scuola no vax

PRESTO, CHIAMATE LA NEURO: I DELIRI NO VAX FANNO SCUOLA - ALLE PORTE DI MILANO C'È UN ISTITUTO SCOLASTICO PARENTALE DOVE SE NE FOTTONO DELLE NORME ANTI-COVID - UNA CRONISTA DEL "GIORNALE" SI È INFILATA ALL'OPEN DAY FINGENDO DI AVERE UN FIGLIO E HA DOCUMENTATO LE FOLLIE - NIENTE MASCHERINE E NESSUNA QUARANTENA PER CHI RISULTA POSITIVO: "QUI DENTRO TIRIAMO GIÙ LE TENDE E FACCIAMO QUELLO CHE VOGLIAMO". E QUANDO ARRIVANO LE TELECAMERE…

Serena Pizzi per "il Giornale"

 

scuola no vax

Sabato scorso, muniti di telecamera nascosta, ci presentiamo all'open day della scuola parentale «Rondò» di via Risorgimento 63 a Sesto San Giovanni, comune alle porte di Milano.

 

Il professore Roberto Dallera e la fondatrice della struttura, Alessandra Caradonna, incontrano i genitori che vogliono portare i figli in istituti in cui non vengono rispettate le norme anti Covid, e docenti no vax.

 

alessandra caradonna

Nella sala nessuno indossa la mascherina, il distanziamento è un miraggio. Le precauzioni per evitare il contagio non sono prese in considerazione, se non per essere derise: «Ci vogliono tutti con la museruola. Stanno castrando i nostri figli».

 

Ci fingiamo genitori interessati e assistiamo increduli al monologo del professore. «La dittatura all'esterno ci sta torturando - dice -. Hanno paura del pensiero vivente che sta per essere cancellato. Noi vogliamo crescere i vostri figli per farli combattere per la libertà».

 

È un fiume in piena: affermazioni deliranti condite con bufale. «Nelle scuole tradizionali - prosegue - i bambini non possono neanche più alzare la mano». E ancora: «Appena entri al pronto soccorso ti vaccinano altrimenti non ti curano».

 

roberto dallera

Poi arriva il momento delle domande. I genitori vogliono sapere dei corsi, dell'approccio con la natura e degli esami. Dallera assicura che i programmi sono stati concordati con altre scuole paritarie in vista della prova finale.

 

Peccato, però, che una verifica attenta dimostra che alcune scuole citate sono gestite dalla Logoi, associazione di cui lo stesso Dallera è presidente. «Noi sottoscriviamo con voi un patto - spiega ancora il professore - trattiamo i vostri figli come fate voi. Vi mettiamo a disposizione termometri e gel disinfettanti proprio perché ci sono delle regole in questo mondo aggressivo. Ma qui dentro tiriamo giù le tende e facciamo quello che vogliamo».

 

un docente della scuola parentale no vax

I genitori sono entusiasti. «L'importante è che i vostri figli abbiano sempre una mascherina in tasca così se arrivano i controlli la mettono. Dobbiamo sopravvivere». «E la quarantena?- chiediamo noi - Se nostro figlio si ammala?». «Decidete voi - risponde - Per noi, considerando quello che dicono i medici, il tampone positivo non è un caso di malattia. Anzi, è un caso di immunità per reazione a un sintomo. Chi è positivo è un portatore sano. Scegliete voi».

 

covid scuola

In sala, oltre ai deliri sul Covid, c'è chi inneggia alla resistenza e alla costruzione di uno Stato nello Stato. «Questo è un posto magico - dice la Caradonna -. I ragazzi complessati si sono rimessi a mangiare. Un bambino si continuava a grattare, ora non lo fa più. Ha solo le cicatrici».

 

in classe ai tempi del covid

Poi racconta del caso di «un bimbo molto grave: non si muoveva, non faceva nulla. In due giorni - asserisce - si è alzato e vestito da solo, ha fatto colazione ed è venuto qui». Il giorno dell'open day fissiamo un appuntamento per fargli conoscere nostro figlio. Così ieri mattina, anziché presentarci col piccolo, ci portiamo dietro la telecamera. Avranno il coraggio di dirci le stesse cose?

 

L'accoglienza non è delle migliori. Ci strappano la telecamera, ci spingono, ci urlano in faccia. Alla fine ci sbattono fuori. Alle domande nessuno risponde, nessuno si prende la responsabilità delle bugie raccontate. Nessuno ha il coraggio di vergognarsi per quanto sta facendo.

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