ennio morricone

IL MAESTRO NON RIPOSA IN PACE - A UN ANNO DALLA MORTE DI ENNIO MORRICONE, I FIGLI ASPETTANO ANCORA CHE SIA PORTATO NELLA TOMBA CHE HANNO SCELTO, AL VERANO: "STIAMO ATTENDENDO I TEMPI DELLA BUROCRAZIASERVONO DIVERSE AUTORIZZAZIONI" - UNA SITUAZIONE SIMILE A QUELLA DI GIGI PROIETTI. L'AMA, INCARICATA DI GESTIRE I SERVIZI CIMITERIALI, SE NE LAVA LE MANI: "ABBIAMO FATTO TUTTO QUELLO CHE DOVEVAMO". ADESSO LA PALLA PASSA ALLA SINDACA RAGGI, MA...

Lorenzo d'Albergo per “la Repubblica - ed. Roma

 

inconveniente sulla targa per ennio morricone 4

Il baciamano alla sindaca Virginia Raggi, l'abbraccio con l'amico Giovanni Malagò, presidente del Coni. Quindi la cerimonia nella pancia dell'Auditorium e la presentazione della targa con un minuto di suspense e l'intervento di due operai del Comune armati di scala per svelare l'effige e liberarla dalla bandiera con i colori del Campidoglio rimasta incastrata sul più bello. Da ieri, a un anno dalla scomparsa, il Parco della Musica è ufficialmente intitolato a Ennio Morricone.

 

inconveniente sulla targa per ennio morricone 1

Un primo sospiro di sollievo per la famiglia del compositore, che nel complesso disegnato da Renzo Piano aveva trovato la sua seconda casa. Che ora aspetta di poter tirare pure il secondo. Il corpo del maestro, venuto a mancare al Campus Bio Medico, per ora si trova al cimitero Laurentino.

 

Ma le disposizioni dei parenti sono chiare: la dimora scelta per la salma del premio Oscar è il Verano. «Non vorrei parlarne proprio ora... ma stiamo aspettando i tempi della burocrazia», spiegava ieri pomeriggio, a margine della cerimonia, Marco Morricone.

 

marco morricone foto di bacco (1)

Poi, allargando le braccia e scuotendo leggermente la testa: «Sapete, il cimitero dove vogliamo portare è monumentale. Servono diverse autorizzazioni. Attendiamo... che bisogna fare?».

 

La situazione è simile a quella in cui si è trovata la famiglia di Gigi Proietti. Un iter lungo, estenuante. Il solito lentissimo giro di carte bollate, perse in un infinito andirivieni tra gli uffici di Ama e quelli del Comune.

 

ennio morricone walk of fame

La municipalizzata dell'ambiente, incaricata di gestire i servizi cimiteriali, spiega di essere con la coscienza in ordine: «Abbiamo fatto tutto quello che dovevamo».

 

Adesso la pratica passa nelle mani del Campidoglio grillino. Per dare il via libera alla sepoltura di Morricone al Verano, nella stessa area in cui verranno portate le ceneri di Proietti, serve il placet della giunta. Una delibera ad hoc, perché nel cimitero lungo la Tiburtina gli spazi sono finiti da un pezzo e ne vengono trovati di nuovi soltanto a personalità di rilievo.

 

ennio morricone

«L'abbiamo appena votata, è passata a fine giugno», fanno sapere da palazzo Senatorio. E allora? Fine delle contorsioni? No, perché serve anche un passaggio in consiglio comunale. E in fretta, visto che le urne d'autunno si avvicinano in fretta e di mezzo ci sarà pure la consueta pausa estiva.

 

MORRICONE MARIA TRAVIA

Dal Campidoglio spiegano che la questione verrà affrontata in Assemblea capitolina già la prossima settimana. E, almeno stavolta, pure se la maggioranza pentastellata è ormai in pieno disarmo, non ci dovrebbero essere problemi di numeri in aula Giulio Cesare. Grillini e opposizioni, con la memoria di uno dei grandi di Roma in ballo, non hanno intenzione di sgambettarsi.

morricone tornatoreennio morricone 1ennio morricone e quentin tarantinomorriconemorricone verdonerenato zero ennio morriconeennio morricone

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni daniela santanche ignazio la russa

