funerale di alexei navalny

“IL FUNERALE DI NAVALNY DOVEVA ESSERE LA FINE DELL'OPPOSIZIONE, MA DIVENTA LA PROMESSA DI UN NUOVO INIZIO” – ANNA ZAFESOVA: “LA MUSICA DI ‘TERMINATOR 2’ CHE ACCOMPAGNA LA DISCESA DELLA BARA NELLA TOMBA E RICORDA IL MITICO ‘I'LL BE BACK’, TORNERÒ, PRONUNCIATO DA SCHWARZENEGGER. CHI È VENUTO AL CIMITERO DI BORISOVO LO HA FATTO PERCHÉ NON POTEVA NON ESSERCI. GLI ORFANI DI NAVALNY DICONO, URLANO E PIANGONO PAROLE OGGI PROIBITE, DALLE QUALI NON POTRÀ NON RIPARTIRE, SE E QUANDO CI SARÀ, LA MERAVIGLIOSA RUSSIA DEL FUTURO: NO ALLA GUERRA, NO ALLA DITTATURA” - VIDEO

Estratto dell’articolo di Anna Zafesova per “La Stampa”

 

funerale di navalny 8

«Putin assassino». «No alla guerra». «Ucraini brava gente». «Abbasso lo zar». «Riportate i soldati a casa». Chiuso nella bara, Alexey Navalny è riuscito nel suo ultimo miracolo: mostrare al mondo l'altra Russia, quella che dice il contrario di quello che afferma Putin, quella fuorilegge, quella che non si vede e che molti credevano non esistesse più.

 

Sembra una rivincita, amara e tardiva, forse l'ultima, ma trionfale, e migliaia di persone che sfidano la polizia, le telecamere con riconoscimento facciale, le transenne e i megafoni, che si sono portate negli zaini tutto l'occorrente per la prima notte in cella come consigliato da gruppi di attivisti e siti indipendenti, marciano come se fossero cittadini liberi.

funerale di navalny 11

 

I funerali di un uomo morto dietro le sbarre diventano un momento di libertà, in cui la paura fa un passo indietro, e molti scandiscono i mantra di Navalny «l'amore è più forte della paura», e «la Russia sarà libera», anche se visto dal fango della tangenziale di Maryino appare un sogno impossibile.

 

funerale di navalny 10

[…] a guardare i volti di quelli che camminano dietro al catafalco, che lanciano i fiori, accendono le candele, composti, disciplinati, addolorati, ma pieni di dignità, il mito dei navalniani come un gruppo di ragazzi moscoviti sparisce.

 

funerale di navalny 9

È una folla senza leader – i capi del movimento sono al sicuro all'estero oppure in carcere, e uno degli slogan scanditi è «libertà ai detenuti politici» – che però si organizza e si fa coraggio, e sono numerosi i volti non più giovani, e i giubbotti dozzinali, e mazzi di rose e garofani da pochi soldi. I fioristi di tutto il quartiere di Maryino sono stati svuotati, e la coda di quelli che vogliono entrare in chiesa e poi al cimitero si misura in chilometri.

 

Il martirio di Navalny, che aveva vissuto, messo su famiglia e lanciato la sua sfida al Cremlino proprio da questi casermoni, attingendo dalle sue radici di periferia la rabbia e la legittimazione per denunciare la cleptocrazia, segna il finale di una storia umana e politica che sembra scritta per i manuali e per Hollywood. Il suo funerale è il rito finale che chiude un'epoca.

funerale di navalny 4

 

Doveva essere la sepoltura anche della speranza di un cambiamento pacifico, di una democrazia che si conquista in piazza e nelle urne. Non è successo, forse non accadrà mai, e il popolo di Navalny che ieri ha sfilato probabilmente per l'ultima volta lo sa. Già il fatto che Yulia Navalnaya e i figli Dasha e Zakhar non sono venuti a dare l'ultimo addio al padre e al marito dimostra che il Cremlino non ha voluto offrire nessuna garanzia di incolumità alla vedova del politico.

funerale di navalny 7

 

Migliaia dei manifestanti degli anni scorsi sono fuggiti all'estero, altri, tantissimi, non osano unirsi al corteo per paura, e quelli che sono venuti si vedono respinti, bloccati dalle transenne, tagliati fuori dal corteo, perché il regime non ha osato seppellire il dissidente di nascosto in un carcere siberiano, ma non ha voluto permettere che le sue esequie si trasformassero in una manifestazione di protesta come era stato nel 1989 con Andrey Sakharov.

 

funerale di navalny 6

Doveva essere una fine dell'opposizione, questo funerale così modesto e blindato, ma diventa all'improvviso la promessa di un nuovo inizio, non solo nella musica di Terminator-2 che accompagna la discesa della bara nella tomba e ricorda il mitico "I'll be back", tornerò, pronunciato da Schwarzenegger. Chi è venuto al cimitero di Borisovo lo ha fatto perché non poteva non esserci, perché aveva bisogno di testimoniare, per raccontarlo un giorno.

 

funerale di navalny 2

Mentre il presidente russo minaccia compiaciuto di lanciare bombe atomiche sull'Europa, gli orfani di Navalny dicono, urlano e piangono parole oggi proibite, dalle quali non potrà non ripartire – se e quando ci sarà - la meravigliosa Russia del futuro: no alla guerra, no alla dittatura.

funerale di navalny 1funerale di navalny 5funerale di navalny a mosca funerale di navalny a moscafunerale di navalny a mosca funerale di navalny a mosca funerale di navalny a mosca funerale di alexei navalny - il corpo - foto repubblicafunerale di alexei navalny - il corpo - foto repubblicafunerale di alexei navalny - il corpo - foto repubblicafunerale di navalny 3

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…