“ALESSIO MARZANI? LO MANNAMO A GIOCÀ A BRISCOLA E TRESETTE CO SAN PIETRO” – IL BOSS ALBANESE ELVIS DEMCE CONDANNA A MORTE UN PREGIUDICATO CHE LAMENTAVA DI NON AVER RICEVUTO DEI SOLDI MENTRE ERA IN CARCERE – L’ESECUZIONE NELLA PERIFERIA DI ROMA, PERO’, NON RIUSCI' E ORA DEMCE E I SUOI SICARI SONO A PROCESSO: PER LUI LA PROCURA CHIEDE 21 ANNI – IL BOSS ALBANESE SI VANTAVA DELLA SUA GANG: "FACCIO SPARARE IN TESTA AL PAPA SE MI CAGA ER CAZZO"
IL “RIBELLE” DA GIUSTIZIARE “LO MANNAMO A GIOCÀ A TRESETTE DA SAN PIETRO”
Estratto dell’articolo di Andrea Ossino per “La Repubblica – Edizione Roma”
Il boss albanese, il rampollo della famiglia nobiliare, l’ex calciatore e un pregiudicato. È un gruppo variegato quello finito oggi a processo nell’aula della corte d’Assise. Tutta colpa di un omicidio organizzato per punire un pregiudicato che aveva alzato la testa con continue richieste di denaro. Un’esecuzione fallita che adesso ha portato i pm Mario Palazzi e Francesco Cascini a chiedere pene per i 5 imputati che vanno dagli 8 ai 21 anni di carcere.
La storia è questa: Alessio Marzani lamenta di non essere stato sovvenzionato in carcere nonostante avesse lavorato nel campo del “recupero crediti” per tale Daniele Gallarello. Marzani rivendica di non aver mai fatto il nome di Gallarello alle “guardie”. Quindi una volta uscito di prigione, nel luglio 2020, lo minaccia. Vuole 45mila euro. E intanto pretende 1000 euro al mese. Un risarcimento. «In 4 anni ho fatto guadagnà i milioni di euro alla gente, m’hanno lasciato tutti in mezzo alla merda, so uscito e ho ammazzato de botte tutti», diceva Marzani.
Per questo Gallarello, detto “Il Profeta”, si sarebbe rivolto a un amico. È Alessandro Corvesi, con alle spalle una love story con la showgirl Antonella Mosetti e qualche partita nelle giovanili della Lazio. Il calciatore si rivolge così al suo capo: il boss albanese Elvis Demce, autoproclamatosi «Dio» . Quando Demce parla, dice lui stesso, «è Cassazione».
E la sua sentenza nei confronti di Mosetti è chiara: «Lo mannamo a giocà a briscola e tresette co San Pietro». In altre parole accetta di ucciderlo e affida l’incarico a Matteo Costacurta. Lo chiamano “San Pietro”, per via di alcuni bed & breakfast che gestisce vicino il vaticano. Ma in alcune occasioni lo definiscono “Il Principe” per le sue origini nobiliari. Spazia tra i circoli di Polo della capitale e le feste a Porto Cervo.
Per il pm «Costacurta è un personaggio inquietante e non ha bisogno di delinquere per motivi economici. Ha soldi – dice l’accusa - è di buona famiglia: delinque per piacere, per gusto personale». È un «invasato per le sue idee antidemocratiche e si definisce orgogliosamente fascista» [...] Il commando assoldato non è composto da ragazzini. «Fra sono i miei leoni, ho una squadra di 6 leoni, faccio sparare in testa al Papa se mi caga er ca..o», dice Demce. […]
L’AGGUATO MORTALE DI ACILIA: CHIESTI 21 ANNI PER DEMCE E 14 ANNI PERIL “PRINCIPE”
Estratto dell’articolo di Valeria Di Corrado per “il Messaggero”
La Procura di Roma ha chiesto 21 anni di reclusione per il narcotrafficante albanese Elvis Demce, a processo davanti alla prima Corte d'assise di Roma con altri quattro imputati per il tentato omicidio di Alessio Marzani. Il 45enne stava percorrendo in bicicletta via Giovanni Leonardi, ad Acilia, quando - il 22 ottobre 2020 - due uomini in sella a uno scooter nero avevano esploso contro di lui quattro colpi di arma da fuoco, due dei quali lo avevano ferito all'emitorace sinistro e al braccio destro.
alessandro corvesi e antonella mosetti
[…] Quando Corvesi gli fa vedere la foto di Marzani, il "principe" commenta così: «Ha una grandissima faccia di m....», «durerà poco» e poi aggiunge di non vedere «l'ora di portare a termine l'incarico». […] Demce - legato a Fabrizio Piscitelli, alias Diabolik - era stato arrestato insieme a Costacurta e Corvesi nel luglio dello scorso anno dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Ostia. […]