DAGOREPORT – DANIELA SANTANCHÈ NON È GENNARO SANGIULIANO, UN GIORNALISTA PRESTATO ALLA POLITICA SENZA “PROTETTORI”: GIORGIA MELONI NON PUÒ SFANCULARLA SENZA FAR SALTARE I NERVI A LA RUSSA. E SAREBBE UN BOOMERANG POLITICO PER LA DUCETTA DEI DUE MONDI: ‘GNAZIO È UN PESO MASSIMO DEL PARTITO, GOVERNA DI FATTO LA LOMBARDIA TRAMITE LA SUA CORRENTE MILANESE. SOPRATTUTTO, È IL PRESIDENTE DEL SENATO. MEGLIO NON FARLO IRRITARE: LA VENDETTA, LO SGAMBETTO, “L’INCIDENTE D’AULA”, POSSONO ESSERE SEMPRE DIETRO L’ANGOLO…

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

DAGOREPORT - A RACCONTARLO NON CI SI CREDE. RISULTATO DEL PRIMO GIORNO DI OPS DEL MONTE DEI PASCHI SU MEDIOBANCA: TRACOLLO DELLA BANCA SENESE - SE IL MEF DI GIORGETTI, CHE HA L’11,7% DI MPS, LO PRENDE IN QUEL POSTO (PERDENDO 71 MILIONI), IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI FA BINGO: 154 MILIONI IN UN GIORNO - INFATTI: SE I DUE COMPARI PERDONO SU MPS 90 MILIONI, NE GUADAGNANO 244 AVENDO IL 25,3% DI MEDIOBANCA - E DOPO IL “VAFFA” DEL MERCATO, CHE SUCCEDERÀ? TECNICAMENTE L’OPERAZIONE CALTA-MILLERI, SUPPORTATA DALLA MELONI IN MODALITÀ TRUMP, È POSSIBILE CON UN AUMENTO DI CAPITALE DI MPS DI 4 MILIARDI (PREVISTO PER APRILE) - PER DIFENDERE MEDIOBANCA DALL’ASSALTO, NAGEL DOVRÀ CHIEDERE AL BOSS DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, DI CHIAMARE ALLE ARMI I POTENTI FONDI INTERNAZIONALI, GRANDI AZIONISTI DI MEDIOBANCA E DI GENERALI, PER SBARRARE IL PASSO AL “CALTARICCONE” ALLA FIAMMA (FDI)

dario franceschini elly schlein gattopardo

DAGOREPORT - FRANCESCHINI, IL SOLITO “GIUDA” TRADITORE! SENTENDOSI MESSO DA PARTE DALLA SUA “CREATURA” ELLY SCHLEIN, ECCO CHE REAGISCE E LE DÀ LA ZAMPATA CON L’INTERVISTA A “REPUBBLICA”: “ALLE ELEZIONI SI VA DIVISI, E CI SI ACCORDA SOLO SUL TERZO DEI SEGGI CHE SI ASSEGNA CON I COLLEGI UNINOMINALI”. PAROLE CHE HANNO FATTO SALTARE DALLA POLTRONA ARCOBALENO LA SEGRETARIA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA, CHE VEDE SFUMARE IL SUO SOGNO DI ESSERE LA CANDIDATA PREMIER. COME INSEGNA L’ACCORDO DI MAIO-SALVINI, NON SEMPRE IL LEADER DEL PARTITO PIÙ VOTATO DIVENTA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO – LA “GABBIA” IN CUI LA SCHLEIN SI È RINCHIUSA CON I SUOI FEDELISSIMI È INSOPPORTABILE PER I VECCHI VOLPONI CATTO-DEM. IL MESSAGGIO DAI CONVEGNI DI ORVIETO E MILANO: ELLY PENSA SOLO AI DIRITTI LGBT, NON PUÒ FARE DA SINTESI ALLE VARIE ANIME DEL CENTROSINISTRA (DA RENZI E CALENDA A BONELLI E FRATOIANNI, PASSANDO PER CONTE). E LA MELONI GODE...

dario franceschini elly schlein matteo renzi carlo calenda giiuseppe conte

DAGOREPORT: PD, PARTITO DISTOPICO – L’INTERVISTA DI FRANCESCHINI SU “REPUBBLICA” SI PUÒ SINTETIZZARE COSÌ: IO CI SONO. E’ INUTILE CERCARE IL FEDERATORE, L’ULIVO NON TORNA, E NON ROMPETE LE PALLE ALLA MIA “CREATURA”, ELLY SCHLEIN, “SALDA E VINCENTE” AL COMANDO DEL PARTITO – AMORALE DELLA FAVA: “SU-DARIO” NON MOLLA IL RUOLO DI GRAN BURATTINAIO E DAVANTI AI MAL DI PANZA INTERNI, CHE HANNO DATO VITA AI DUE RECENTI CONVEGNI, SI FA INTERVISTARE PER RIBADIRE AI COLLEGHI DI PARTITO CHE DEVONO SEMPRE FARE I CONTI CON LUI. E LA MELONI GODE…

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...