mario adinolfi

“L’UOMO CHE AMA È GELOSO E IN UN RAPPORTO SANO È GELOSA ANCHE LA DONNA AMATA, PERCHÉ VOGLIAMO TUTTI ESSERE UNICI PER QUALCUNO" - MARIO ADINOLFI SCENDE IN CAMPO CONTRO LE TURBO-FEMMINISTE: “L’UOMO CHE AMA È PROTETTIVO ED È UNA CARATTERISTICA CHE NULLA HA A CHE FARE CON L’ANSIA DI POSSESSO, MA CON LA RADICE DEL MASCHILE PRONTA AL SACRIFICIO. OGNUNA DI QUESTE CARATTERISTICHE POSITIVE PUÒ TRACIMARE IN DIMENSIONI OSSESSIVE MA IL RISCHIO, STATISTICAMENTE REMOTO, NON PUÒ ESSERE USATO PER DEMOLIRE CIÒ CHE INVECE È NATURALMENTE SANO" - VIDEO

Dall’account Facebook di Mario Adinolfi

 

mario adinolfi

L’uomo che ama è geloso e in un rapporto sano è gelosa anche la donna amata, perché aspiriamo alla purezza e vogliamo tutti essere unici per qualcuno. L’uomo che ama è protettivo ed è una caratteristica che nulla ha a che fare con l’ansia di possesso, ma con la radice del maschile pronta al sacrificio anche estremo per la donna, per i figli.

 

L’uomo che ama è Dante con Beatrice, è Petrarca con Laura, è Boccaccio con Fiammetta, è Leopardi con Silvia, è Fedez con la Ferragni, è versi dedicati all’amata perché ognuno cerca il modo di consegnare il suo amore all’infinito, all’immortalità.

 

L’uomo che ama è diverso dalla donna che ama e questa diversità è meravigliosa e necessaria. L’uomo che ama non ha paura di assumersi responsabilità verso la donna amata e questo non è patriarcato, ma la premessa necessaria ad avere padri e madri capaci di essere punto di riferimento autorevole nella crescita dei propri figli.

 

Ognuna di queste caratteristiche positive può tracimare in dimensioni ossessive, ma è l’eccezione e non la regola, come in una donna la giusta attenzione per una salutare silhouette può trasformarsi in anoressia, cioè in una patologia. Ma il rischio, statisticamente remoto, di una deriva patologica non può essere usato per demolire ciò che invece è naturalmente sano.

 

proteste femministe sul patriarcato

Continuate a crescere i figli maschi nel profondo rispetto per la donna, per il suo corpo, teneteli lontani dalle troppe pornografie della contemporaneità. Spiegate loro che l’uomo che ama è un cavaliere capace di “servitù d’amore”, di andare in battaglia e di tornare con doni da innamorato. Ogni donna sia per ogni uomo raffigurazione di amica, sorella e madre prima di essere compagna o moglie.

 

Questo nostro Paese, da amare anche se la parola “patria” è contenuta nell’odiosa retorica sul patriarcato, è intriso di devozione mariana come nessun altro in Occidente e questa sua radice misurabile in ogni borgo dall’infinito numero di immagini, chiese, vie, piazze, feste, processioni intitolate alla Madonna è all’origine del rispetto che l’uomo che ama riserva naturalmente alla donna. L’uomo che ama la vede sempre “umile e alta più che creatura”. Bruciate il male, non bruciate tutto. E l’uomo che ama non è il male.

manifestazione dopo la morte di Giulia Cecchettin

 

 

manifestazione dopo la morte di Giulia Cecchettin

 

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