIA: SULLA POSIZIONE DEL GOVERNO ITALIANO AL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO DEL 20 E 21 MARZO SULL'UCRAINA, LA PREMIER CERCHIOBOTTISTA STA CONCORDANDO GLI ALLEATI DELLA MAGGIORANZA UNA RISOLUZIONE COMUNE PER IL VOTO CHE L'ATTENDE MARTEDÌ E MERCOLEDÌ IN SENATO E ALLA CAMERA, E TEME CHE AL TRUMPUTINIANO SALVINI SALTI IL GHIRIBIZZO DI NON VOTARE A FAVORE DEL GOVERNO…