NE PASSA DI ACQUA SPORCA SOTTO I PONTI - ALTRO CHE ADDIO AL DIVIETO DI BALNEAZIONE: LA SENNA RISCHIA DI DIVENTARE L’INCUBO DI PARIGI IN VISTA DELLE OLIMPIADI - È STATA ANNULLATA LA PROVA DI NUOTO NELLA STAFFETTA MISTA DEL TRIATHLON A UN "EVENTO TEST", A CAUSA DELLA PRESENZA DEL BATTERIO ESCHERICHIA COLI (CHE INDICA UNA CONTAMINAZIONE FECALE) SUPERIORE AI LIMITI CONSENTITI - GLI ORGANIZZATORI SI MOSTRANO OTTIMISTI, MA È DAL 1990 CHE SI CERCA DI RENDERE IL FIUME BALNEABILE SENZA RIUSCIRCI E...
Estratto dell’articolo di Danilo Ceccarelli per “La Stampa”
Ne è passata di acqua sotto i ponti da quando Jacques Prévert, quasi ottant'anni fa, spiegava in rime che «la Senna è fortunata, non ha preoccupazioni». Versi invecchiati male se si pensa alle tribolazioni che sta attraversando il celebre fiume parigino per prepararsi alle Olimpiadi e alle Paralimpiadi del prossimo anno, quando dovrà accogliere alcune delle competizioni in programma.
A circa 11 mesi dall'appuntamento, i suoi flutti ancora non sembrano essere pronti.
Ieri è stata annullata la prova di nuoto nella staffetta mista del triathlon organizzata come "evento test" a causa della presenza del batterio escherichia coli (che indica una contaminazione fecale) leggermente superiore ai limiti consentiti dalla federazione internazionale (il dato era tra le 1.300 e le 1.400 unità formanti colonie per 100ml, contro le 1.000 fissate come tetto massimo). [...]
gli organizzatori si mostrano ottimisti. La ministra francese degli Sport, Amélie Oudéa-Castéra, ha parlato di una situazione «incoraggiante», mentre Tony Estanguet, ex campione del mondo di canoa e presidente del Comitato organizzativo dei Giochi, ha garantito che la situazione «migliora di mese in mese». Anche gli atleti francesi di triathlon Cassandra Beaugrand e Léo Bergère hanno garantito di aver provato «acque ben peggiori» dopo aver nuotato giovedì e venerdì, durante i primi test, per i quali non sono stati riscontrati problemi.
Sta di fatto, però, che ad oggi la Senna ancora non è balneabile. Un sogno che la capitale francese rincorre dal 1990, quando l'allora sindaco Jacques Chirac prometteva la possibilità di farsi il bagno entro i tre anni successivi, mettendo fine al divieto che vige dal 1923. Un impegno diventato con il passare degli anni una chimera, fino a trasformarsi in questi ultimi mesi in un incubo: quello di non farsi trovare pronti al grande appuntamento che attirerà sulla Ville Lumière gli occhi di tutto il mondo.
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